Manchester United, Pogba sommerso da insulti razzisti: i compagni lo difendono

Premier League

Il centrocampista francese al centro della critica dopo il rigore preteso e sbagliato contro il Wolverhampton. Tanti gli insulti razzisti ricevuti sui social: "Il Manchester United condanna tali comportamenti", la nota de club. Solidarietà anche da parte di Rashford, Maguire e i compagni

POGBA, ERRORE FATALE DAL DISCHETTO

SOLSKJAER: "LUI E RASHFORD NOSTRI RIGORISTI"

Non sono giorni facili per Paul Pogba. Il francese, dopo un mercato che lo ha visto spesso in prima pagina, ha iniziato bene in Premier con i due assist nella vittoria per 4-0 contro il Chelsea all'esordio, ma poi ha fallito il calcio di rigore che avrebbe potuto regalare il secondo successo consecutivo al Manchester United sul campo del Wolverhampton. Rui Patricio lo ha ipnotizzato dal dischetto, con il francese che solo qualche attimo prima si era reso protagonista di uno spiacevole siparietto con Rashford. Entrambi volevano calciare il rigore, alla fine l'ha avuta vinta il centrocampista, che però ha fallito. Maglia a coprire la testa, occhi tristi. Soprattutto tanti - troppi - insulti razzisti nei suoi riguardi. Su Twitter e non solo il francese è stato sommerso da parole assai poco piacevoli e fuori contesto quando si parla di calcio, tanto da spingere lo United ad alzare la voce in pubblico: "Ci muoveremo il più decisi possibile contro qualsiasi persona ritenuta colpevole di abusi e discriminazione razziali - ha sottolineato il club con una nota ufficiale - siamo tutti disgustati da quanto sta accadendo a Paul Pogba e lo condanniamo totalmente. Le persone che hanno espresso queste opinioni non rappresentano i valori del nostro grande club ed è incoraggiante vedere che la stragrande maggioranza dei nostri fan lo condanna anche sui social media. Il Manchester United ha tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di razzismo o discriminazione".

La solidarietà dei compagni

Tutti con Paul quindi, punto di riferimento per lo spogliatoio dello United nonostante l'intenzione di volerlo salutare in estate. Oltre al club, anche i compagni di squadra si sono stretti intorno al loro centrocampista. A partire da Rashford, che ha messo subito da parte ogni tipo di nervosismo per la discussione sul rigore: "Adesso basta, Twitter deve fermare tutto questo - ha twittato l'attaccante inglese - il Manchester United è una famiglia. Pogba rappresenta una grande parte di questa famiglia. Attaccare lui significa attaccare tutti noi". A fargli eco anche Maguire, che ha stretto da subito un bel rapporto di amicizia con Pogba: "Tutto questo è dsgustoso. I social media devono fare qualcosa al riguardo. Ogni account aperto deve essere confermato da un passaporto o da una patente di guida. Bisogna impedire a questi patetici troll di creare numerosi profili per offendere le persone". Uno per tutti, tutti per uno.

Allarme razzismo in Premier

Un rapporto pubblicato da Kick It Out a luglio afferma che le notizie sul razzismo nel calcio inglese sono aumentate del 43% - dal 192 al 274 - nella scorsa stagione. Le segnalazioni di abusi nel calcio professionistico si sono impennate del 32% (422, rispetto alle 319 del 2017/18). Ulteriori 159 segnalazioni sono state ricevute tramite i social media. Il mese scorso, il Chelsea ha bandito un tifoso da Stamford Bridge per comportamenti razzisti durante la partita contro il Manchester City. Il club ha inoltre bandito temporaneamente altri cinque tifosi per un periodo che va da uno a due anni per l'uso di un linguaggio offensivo e un comportamento minaccioso e aggressivo nello stesso match.