Italia, Zaniolo: “La convocazione di Mancini? L’ho saputo guardando Sky Sport”

Calcio

Prima storica convocazione per il classe 1999 della Roma. L’emozione della prima chiamata? “L’ho saputo grazie a Sky Sport guardando la tv - dice lui - ero pieno di gioia, ho subito chiamato mio papà che si è commosso”

ZANIOLO COME VERRATTI E “BIG MAC”

NAZIONALE, PROVE DI 433 A RITMO DI MUSICA

Canale 200 sempre acceso, per chi del calcio ne fa una religione e la passione si vive ventiquattro ore al giorno. Da dieci anni (e qualche giorno) la possibilità concreta la offre Sky Sport 24, con telecamere sempre accese e notizie sportive in ogni momento della giornata. Con loro le "ultime ore", i fatti più recenti e più importanti che interrompono la diretta e che hanno interrotto anche Nicolò Zaniolo. Lui, centrocampista o trequartista classe 1999, un passato nell’Entella e nell’Inter Primavera e un presente nella Roma. Amante del pallone con la tv accesa che in un giorno (all’apparenza) qualunque legge i nomi dei convocati di Mancini per la prima Nations League di sempre. “Centrocampisti: Barella, Cristante, Gagliardini, Jorginho, Pellegrini e… Zaniolo!” Zaniolo? Sì, lui. O meglio: “Sì, io”. Per la prima volta e senza nemmeno avere una sola presenza in Serie A. Perché della chiamata più bella di tutte Nicolò lo ha saputo proprio da Sky Sport, come ha confermato lui stesso: “Stavo guardano la tv e l’ho saputo da Sky - ha detto dal ritiro di Coverciano -. Ho chiamo subito mio papà che si è commosso, io ero pieno di gioia, quasi alle lacrime anche io”. Perché quella maglia è importante come poche altre, e nell’anno zero del calcio italiano si deve ripartire anche dai giovanissimi.

Chi è Zaniolo

Tre panchine con la Roma, tra Torino, Atalanta e Milan nelle prime giornate. Zero minuti ma rampa di lancio pronta per un giocatore costato quattro milioni e mezzo nell’operazione con l’Inter che ha portato a Milano Radja Nainggolan. Percorso inverso per Nicolò, campione d’Italia Primavera coi nerazzurri lo scorso anno col lusso di 14 gol in 28 presenze. L’anno prima sette partite in B con l’Entella e nel frattempo anche una ventina con le giovanili azzurre. Dicono di lui? Che sia simile a Gerrard e Lampard, mostri sacri del pallone che sicuramente conosce e sicuramente ama. Per uno che segue il calcio ventiquattro ore su ventiquattro, e che per la prima convocazione di sempre in Nazionale si è quasi commosso.