Leo Messi, il 2019 dell'attaccante del Barcellona in 30 foto
La fascia al braccio per la prima volta nell'intero anno solare. I gol, l'ennesima Liga, la magia su punizione contro il Liverpool, l'incubo di Anfield e il tabù nazionale. 365 giorni da Leo Messi. 365 giorni coronati con il sesto Pallone d'Oro
"CAPITÀ". Il 2019 è, e resterà, un anno speciale per Leo Messi. Un solo trofeo in bacheca col collettivo. Molti di più sotto il profilo personale. Il primo (interamente) trascorso da capitano dei colori blaugrana, dopo l'addio di Iniesta che gli aveva già ceduto la fascia nella parte conclusiva del 2018. Ancora più aspettative. Ancora più responsabilità. Ancora più peso all'interno dello spogliatoio. E, forse mai come quest'anno, leader a tutto tondo del mondo Barça.
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MESSI400 (13 gennaio). L'anno solare dell'argentino inizia subito col piede giusto, ovviamente il mancino. Con questa rete segnata all'Eibar la Pulga taglia infatti il traguardo dei 400 gol nella Liga, campionato dove non ha eguali (ormai da tanto tempo) sotto il profilo delle reti e degli assist.
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STANDING OVATION (17 marzo). Non solo premi. A descrivere la bellezza di un giocatore come Leo Messi ci pensa anche il pubblico… avversario. Stadio Benito Villamarín. Partita Betis Siviglia-Barcellona. Tutti quanti si alzano in piedi per lui dopo la tripletta del 4-1. Non solo applausi, ma addirittura il coro "Messi Messi" come solo i veri catalani sono abituati a fare. Lui dirà: "Non mi era mai successo di ricevere l’ovazione da parte dello stadio avversario".
FOTO. IL NATALE DI MESSI E CR7
RITORNO AL FUTURO (22 marzo). Il 2019 è anche l'anno del ritorno in nazionale. Dopo l'ennesima delusione nel Mondiale 2018, Leo informa Scaloni di una sua "pausa" dall'Argentina. Nulla di definitivo, ma Messi salta ben sei amichevoli tra settembre e novembre 2018. A marzo riecco la fascia al braccio e la maglietta numero "diez".
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Sarà però ancora un ko a fare da contorno al suo ritorno. Il Venezuela vince 1-0. Quasi un presagio sulla Copa America che verrà.
RESA DEI CONTI (16 aprile). Nel frattempo le cose col Barcellona continuano ad andare bene. I sorteggi dei quarti di Champions mettono Leo e l'eterno rivale CR7 in parti opposte del tabellone. La potenziale finale tra di loro suonarebbe come la resa dei conti definitiva. Leo non fallisce la doppia sfida contro il Manchester United.
Vittoria 1-0 a Old Trafford. Vittoria 3-0 in casa, con tanto di doppietta. Nella stessa sera Ronaldo e la sua Juventus saranno eliminati dai baby prodigio dell'Ajax.
CAMPEONES (27 aprile). Con le semifinali di coppa ancora da giocare, il Barça chiude con largo anticipo il discorso Liga. Per il ventiseiesimo titolo, il decimo personale della Pulga, la firma è propria sua: 1-0 contro il Levante.
RE DI SPAGNA. Messi alza al cielo, per la prima volta da capitano, il titolo di campione di Spagna. Della Liga Messi ne è capocannoniere con 36 centri (a +15 sul secondo), miglior assistman, l'uomo ad aver fatto guadagnare più punti alla propria squadra grazie alle proprie reti e il miglior giocatore in assoluto. Ma la stagione non è ancora finita.
LA MAGIA (1 maggio). L'appuntamento successivo è in Champions, contro il fortissimo Liverpool di Klopp in semifinale. Suarez sblocca nel primo tempo, ma i Reds non mollano un centimetro. Quando il pari sembra maturo, Leo raddoppia ribattendo in rete una traversa dello stesso Suarez. Poi ecco la perfezione. La punizione è quasi sui trenta metri.
VIDEO. LA MAGIA DI MESSI IN BARÇA-LIVERPOOL
Lontano? Sì, ma Leo ci prova lo stesso. Rincorsa e tiro perfetto.
Il Camp Nou esplode. Chiunque ami il calcio, anche. Sarà eletto come gol dell'anno (inteso come stagione 2018-19) per l'Uefa.
Non solo, per Messi è anche la rete numero 600 in carriera con la maglia del Barcellona. Ma la splendida punizione rimarrà un ricordo agrodolce per l'argentino…
L'INCUBO (7 maggio). Ad Anfield arriverà però la clamorosa rimonta dei Reds, che si concretizza in un pazzesco 4-0. Origi, Wijnaldum, Wijnaldum, Origi. È un'eliminazione durissima.
VIDEO. LA CLAMOROSA RIMONTA DI ANFIELD
Leo chiude la partita con appena due tiri verso la porta di Alisson, diciassette palle perse, due recuperate e un solo fallo subito. Un incubo che si ripete dopo la rimonta subita dalla Roma qualche anno prima.
SCARPA D'ORO (19 maggio). Il sorriso cancella dal volto di Messi la delusione. La Champions è sfumata, ma il giorno della fine dei campionati europei arriva il titolo di bomber d'Europa per Leo, con quei 36 gol siglati nella Liga. Messi diventa così l'unico giocatore a vincere la Scarpa d'Oro sei volte e per tre volte di fila.
FLOP 2.0 (26 maggio). Una nuova delusione è però immediatamente dietro l'angolo per l'argentino. Nella finale di coppa del Re è il Valencia a spuntarla.
Messi segna, ma non basta. Resta così la Liga il suo unico trofeo del 2019.
DON'T CRY FOR ME ARGENTINA (3 luglio). Estate. I campionati sono finiti e la nuova avventura è in Nazionale. Anche questa volta senza soddisfazioni. Dopo il Mondiale 2018 e la pausa dalla Selección, Leo riparte dalla Copa. Contro i padroni di casa del Brasile arriva però l'eliminazione in semifinale.
Mentre CR7 (dopo l'Europeo del 2016) conquista un altro trofeo col Portogallo, la Nations League, Messi fallisce di nuovo con l'albiceleste. Dopo il ko contro i verdeoro, sarà durissimo il suo sfogo ai microfoni tv contro l'arbitro Zambrano, reo di non aver concesso due rigori durante il match su Aguero e Otamendi: "Non è stato equo, non ha nemmeno rivisto le azioni al Var, li ha favoriti in tutta la partita. Non è una scusa: il Brasile gestisce tutto, gioca in casa e per questo oggi influenza molto la Conmebol". La Pulce verrà squalificata per tre mesi.
ROSSO (6 luglio). Eliminazione, squalifica in arrivo e anche uscita di scena a testa bassa. L'Argentina di Messi chiude la Copa al terzo posto, battendo nella "finalina" il Cile, ma a costare caro alla Pulce è un faccia a faccia con Medel.
Rosso diretto. L'uscita di scena è delle peggiori.
NUOVA PAGINA (4 agosto). Il 2019-20 riparte dunque dal Barcellona. Messi è alla seconda stagione da capitano. Il ruolo è sempre più suo: le magie in campo non sono più sufficienti. La sua voce deve essere da guida per tutto il popolo blaugrana: "È difficile dire qualcosa dopo quello che è successo lo scorso anno" - è l'inizio del discorso da vero capitano della Pulga. "L’epilogo di stagione è stato amaro, ma abbiamo comunque vinto la Liga. Torneremo a lottare per tutti i trofei".
THE BEST (23 settembre). Il duello a distanza con CR7, nel frattempo, continua a farsi sentire. Dopo una prima stagione da "separati" a seguito dei nove anni sullo stesso palcoscenico della Liga, la rivalità sportiva prosegue. Entrambi hanno vinto il campionato ma non la coppa nazionale. CR7 è uscito ai quarti di Champions, Messi in semifinale. Nel frattempo il Liverpool di van Dijk è salito sul tetto d'Europa. Chi sarà il miglior giocatore del 2019? La prima risposta arriva dal premio Fifa The Best. È Leo a vincere, davanti proprio a van Dijk e CR7.
VIDEO. LO STRAORDINARIO SIPARIETTO MESSI-CR7: "UNA CENA INSIEME?"
DALLA FIFA A... FIFA (24 settembre). Messi si confermerà poi "the best" anche nel celebre videogioco FIFA 20, dove torna ad essere il migliore per valutazione staccando Ronaldo, 94 a 93. È il secondo tassello del rebus sul titolo di migliore al mondo.
SPECIALISTA (9 novembre). All'elenco dei record di Messi, nel 2019, si aggiunge anche quello delle punizioni, un fondamentale in cui l'argentino sembra sempre in continuo miglioramento. Quel giorno di novembre la vittima è il Valladolid: la punizione a segno numero 50 in carriera. Poi 52 a fine 2019, 46 col Barça e 6 in nazionale. Nessuno come lui negli ultimi anni di calcio europeo.
RITORNO AL FUTURO parte II (15 novembre). Il capitolo Argentina resterà sempre una ferita aperta nel cuore di Leo. Dopo le delusioni del passato (tra cui quattro finali perse tra Copa e Mondiali) e quella più recente in Brasile, il ritorno bis del 2019 di Leo a seguito della maxi squalifica pare un segno del destino… in positivo. Leo rientra proprio contro il Brasile, e segna il gol che decide partita, seppur amichevole. La 47^ Copa America, per di più in casa e prevista nell'estate del 2020, sarà davvero la sua ultima occasione di trionfare anche coi colori della sua nazionale? Intanto, Selección a parte, l'anno di Leo sta per chiudersi nel migliore dei modi.
MESSIX (2 dicembre). L'epilogo del 2019 è in trionfo. A distanza di dieci anni dal primo, arriva il sesto Pallone d'Oro. Nessuno come lui nella storia. Più uno su Cristiano Ronaldo.
LA CLASSIFICA COMPLETA DEL PALLONE D'ORO
"Ieri era il decimo anniversario del mio primo Pallone d'Oro - le sue parole il giorno della premiazione -. Avevo 22 anni, era impensabile per me arrivare a questo punto, a ottenere il sesto. Grazie alla mia famiglia, ai miei parenti, ai compagni. In tutto questo tempo non ho mai smesso di godermi il calcio e continuare a sognare di fare quello che amo"
ANCORA GOL (21 dicembre). L'anno solare della Pulce si chiude ancora con una rete, quella all'Alaves nell'ultima partita del 2019. I numeri lo vedono attualmente in testa rispetto a Ronaldo per gol nei club: 618 a 613. La rivalità continua. La caccia all'ennesima Liga, anche. Così come la corsa alla Champions, a nuovi primati e a nuovi trofei. Dove potrà arrivare la Pulce nel 2020?
