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Nantes-Psg, Diego Carlos: "Perdono Chapron, ma se mi avesse espulso nel primo tempo..."

Calcio
Diego Carlos e Chapron subito dopo l'espulsione, foto Getty

Il giocatore del Nantes è tornato a parlare dell'arbitro Chapron, accettando le sue scuse e perdonandolo per il gesto compiuto durante la partita contro il Paris Saint-Germain

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Continua a far discutere il caso relativo a Tony Chapron, l’arbitro francese che durante Nantes-Psg ha scalciato Diego Carlos, colpevole secondo lui di averlo sgambettato durante la corsa. Una scena al limite del grottesco, risoltasi clamorosamente con il secondo giallo all’indirizzo del calciatore dei padroni di casa, costretto ad abbandonare il campo per un gesto… involontario. Proprio quest’ultimo è tornato a parlare di questa vicenda, perdonando l’arbitro per il suo errore: "Non credevo a ciò che stava succedendo, ero indignato. Accetto comunque il suo perdono e spero che torni ad arbitrare", ha detto il calciatore a 'El Partidazo' della rete COPE. "Sono rimasto immobile come una statua, l’ho guardato e gli ho chiesto: ‘Che cosa hai fatto? Non riesco a capire, puoi spiegarmelo?’ E quando ha tirato fuori il cartellino rosso, sono rimasto più sorpreso che indignato. Sono rimasto paralizzato e ho continuato a pensare: "Questo non può accadere. È la prima volta che mi capita".

Il contatto

Il giocatore del Nantes poi continua: "Il contatto c’è stato, mi ha colpito sullo stinco e, poi, mi ha rifilato il calcio. Non è stato leggero e nemmeno involontario. Si è scusato attraverso i social network e attraverso il club, il Nantes mi ha chiamato per dirmi che si era scusato, che aveva riconosciuto di aver commesso un errore con il secondo giallo. Sono molto felice e lo ringrazio anche per aver riconosciuto il suo errore. Accetto il suo perdono perché ha rivisto il suo errore più tardi, anche se è molto difficile perdonare qualcuno in una situazione del genere. Lo perdono perché mancava un minuto alla fine della partita, ma se mi avesse espulso per esempio nel primo tempo, al minuto 15, non avrei avuto il modo di perdonare una situazione del genere, per il danno che avrebbe causato la mia squadra".

"Ho la coscienza pulita"

Infine, Diego Carlos sottolinea di voler rivedere in campo l’arbitro Chapron: "Spero che la situazione si risolva nel migliore dei modi, non posso giudicare perché parliamo di una carriera, di un lavoro, di una persona che sicuramente sarà un padre di famiglia. Ho la testa in ordine e la mia coscienza è pulita, spero che anche l’arbitro possa ordinare la sua testa e avere più pazienza la prossima volta".