Nuovo Dpcm settembre 2020, tutte le misure del decreto: stadi ancora chiusi al pubblico
"Corriere della Sera" e "Repubblica" hanno anticipato quelle che saranno le misure contenute nel nuovo Dpcm, in vigore dal 7 al 30 settembre. Confermate quasi tutte le decisioni del precedente Decreto, tra cui le partite a porte chiuse. Mascherine obbligatorie al chiuso (e all'aperto senza la possibilità di distanziamento), tampone per chi rientra dai Paesi considerati a rischio. Novità sulla capienza dei mezzi pubblici all'80% e sulle "coppie internazionali"
DATA - Il nuovo Dpcm entrerà in vigore lunedì 7 settembre e sarà valido fino a mercoledì 30 settembre. Ecco le anticipazioni di Corriere della Sera e Repubblica e tutte le misure.
CORONAVIRUS, TUTTE LE NOTIZIE
STADI CHIUSI - Partiamo dal capitolo sportivo. Resteranno chiusi gli stadi e le partite si giocheranno senza pubblico. Nel calcio così come in tutti gli altri eventi sportivi.
La direzione era stata già tracciata dalla recente intervista rilasciata al Fatto Quotidiano dal Premier Giuseppe Conte: "Nello stadio l'assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita: l'apertura la trovo inopportuna".
CONTE: "INOPPORTUNA LA RIAPERTURA DEGLI STADI"
Sulla questione della riapertuta al pubblico degli impianti sportivi ha recentemente parlato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Decidono Cts e Governo - ha detto - ma le istanze del mondo dello sport sono chiare, c'è un discorso economico fondametale. Quello che stupisce è che c'è una direttiva nazionale e poi delle direttive regionali che prescindono da questa, così si crea confusione".
MALAGÒ: "CONFUSIONE STATO-REGIONI SU APERTURA STADI"
TIFOSI NELLE AMICHEVOLI, COME MAI? - Nonostante la direzione sia quella della chiusura, durante i ritiri e nelle amichevoli estive si sono visti i primi tifosi nel calcio post lockdown. Il Tardini, per l'amichevole Parma-Empoli, è stato il primo a riaprire a mille spettatori. Com'è possibile?
FOTO. IL TARDINI RIAPRE, IN MILLE PER PARMA-EMPOLI
Come recita il Decreto di agosto (all'articolo 1), e come reciterà anche quello del 7 settembre: "A decorrere dal 1° settembre 2020 è consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso". Obbligatoria la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, misurazione della temperatura e utilizzo della mascherina.
Sul tema della riapertura degli stadi è tornato anche il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in occasione della Supercoppa di volley femminile. "Le regole relative agli ingressi negli impianti sportivi valgono per tutti, ma le Regioni hanno un margine di azione rispetto al Decreto del Presidente del consiglio dei ministri - ha precisato il ministro all'Ansa -. Ovviamente l'appello è che le Regioni si muovano insieme in queste scelte e in queste restrizioni
SÌ ALLE MASCHERINE - Nel nuovo Dpcm confermate le misure del precedente Decreto: mascherine obbligatorie al chiuso, inclusi sui mezzi di trasporto, e obbligatorie nei luoghi aperti dove non si potrà mantenere il distanziamento sociale.
DISTANZIAMENTO E NO ASSEMBRAMENTI - Restano valide le misure sul rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento.
CHI PUÒ NON INDOSSARE LA MASCHERINA - Come già scritto nel Dpcm di agosto: "Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti".
TRASPORTI - È una delle novità del nuovo Dpcm, stando alle anticipazioni di Corriere della Sera e Repubblica. Il limite della capienza sui mezzi pubblici sarà infatti fissato all'80% del totale.
SCUOLABUS - Diversa la situazione per gli scuolabus, che potranno viaggiare a capienza massima purché - scrivono Corriere e Repubblica - gli alunni non restino a bordo del mezzo per più di quindici minuti.
TAMPONE - Resta l'obbligo del tampone per chi rientrerà in Italia dai 16 Paesi ritenuti a rischio, cioè: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.
TAMPONE/2 - Confermato anche quanto scritto nell'ordinanza del 12 agosto firmata da ministro della Salute Speranza per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta o Spagna. Chi nei quattordici giorni precedenti ha soggiornato in questi quattro Paesi deve presentare un’attestazione di essersi sottoposto a test molecolare o antigenico nelle 72 ore antecedenti all’ingresso in Italia, con risultato negativo.
Oppure sottoporsi al test nelle prime 48 ore dall'ingresso in Italia (anche all’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine). Nell’attesa dovrà rimanere a casa in isolamento fiduciario.
COPPIE - Una delle altre novità anticipate è quella delle cosiddette "coppie internazionali". Se prima il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza era possibile solo per esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, ora sarà consentito il ritorno in Italia anche - come scrive il Corriere - "per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva".
DISCOTECHE - Restano chiuse le discoteche. Come già scritto nell'ordinanza del 16 agosto, "sono sospese, all'aperto e al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati". Confermato anche l'obbligo, dalle ore 18 alle ore 6, della mascherina "negli spazi all'aperto (piazze, slarghi, vie, lungomari) dove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale".