Croazia, Lovren rischia 5 anni di carcere: falsa testimonianza nel processo Mamic

Calcio
Dejan Lovren convocato al Tribunale di Osijek nel 2017 per testimoniare al processo Mamic (Foto Getty)

Nuovo capitolo nella vicenda legata a Zdravko Mamic, ex proprietario della Dinamo Zagabria condannato a 6 anni di reclusione per frode e corruzione. Già imputato Modric coinvolto nella sua cessione al Tottenham nel 2008, chi rischia è pure il difensore del Liverpool il quale ha negato le accuse su Instagram

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Si parla di Luka Modric e Dejan Lovren, tuttavia i rumors non riguardano la Croazia finalista all’ultimo Mondiale in Russia. La notizia rimbalza dall’Inghilterra tra le pagine del Sun, tabloid che aggiorna il caso relativo ai due nazionali inseriti nel processo Mamic. Parliamo infatti di Zdravko Mamic, uno dei personaggi più potenti del calcio croato, condannato a 6 anni e mezzo di carcere per frode e corruzione ai danni della Dinamo Zagabria della quale rivestiva il ruolo di direttore esecutivo. L’oggetto della misura drastica nei suoi confronti, indicata come appropriazione indebita, riporta alla cessione di Luka Modric per 21 milioni di euro dai croati al Tottenham nell’estate 2008. Dieci anni fa il presidente della Dinamo era proprio Mamic che, appena accolto il giovane centrocampista in squadra, lo aveva sottoposto ad un contratto dalle clausole precise nel 2004: il 50% della cifra di un futuro trasferimento sarebbe stata versata allo stesso calciatore. Ebbene, secondo le indagini della giustizia croata, la maggior parte di quella somma sarebbe finita sui conti del patron della Dinamo Zagabria. Mamic ed altri dirigenti del club si sarebbero impossessati di 15.5 milioni di euro in diverse trattative evadendo il fisco per ulteriori 1.6 milioni. Da qui la sentenza estiva a carico di Mamic, fuggito a Medjugorje complice la sua cittadinanza bosniaca, e costretto a restituire altri 7 milioni di euro.

Un caso che coinvolge proprio Modric e il compagno di nazionale Lovren, sui quali penderebbe l’accusa di falsa testimonianza nel processo come si scrive dall’Inghilterra. Già interrogato dai giudici sulla vicenda, la stella del Real Madrid nonché candidato al Pallone d’Oro si sarebbe contraddetto: Luka avrebbe infatti cambiato ricostruzione, sostenendo di "non ricordare" le clausole del contratto, quanto basta per le autorità croate che a marzo avrebbero chiesto una condanna di cinque anni di carcere da scontare in patria. Una situazione complessa, dettata dalla percentuale che Mamic doveva versare a Modric sulla vendita del proprio cartellino. Lui come Lovren, anch’egli svezzato nel florido vivaio della Dinamo Zagabria e ceduto nel 2010 al Lione: l’ex proprietario avrebbe intascato la metà (5 milioni) della somma sborsata dai francesi. Il procuratore della contea di Osjek avrebbe quindi aperto un fascicolo riguardante il nazionale croato, anch’egli accusato di falsa testimonianza. Il giocatore si è affrettato a negare il caso attraverso un post su Instagram, appello alla vicenda che attualmente non gli preclude la carriera. "Questo è semplicemente ingiusto e non sportivo - ha scritto il difensore croato -, agire su di me e sulla mia famiglia è estremamente discriminatorio. Sono innocente, non ho commesso alcun reato penale. Sono orgoglioso della mia vita, di ogni passo della mia vita, di tutto ciò che io e la mia famiglia abbiamo creato". Saranno i nuovi sviluppi dell'episodio, in attesa di un’udienza che il giudice deve ancora fissare, a chiarire il futuro di Lovren e ovviamente di Modric.

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Nakon dolaska s popodnevnog treninga doznao sam kako su mediji u Hrvatskoj, pa potom i u Engleskoj objavili vijest kako je protiv mene podignuta optužnica zbog davanja lažnog iskaza u jednom predmetu u Hrvatskoj. Zvali su me članovi moje obitelji, prijatelji i poznanici koji su mi saopćili isto. Dakle, prije nego što sam uopće vidio ili primio tu optužnicu, i prije nego su istu zaprimili moji odvjetnici, svi mediji su objavili tu vijest. Ovo jednostavno nije fer, nije pravedno, nije niti sportski. Na ovakav način postupati prema meni i mojoj obitelji je krajnje diskriminirajuće i nepravično. Borba koja nije poštena i na koju nisam navikao. No ovim putem želim poručiti svima, ponajprije svojoj obitelji, prijateljima, navijačima u domovini, svom klubu i navijačima mog kluba u Engleskoj kako sam nevin. Nisam počinio nikakvo kazneno djelo. Ponosan sam na svoj život, na svaki svoj korak, na sve ono što smo moja obitelj i ja stvorili. To nitko ne može zaprljati. Nikakvi mediji, zlonamjerni ljudi, ništa. S obzirom da sam sportaš, dobit ću i ovu utakmicu. Dobit ću je u svakom slučaju te tako pokazati tko sam, kako sam živio i kako živim. A živim tako da živim za svoje bližnje, za svoju Domovinu, za svoj klub i za sve moje i naše navijače. Sa indignacijom odbacujem sve optužbe, a svima koji žele narušiti moj ugled i ugled moje obitelji poručujem da neće uspjeti. Dejan Lovren dobit će i ovu bitku. I svaku drugu. Pozdrav svima, hvala na snažnoj podršci.

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