Bayern Monaco, l'ammissione di Robben: "Simulazioni, ho esagerato. Futuro? Non in Cina"

Bundesliga

L’ala olandese, che a fine stagione lascerà il Bayern dopo un decennio, si è raccontato a Kicker: “Sento di poter giocare altri 4 o 5 anni. Futuro? Non in Cina, non mi convince al 100%”. Poi su Guardiola: “Un genio, con lui potevamo vincere di più”. Infine sulle simulazioni: “Sì, a volte ho esagerato”

PASSO FALSO BAYERN, ORA IL BORUSSIA SOGNA

BAYERN, SALUTA ANCHE RIBERY
 

Nella sua prima stagione al Bayern Monaco Arjen Robben ha vinto la Bundesliga all’ultima giornata. Dieci anni dopo proverà a fare lo stesso. Nel mezzo tanti trofei e poche sconfitte. Oltre 300 presenze, 143 le reti segnate: “In campionato però sono a quota 98. I miei figli da tempo mi dicono che devo arrivare a 100, altrimenti mi sgrideranno. Certo, per farlo dovrò convincere Lewandowski a farmi calciare un eventuale rigore” Ha scherzato Arjen ai microfoni di Kicker. Insomma, chiudere con una doppietta decisiva nell’ultima gara contro l’Eintracht rappresenterebbe l’epilogo perfetto: “Sto realizzando che la fine è vicina – ha raccontato – voglio godermi le ultime settimane”. Anche perché quest’ultima stagione non è stata facile. Solo 11 presenze, nemmeno 1000’ giocati in totale. Colpa dei tanti infortuni, alla coscia prima e al polpaccio poi: “Questi problemi hanno reso tutto più difficile, la porta dell’infermeria non si apriva mai. Ma ora sto bene”. Pronto per il gran finale, dunque.

“Simulazioni? Non ho fatto belle figure”

Sulla fascia è stato spesso imprendibile. Per questo Robben è sempre stato uno che ha subito tanti falli, venendo qualche volta etichettato come un simulatore: “Sì, a volte sono caduto esagerando un po' – ha ammesso sorridendo – non sono mai stato bravo a contenere le cadute. Ho subito qualche fallo di troppo ma a volte ho esagerato. Ci sono dei video nei quali non faccio una bella figura". Chiosa anche sul rapporto con Ribery, suo compagno storico in Baviera: “Ci lasciamo da amici anche se non sono mancate le discussioni, anzi. Forse è per questo il nostro rapporto oggi è più profondo".

“Io pazzo di Guardiola. Sul futuro…”

Tanti gli allenatori avuti in questi anni in Baviera. Uno fra tutti Pep Guardiola, che lo ha allenato al Bayern dal 2013 al 2016: “Dal punto di vista calcistico è un genio – ha spiegato Robben – ne ho avuti tanti bravi e da cui ho imparato, ma con lui mi divertivo tantissimo. Peccato perché avremmo potuto vincere di più in quegli anni. Abbiamo giocato tre semifinali di Champions, però di quelle sei partite ne ho saltate quattro. Fa parte dei dispiaceri che ho, ma non ci si può fare nulla. Peccato, avrei voluto vincere 2-3 titoli in più". Testa al passato, occhi al futuro. L’olandese ha 35 anni ma ancora tanta voglia di giocare: “Non credo di andare in Cina – ha confessato – è una pista che non mi convince al 100%. Gioco sempre per vincere trofei, non so se sarei in grado di farlo in squadre che puntano al quinto o sesto posto. Mi sento in grado di restare in campo per altri 4 o 5 anni, ho diverse offerte dall’Europa e non solo. L’unica cosa che non voglio è rimanere fermo per 5 mesi o continuare ad avere a che fare con gli infortuni”.