Barcellona, Messi: dalla dieta al maggior riposo. Così l'argentino si allunga la carriera

Liga

L'attaccante argentino ha sorpreso in molti con un avvio di stagione travolgente. Ma non è una partenza casuale. Grazie alla nuova dieta, al maggior riposo e trascinato dall'amore dei figli, si sta allungando la carriera e oggi il suo fisico risponde meglio di prima

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Lionel Messi, dopo il fallimento Mondiale, ha iniziato in maniera strepitosa la sua stagione con il Barça. Già sei i gol realizzati e quattro gli assist sfornati nelle prime 8 giornate di Liga, a cui vanno aggiunti i cinque centri nelle prime due partite di Champions League contro Psv Eindhoven e Tottenham. È stato in particolare nella sfida in casa degli Spurs che l'argentino ha rubato l'occhio. Non tanto per le reti messe a segno, ma per la mole di gioco creata personalmente e per la brillantezza fisica con la quale ha corso per tutta la durata dell'incontro, senza mai andare in affanno. Un match che ha sottolineato ancora una volta il suo valore, tanto da essere preso quasi come una rivincita dai suoi compagni dopo la mancata considerazione che ha avuto la Pulga in occasione del "Fifa the Best". Una prestazione casuale? Assolutamente no. Chi crede infatti che Messi, dopo 10 anni di altissimo livello con una media di 40 gol a stagione, abbia già dato il meglio della sua carriera dovrà probabilmente ricredersi. Il 10 del Barcellona ha ancora grande voglia di lasciare il segno e ha adottato negli ultimi mesi varie strategie per allungare la carriera: dalla dieta al maggior riposo tra un impegno e l'altro, per finire alla componente psicologica dettata dall'amore per i figli.

Quello con il cibo, infatti, non è mai stato un rapporto facile. Durante le prime stagioni al Barça, Messi faticava ad allontanarsi dalle sue abitudini adolescenziali, come la "passione" per le bevande gassate e per alcuni piatti non esattamente consigliati ad un atleta. Pep Guardiola, durante il periodo di permanenza sulla panchina blaugrana, ha cercato più volte di allontanarlo da alcune delle sue tentazioni, facendo rimuovere ad esempio il distributore di bevande presente vicino allo spogliatoio. Un po' di tempo l'allenatore dei New York Red Bulls, Hans Backe, rivelò a una televisione svedese che, prima di una partita della stagione 2008-09, l'attaccante aveva interrotto un discorso alla squadra dell'allenatore per andarsi a prendere una lattina di Coca Cola e, dietro al rifiuto di Guardiola, aveva deciso di sfidare e bere una lattina di fronte a tutti. Il cinque volte Pallone d'oro, goloso anche di pizza, carne argentina e cotoletta alla milanese, ha ammesso in seguito i suoi errori spiegando che "quello che puoi mettere nel tuo corpo a 18 o 19 anni non è lo stesso di quello che puoi inserire a 27". Un approccio mentale nuovo reso possibile dai consigli del nutrizionista Giuliano Poser, suo punto di riferimento negli ultimi anni e a partire dal post Mondiale 2014, su suggerimento del connazionale Demichelis. A partire da questa stagione, però, le cose sono ulteriormente cambiate. Su richiesta del club, infatti, l'attaccante ha deciso di affidarsi in toto allo staff medico della società, ma questo non ha comportato un cambio nella sua dieta. Quest'ultima si basa sull'assenza di cibi ricchi di zucchero e cereali raffinati, considerati nemici del recupero muscolare, e sul consumo di frutta fresca, frutta secca, noci e insalate condite solo con olio d'oliva. Riso integrale e pasta continuano ad essere l'alimento principale, mentre ha progressivamente ridotto il consumo di carne - una rinuncia complicata per un argentino -.  Ha anche sostituito le bevande gassate con il mate, il tradizionale infuso di tè molto in voga in Sudamerica. Quest'estate ha raggiunto così il ritiro dei blaugrana dimagrito di tre chili e pronto a recitare ancora il ruolo da protagonista. Sì, perché il cambiamento nutrizionale ha contribuito anche a ridurre drasticamente il numero di infortuni che lo hanno costretto a fermarsi 11 volte tra il 2006 e il 2013, oltre a porre fine agli attacchi di vomito che lo colpivano spesso poco prima di scendere in campo. I consigli della sua nuova nutrizionista, Maria Antonia Lizarraga Dallo, non sono molto differenti da quelli di Poser che propone ai giocatori di ricaricarsi nell'immediato post partita con pasta, insalata o sushi. La dottoressa raccomanda assolutamente di non consumare alcool, di mangiare pesci ricchi di Omega 3 e raramente lasciarsi andare ai barbecue di asado.

Meno viaggi e più tempo con la famiglia

La decisione di interrompere il rapporto con Poser deriva non solo da un impegno nei confronti dei medici del Barcellona, ​​ma anche dal desiderio di ridurre i tempi di viaggio in questa stagione. Non volare in Italia per andare dal nutrizionista gli permetterà, infatti, di avere più tempo per riposarsi. Un desiderio che si sposa anche con la sua scelta di non prendere parte alle prossime partite della Nazionale argentina, anche se a tal proposito non è ancora chiaro se la sua rinuncia all'Albiceleste sia momentanea o addirittura definitiva.

Un altro fattore del Messi 2.0 è, poi, rappresentato dai figli. In una recente intervista, la Pulga ha dichiarato che grazie a loro, nel corso degli anni, è riuscito a smaltire e accettare le sconfitte sul campo in modo diverso. Quello che vorrebbe, però, regalare loro - legati moltissimo a Barcellona, tanto che Leo starebbe progressivamente allontanando l'idea di chiudere la carriera in patria, al Newell's Old Boys - è un'ultima Champions, questa volta con la fascia di capitano al braccio e con i figli abbastanza grandi da godersi il momento. Le ultime esultanze mostrate dall'argentino sono infatti dedicate ai piccoli di casa. La punta blaugrana ha, infine, un altro obiettivo a lungo a lungo termine. Dopo aver segnato il gol numero 5000 e 6000 del Barcellona nella Liga, sarebbe un sogno realizzare anche la rete numero 7000. Per farlo, in media, dovrebbe arrivare a giocare fino ai 40 anni. Difficile da credere fino a qualche tempo fa, ma il nuovo Messi invece di peggiorare ha migliorato la sua prestanza fisica. Magie da extraterrestre.