Pelé, funerali martedì: tre giorni di lutto in Brasile dopo la morte di O Rei
calcio in lutto
Pelé, tra i più grandi giocatori della storia del calcio, è morto all'ospedale Albert Einstein di San Paolo, dove era ricoverato da un mese: a Edson Arantes do Nascimento era stato diagnosticato un tumore al colon nel 2021 e nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate. "Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace", ha scritto la figlia Kely Nascimento. Il presidente del Brasile Bolsonaro ha decretato tre giorni di lutto nel Paese. Martedì i funerali
Il tributo di Sky Sport
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Santos sospende uso della maglia n°10 di Pelè
Il Santos ha deciso di sospendere l'utilizzo della maglia on il numero 10 da parte dei suoi giocatori. Lo ha annunciato il presidente del club, Andrés Rueda. Ieri la famiglia di Pelé aveva chiesto che questa maglia venisse ritirata e oggi Rueda ha risposto che "per ora, in questo 2023, l'utilizzo del numero 10 è sospeso. In seguito ne parleremo con il Consiglio e vedremo se ritirare la maglia".
L'omaggio di Sky a Pelè nei prossimi giorni
Sky rende omaggio a PELÈ con una programmazione speciale:
- Questa sera 30 dicembre alle 22.50 su Sky Cinema Due (in replica domani 31/12 alle 12.35) è previsto FUGA PER LA VITTORIA. Con Sylvester Stallone, Michael Caine e Pelè, il film racconta di una partita di calcio tra la nazionale tedesca e una squadra di prigionieri alleati, organizzata da un ufficiale di un campo di prigionia nazista.
- Sky Documentaries programma il documentario “L’ULTIMO SPETTACOLO DI PELÈ”, in onda questo pomeriggio alle 16.45: era il 28 agosto 1977 quando il re del calcio lasciò il suo trono. Pelé smise ufficialmente di incantare il mondo: intraprendiamo un viaggio in quell'ultima partita, in quel lungo d’addio raccontato da chi c'era.
- Sky Sport Football propone 3 episodi della miniserie #SkyBuffaRacconta:
- Episodio 1 - DICO, IL GIOVANE PELÈ (ore 15.45): dalla terra di Bauru, sulla strada per Santos il mito prende forma. Un lustrascarpe calciatore che conquista il mondo. Il sovrano che dal '50 il Brasile non ha mai smesso di cercare.
- Episodio 2 - IL “SANTASTICO” (ore 16.45): 4 titoli mondiali tra Nazionale e club in pochi anni: tutto il mondo vuole assistere dal vivo al Never Ending Tour di Pelè e dei suoi "Sant-asticos", i nuovi H. Globetrotters del calcio.
- Episodio 3 - IL RE CHE CI HA LASCIATO IL FUTURO (ore 17.45): il Mondiale di Svezia a soli 17 anni incorona Pelè "Re" del calcio. Solo il 30% delle sue giocate sarà visibile, ma basterà a comprendere quanto in anticipo ci consegnò il futuro. Mentre alle 18.45 il docufilm FIFA: When the World Watched Brazil 1970: inedita, elegante e fantasiosa rivisitazione della squadra brasiliana che ai Mondiali FIFA del ’70 in Messico incantò il pianeta. Con le voci di Pelé, Gerson, Jairzinho, Tostao, Rivellino.
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Lutto al braccio e minuto di applausi in Premier nel prossimo turno
"La Premier League è profondamente rattristata nell'apprendere della scomparsa di Pelé all'età di 82 anni - si legge nel comunicato -. Per molti il più grande che abbia mai giocato al gioco, il suo è stato uno straordinario talento da record che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Unico giocatore a vincere tre volte la Coppa del Mondo FIFA, Pelé ha segnato per il Brasile nelle finali del 1958 e del 1970. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla famiglia, agli amici e ai fan di Pelé in tutto il mondo. Ci mancherà profondamente. In omaggio a Pelé, i club della Premier League ricorderanno il suo contributo al calcio durante le partite che si terranno da venerdì 30 dicembre a domenica 1 gennaio (turno 18) con un minuto di applausi prima del calcio d'inizio. I giocatori e gli ufficiali di gara indosseranno fasce nere al braccio
Juventus-Standard Liegi, minuto di silenzio in omaggio a Pelè
E' stato osservato allo Stadium il minuto di raccoglimento, come disposto anche dalla FIGC, per la scomparsa di Pelé. Il match in diretta su Sky Sport Uno
Felipe Anderson: "Che onore aver indossato la 10 del Santos"
Felipe Anderson, attaccante della Lazio, ha ricordato con grande emozione la leggenda verdeoro. "Noi brasiliani siamo innamorati del pallone, del 'futebol', e io sono cresciuto con il mito di Pelè - afferma a Lazio Syle Radio -. Sognavo di indossare la maglia numero 10 del Santos e ci sono riuscito, avere O Rei come riferimento nel calcio mondiale è stato un onore. Indossare la 10 del Santos era una grande motivazione - sottolinea -, e io ero certo che Pelé, che ogni tanto veniva a vederci, stesse guardando chi indossava la sua maglia: all'epoca avevo solo 17 anni. Non sono mai riuscito a parlare con lui perché l'emozione era troppo forte".
L'arco di Wembley si tinge di verdeoro
Anche l'arco di Wembley, uno dei stadi più iconici nella storia del calcio, omaggia Pelé tingendo il proprio arco di verdeoro
Porrà: "Un rivoluzionario, poesia in movimento"
Giorgio Porrà ricorda a Sky Sport 24 la leggenda brasiliana, scomparsa a 82 anni: "Parafrasando Brera, era Dolcechiarè Pelè, ispirandosi a una poesia di Leopardi. C'è tutta la sua grandezza in questo nomignolo, lui che danzava ed era poesia in movimento. E' stato un rivoluzionario, il vento che soffiava dal futuro e anticipava i tempi". VIDEO
Riva: "Mi sarebbe piaciuto giocare insieme a lui"
"Se ne è andato un grande uomo e un grande giocatore". Così Gigi Riva all'ANSA sulla scomparsa di Pelé. "Ci conoscevamo e ci stimavamo molto - ha continuato Rombo di Tuono - lui e Maradona rimangono a netta distanza da tutti. Mi sarebbe piaciuto tantissimo giocare con lui: chissà quanti palloni mi avrebbe fatto arrivare in area". E invece solo avversari, dalla finale di Messico 1970 all'amichevole a Cagliari con il Santos: "Quel giorno, dopo la partita - ha detto - uscimmo insieme: mi invitò anche nel ritiro della sua squadra. Un giocatore eccezionale e una persona speciale".
Tostao: "Quando volevo vantarmi dicevo di aver giocato con Pelé"
"Quando volevo vantarmi dicevo che avevo giocato con Pelé". Così Eduardo Gonçalves de Andrade, detto Tostao, o anche 'il Pelé bianco' ha ricordato oggi la figura di 'O'Rei' in un sentito editoriale pubblicato dal quotidiano 'Folha de S.Paolo', tutto incentrato sul rapporto tra 'maestro' e 'allievo'. Per Tostao, compagno di Edson Arantes do Nascimento nella 'Selecao' campione del mondo del 1970, vedendo Pelé "si ha l'impressione che il genio e l'essere umano siano la stessa cosa".
Sylvester Stallone: "Un grande e un buon uomo"
"Un grande, un buon uomo". Anche Sylvester Stallone rende omaggio alla memoria di Pele'. L'attore americano recitò con O Rei in 'Fuga per la vittoria', e sul suo profilo Instagram ha postato una foto che li ritrae insieme, col messaggio di condoglianze. "Riposa in pace"
Federer: "Fortunato ad averti incontrato"
Il re del tennis Roger Federer rende omaggio a O Rei sui propri profili social: "Grazie per aver ispirato milioni di tifosi e atleti sportivi. Mi ritengo così fortunato di averti incontrato e aver avuto la possibilità di imparare e ammirarti. Sei stata una delle prime vere icone sportive mondiali. Riposa in pace King Pelé.
Flick: "Era la perfezione, nessuno migliore di lui"
"Non c'è mai stato un giocatore migliore di Pelé". Queste le parole del ct della nazionale tedesca Hansi Flick: "Per me era ed è il re del calcio. Il suo gioco era vicino alla perfezione, era completo, non aveva debolezze. Pelé poteva fare tutto. Non era solo un capocannoniere, brillava anche con il suo occhio per i suoi compagni di squadra, valeva la pena vedere i suoi assist e i suoi passaggi come i suoi obiettivi. Pelé lascia un vuoto che non potrà mai essere colmato"
Figc: 1' di raccoglimento prima della 16/a di serie A e da oggi nelle amichevoli
Il calcio italiano rende omaggio alla memoria di Pelé, con un minuto di raccoglimento prima delle sue partite. Lo ha disposto la Federcalcio per la 16/a giornata di serie A, alla ripresa del campionato il 4 gennaio, ma anche per le amichevoli previste da oggi. QUI PER L'APPROFONDIMENTO
Lula: "Mai un 10 come lui"
Ho avuto il privilegio che i brasiliani più giovani non hanno avuto: ho visto Pelé giocare, dal vivo". Così il presidente eletto del Brasile, Inacio Lula da Silva, ha ricordato 'O Rei' in un lungo messaggio su Instagram. "Ho visto Pelé dare spettacolo. Perché quando prendeva palla faceva sempre qualcosa di speciale, che spesso finiva in gol" ha aggiunto il presidente confessando di aver sofferto le prodezze del brasiliano nei derby contro il Corinthians, la squadra di cui Lula è tifoso. "Ma, prima di tutto, lo ammiravo. E la rabbia ha presto lasciato spazio alla passione di vederlo giocare con la maglia numero 10 della nazionale brasiliana" ha proseguito Lula, sottolineando che "pochi brasiliani hanno portato il nome del nostro paese così in alto come lui". "Pelé ci ha lasciato. È andato in paradiso con Coutinho, suo grande compagno al Santos. Ora ha la compagnia di tante stelle eterne: Didi, Garrincha, Nilton Santos, Sócrates, Maradona. Ha lasciato una certezza: non c'è mai stato un numero 10 come lui. Grazie Pelé".
Batistuta: "RIP leggenda"
L'ex attaccante argentino Gabriel Omar Batistuta su twitter ricorda Pelé: "Grazie per tutto quello che hai dato al mondo del calcio. RIP leggenda".
Beckenbauer: "E' stato il più grande della storia, ho perso un amico"
"Il calcio ha perso il più grande della sua storia, e io un amico unico. Il calcio sarà tuo per sempre. Riposa in pace". Il fuoriclasse tedesco Franz Beckenbauer, compagno di squadra di Pelé ai Cosmos, ha ricordato O Rei: "Sono partito per gli Stati Uniti nel 1977, perché volevo davvero giocare al fianco di Pelé al Cosmos di New York" - ricorda il 'Kaiser', in una nota diffusa dal Bayern Monaco di cui è presidente onorario -. "Questo periodo al suo fianco è stata una delle migliori esperienze della mia carriera. Siamo diventati campioni degli Stati Uniti al nostro primo tentativo e da quel momento Pelé mi ha designato riferendosi solo a me come suo fratello, un onore inimmaginabile per me", ha proseguito l'ex difensore
Platini: "Era la storia del calcio e dei miei sogni"
"Era il Monsieur Calcio, la storia del calcio, la scoperta del calcio, tutto il calcio. Nel 1970, avevo 15 anni, e sono cresciuto con il suo volto nel mio immaginario. Mio padre mi parlava di Pelé e a scuola firmavo 'Peléatini'. Anche se non lo vedevamo sempre giocare, ne parlavamo. Non era più un uomo, non era più un calciatore, era il Dio del Calcio". Ad affermarlo a 'L'Equipe' è Michel Platini. "Sono molto molto commosso. E' la mia vita. E' la mia storia. E' Pelé. Era i miei sogni. Ho visto i suoi gol, le sue giocate e non ho mai dimenticato la Coppa del Mondo 1970", spiega Platini al quotidiano sportivo francese
Bach: "Lo sport mondiale ha perso un'icona"
"Con la morte di Pelé il mondo ha perso una grande icona dello sport. Come ho potuto constatare io stesso, era un vero seguace dei valori dell'olimpiade, e aveva portato con orgoglio la fiamma olimpica" durante i Giochi di Rio 2016: così Thomas Bach, presidente del comitato olimpico internazionale, ricorda Pelé. "È stato un privilegio - chiude il suo tweet - insignirlo dell'Ordine Olimpico".
Maracanà illuminato nella notte per O Rei
Lo stadio più famoso del Brasile, a Rio De Janeiro, si illumina nella triste notte della scomparsa della leggenda brasiliana.