Europei, Serbia avversaria dell'Italia, Spagna, Lettonia e Russia ok

Basket

Si è conclusa anche la seconda giornata di ottavi di finale a Eurobasket: la Serbia batte 86-78 l'Ungheria e sarà il prossimo avversario degli azzurri ai quarti di finale (mercoledì ore 20.30 su Sky Sport). La Lettonia domina la sfida contro il Montenegro, la Spagna fatica ma alla fine elimina la Turchia 73-56, in serata la Russia vola via nel secondo tempo e batte la Croazia

LE CLASSIFICHE E I RISULTATI

Serbia-Ungheria 86-78, il racconto del match (IL TABELLINO)

Serbia-Ungheria è la partita sulla carta meno equilibrata in programma, ma allo stesso tempo quella che maggiormente interessa al pubblico italiano, in attesa di un verdetto da un match dal quale uscirà la prossima avversaria degli azzurri. Marjanovic non parte neanche in quintetto, ma a fare la voce grossa sotto il tabellone ci pensa Kuzmic (nomi che diventeranno l’incubo della nostra difesa nei prossimi tre giorni), che chiude il primo quarto con 9 punti a referto. La Serbia gioca sempre in avvicinamento a canestro e la differenza di stazza porta dopo poco più di sei minuti il punteggio sul 16-3 per gli slavi. I magiari però, nel momento di massima difficoltà, battono un colpo e piazzano un parziale da 9-0 che li riporta a galla, nonostante a fine primo quarto il punteggio sia 24-16 in favore dei serbi. Nel secondo quarto l’Ungheria resta a contatto anche grazie al contributo di Perl (il primo ad andare in doppia cifra) e nonostante un Hanga che, a dispetto dei suoi 17 punti abbondanti di media, non mette a referto neanche un punto nel primo tempo (0/4 al tiro). Le sfuriate di Sasha Djordjevic in panchina scuotono, ma non cambiano l’inerzia di un tempo che i serbi chiudono comunque in vantaggio 48-41. I muri dello spogliatoio degli slavi purtroppo non potrà raccontarci quali e quante urla abbiano messo a dura prova i timpani dei giocatori serbi, ma l’effetto sul parquet a inizio ripresa è immediato: Bogdanovic e compagni infatti spazzano via dal campo i magiari, volando ben oltre la doppia cifra di vantaggio e mantenendo il controllo totale del match. Il quarto periodo sembra dunque essere soltanto una formalità, ma l'Ungheria riesce ancora una volta a ritrovare le forze per riportarsi dal -17 al -7 a otto minuti dalla fine. È una fiammata che non destabilizza i balcanici, che mantengono sempre a distanza di sicurezza gli avversari. Alla fine è 86-78 Serbia: tra tre giorni ai ragazzi di coach Messina toccherà vedersela con loro.

Spagna-Turchia 73-56, il racconto del match (IL TABELLINO)

Parte meglio la Spagna con un parziale di 5-0 propiziato da Rubio (da tre) e Navarro (in contropiede), ma la Turchia comunque rimane in gara grazie alla spinta del pubblico di casa tenendo botta sul 7-6. I primi cambi della Spagna mettono in mostra la clamorosa profondità del roster in mano a Sergio Scariolo, visto che entrano due come il Chacho Rodriguez e Juancho Hernangomez, e gli spagnoli costruiscono un nuovo parziale di 12-4 con cui si va al primo riposo sul 19-10. Pau Gasol va a segno dalla punta indisturbato per il +12 a inizio secondo quarto che costringe la panchina turca al timeout, che esce bene andando a segno in possessi consecutivi ma non riesce a fermare la macchina offensiva spagnola, che trova carburante in post basso da Gasol. La partita si mantiene su ritmi altissimi e risulta divertente anche grazie al supporto dagli spalti, che rende l’ambiente incandescente e permette ai turchi di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio sul -4 (29-25) grazie soprattutto ai 12 punti di Furkan Korkmaz. Gasol e Rodriguez rimettono a posto le cose con due liberi e un gran canestro, mandando la Spagna – che prova anche dei passaggi a zona 2-3 – all’intervallo comunque in vantaggio di 8 punti (33-25) ma non in controllo della gara. Il ritmo rimane alto e convulso anche nel secondo tempo, anche se le difese annullano gli attacchi e solo una tripla di Osman sblocca il punteggio dopo due minuti e mezzo per il -5. L’intensità è massimo e quando alla Spagna viene fischiato un fallo dubbio, il CT della Turchia Sarica si prende un tecnico che permette agli spagnoli di respirare un attimo nell’indiavolato ambiente della Sinan Erdem Arena, tenendo la testa avanti nonostante le pessime percentuali da tre (22%, 4/18) grazie alle giocate da leader di Rodriguez, che manda i suoi all’ultimo riposo in vantaggio di 6 (49-43) grazie a una tripla che zittisce tutto il pubblico. La Turchia continua a sporcare la partita allungando la difesa sui 28 metri e lavorando tantissimo a rimbalzo d’attacco con le giocate d’energia (anche perché le percentuali dal campo sono bassissime (2/16 da tre), ma non appena cala un attimo la Spagna è cinica nel punire tornando a +11. Korkmaz produce un altro strappo toccando quota 20 e riportando i suoi a -6, ma Rubio risponde con otto punti in fila (ben due triple) e rimette 12 punti di distanza tra le due squadre, una distanza incolmabile: finisce 73 a 56 per la Spagna, che martedì alle 17:45 affronteranno la Germania ai quarti di finale.

Lettonia-Montenegro 100-68, il racconto del match (IL TABELLINO)

Seconda classificata contro la terza del raggruppamento opposto è solitamente l’incrocio che garantisce il maggiore equilibrio nella fase a eliminazione diretta, ma il Montenegro di coach Tanjevic sa benissimo di avere poche possibilità di restare aggrappato al match. Buona parte di esse passano certamente dalle mani in post basso di Nikola Vucevic, il centro degli Orlando Magic a cui i montenegrini si affidano e da cui partono i palloni verso l’arco per spaziare al meglio il campo. La gara è alle 12:30 orario turco; un matinée a tutti gli effetti, mani molto fredde, tanti errori e sei palle perse in meno di quattro minuti. Panorama ideale insomma per i ragazzi di Tanjevic per provare a restare in partita, ma non appena le mani si scaldano la Lettonia mette la freccia e vola sul 27-15 al termine della prima frazione. Gara finita con 30 minuti d’anticipo? Neanche per sogno, visto che Tanjevic mischia le carte, schiera i titolari quando meno te lo aspetti e piazza un parziale da 9-0. I montenegrini però non hanno ancora fatto i conti con Kristaps Porzingis, testa e spalle il miglior giocatore in campo. Un gigante in mezzo ai bambini in alcune fasi della gara, dominante e trainante per una Lettonia che riprende sul finire del primo tempo il comando delle operazioni. Dopo 20 minuti è 53-37 in favore dei baltici, che tirano con il 58% dal campo e il 54% da tre. Il primo canestro della ripresa è il microcosmo di tutto il match: ottima costruzione della Lettonia, che con perfetta circolazione libera Porzingis con spazio in angolo. Solo rete e lo scoramente di chi sul parquet inevitabilmente pensa: "Ma riesce a fare canestro anche così?". Il margine supera con velocità le venti lunghezze e lo scoramente per Nikola Vucevic e compagni è evidente; negli ultimi 15 minuti non c'è oggettivamente più partita. Alla fine è 100-68 Lettonia, con 21 punti di Timma e 19 di Porzingis. Ad attendere i baltici ai quarti c'è la Slovenia, in quella che sarà una delle sfide più interessanti di tutto Eurobasket.

Russia-Croazia 101-78: il racconto del match (IL TABELLINO)

Aleksey Shved ci mette giusto due possessi per prendere le misure alla partita e alzare il numero dei giri offensivi: segna subito due triple fulminanti e manda la Russia sul 6-0 prima ancora che la Croazia se ne sia accorta. La squadra di Petrovic però trova buone soluzioni in avvicinamento a canestro e firma l’8-8 con Bojan Bogdganovic, ma Shved è imprendibile e a metà quarto ha segnato 11 dei 13 punti della sua squadra, firmando anche l’assist per l’unico canestro che non ha realizzato. La partita è ben giocata e le percentuali si mantengono alte da una parte e dall’altra, con Bogdanovic che raggiunge Shved in doppia cifra andando a segno da otto metri per il decimo punto del suo primo quarto, che si conclude sul 25 a 23 per la Russia dopo la tripla di Kulagin. Una volta andata avanti, la Russia mantiene il vantaggio per metà secondo quarto, ma la Croazia reagisce bene tornando in parità sul 33-33. Nel finale di quarto sono ancora una volta i russi a provare il mini-allungo andando sul +5, ma Bodganovic non permette loro di scappare confezionando una tripla e un assist che permettono ai suoi di rimanere a contatto all’intervallo, a cui si va sul punteggio di 46 a 42 per la Russia per una giocata sulla rimessa di Shved (7 assist nel suo primo tempo ad accompagnare 14 punti) per Mozgov. Una tripla di Kulagin e un super canestro di Shved permette ai russi di costruire immediatamente il +9 che rappresenta il massimo vantaggio nella gara, a cui prova a rispondere il solito Bogdanovic con un 2+1 contro Mozgov. Shved però continua a essere imprendibile per chiunque, ma è soprattutto in difesa che la Russia costruisce le sue fortune tenendo ampiamente sotto controllo l’attacco croato, specialmente Dario Saric che non riesce a incidere sul match (2/11 dal campo). Nel momento in cui la difesa della Croazia si concentra sulla stella avversaria, Shved trova i compagni sul perimetro e la Russia con pazienza impone la propria superiorità arrivando anche al +16 e andando all’ultimo riposo sul 72-57. In apertura di quarto quarto il divario non diminuisce, anzi si ampia superando i 20 punti di distanza nonostante la difesa a tutto campo dei croati: finisce in un massacro, 101 a 78, con Shved dominante in doppia doppia con 27 punti e 12 assist. La Croazia ancora una volta si ferma nel momento più importante, nonostante i 28 con 10/16 dal campo di Bogdanovic. 

Calendario e orari dei quarti di finale su Sky Sport 2

Martedì 12 settembre

17:45 Germania – Spagna
20:30 Slovenia – Lettonia

Mercoledì 13 settembre

17:45 Grecia – Russia
20:30 Italia – Serbia