Luna Rossa, deve esserci una prima volta. Noi ci crediamo
VelaLa storia dice una cosa. Ma ci deve essere una prima volta. E noi speriamo sia quella che inizierà all'alba delle 4, ora italiana, live sul canale 205 di Sky. Noi ci crediamo
Ci dobbiamo credere, eccome se ci crediamo. Noi di sicuro e soprattutto Max Sirena e i suoi ragazzi ci credono, senza condizionale e aggiungerei senza condizione. Non si arriva ad una finale così e si molla, solo perché di fronte abbiamo i tutti neri, quelli che non perdono. Ci sarà una prima volta, ci deve essere una prima volta. E’ lo stesso che accadde agli americani nel 1983, persero la Coppa dopo 132 anni. Ebbene ora abbiamo di fronte i Neozelandesi, i Defender. Presuntuosi e saccenti: forti di loro ma anche di regole ad hoc che possono fare come detentori, forti di allenamenti specifici e tecnologia avanzata, forti di giocare in casa, forti di avere uno dei più talentuosi timonieri al mondo, forti di conoscere benissimo il campo di regata, forti di una stampa amica che lancia provocazioni continue ai nostri. Tutto questo li pone, a dette dei bookmaker, invincibili.
Con loro non abbiamo mai vinto ed abbiamo racimolato in oltre 20 anni di storia incrociata poco o nulla. Il poco corrisponde ad una sola prova vinta nel 2013 con i catamarani a San Francisco nella finale della Louis Vuitton Cup. La batosta più imponente fu proprio nel golfo di Hauraki, anno 2000, dopo la sorprendente vittoria tra gli sfidanti. Il nostro Silver Bullet, proiettile d’argento, la prima Luna Rossa, targata Patrizio Bertelli con al timone Francesco de Angelis, mise la prua davanti ai Kiwi soltanto una volta in un incrocio per il resto vide solo il nome di Black Magic sulla poppa in lontananza. 5 a 0 nell’unico scontro per l’America’s Cup.
Dobbiamo rifarci al Moro di Venezia nel 1992 per riscontrare una vittoria italiana contro i mostri sacri della vela. Un’altra finale Challanger. Qui siamo in Coppa America e non la Coppa del Nonno come ama dire Max Sirena. America’s Cup, si sogna una vita e per una vita si perde e ci si perde dietro. La Storia delle Coppa delle 100 ghinee ha raccontato le loro storie ma anche raccontato storie bellissime di meravigliosi successo. Ora noi vogliamo continuare a narrare questa, per noi, nuova storia. Una Storia fatta di uomini. Uomini che diventano equipaggio, sotto la bandiera di Yacht Club ma che sono il nostro orgoglio. Come detto… noi ci crediamo loro ancora di più. C’è sempre una prima volta la Storia si scrive e si racconta.