River Plate, Enzo Perez avvisa l'Inter: "A Seattle sarà come giocare al Monumental"
river plateIl capitano del River Plate, una delle avversarie dell'Inter al Mondiale per Club, ha parlato alla Fifa: "Contro i nerazzurri sarà una gara molto competitiva - ha spiegato -. Essere il River significa andare il più lontano possibile nelle competizioni. I nostri tifosi trasformeranno ogni stadio in cui giocheremo come si vive al Mâs Monumental"
All’indomani della vittoria sul Bayern all’Allianz Arena, l’entusiasmo è alle stelle in casa Inter, con la squadra di Inzaghi ancora pienamente in corsa su tre fronti. Anzi, quattro come ci ha tenuto più volte a ricordare l’allenatore, rimandando all’appuntamento di giugno col Mondiale per Club. E nel girone dei nerazzurri ci sarà il River Plate. Il suo capitano, Enzo Perez, sta vivendo una seconda giovinezza nei Millonarios, dopo essere tornato a gennaio a seguito della sua esperienza annuale all’Estudiantes, in quella che sembrava essere la sua ultima tappa in carriera. Il 39enne – passato in Europa con le maglie di Benfica e Valencia - aveva già giocato col River dal 2017 al 2024, vincendo una Libertadores e ora non intende porsi limiti: “Chiudere il girone contro l’Inter sarà importante e molto competitivo – ha detto al sito della Fifa -. Ci sarà rivalità da entrambe le parti e la vivremo come tale. Essere il River Plate significa andare il più lontano possibile, conoscendo e rispettando tutte le squadre che andremo ad affrontare. Man mano che la competizione va avanti, vedremo fin dove potremo arrivare. L'obiettivo è vincere e giocare bene”. Enzo Perez aggiunge il segreto che potrebbe trascinare il club alla vittoria: “Non è per arroganza o altro, ma siamo abituati a giocare davanti a 90.000 persone nel nostro stadio e lo viviamo in ogni partita. I tifosi del River trasformeranno ogni stadio in cui giocheremo, non solo a Seattle ma anche nelle altre città, nello stesso modo in cui si vive al Mâs Monumental”. Il River Plate può contare infatti su 350 mila membri attivi che lo collocano nella top 3 mondiale per numero di soci, con il suo stadio - il più tecnologico del Sud America con 85 mila spettatori, 4 anelli e schermo a 360° - che è anche sede ufficiale delle partite della Nazionale argentina ed ha fatto registrare oltre 80 sold out.
L'ultimo (dei tanti) talento del River da tenere d’occhio
Ha solo 17 anni, ma può già vantare 51 presenze da professionista con la maglia dei Millonarios. Franco Mastantuono sarà uno dei pericoli principali per i nerazzurri ed è solo l’ultima stella prodotta dal settore giovanile del River Plate, probabilmente destinato a un futuro in Europa come fatto prima di lui da Claudio Echeverri (passato al Manchester City) e non solo. River che, infatti, è il club extraeuropeo che ha esportato più giocatori nei top campionati dal 2005, ben 51, e negli anni ha saputo coltivare futuri campioni del mondo (basti pensare a Montiel, Pezzella, Guido Rodríguez, Enzo Fernández, Palacios e Alvarez a Qatar 2022). Vivaio che ha fatto la fortuna anche negli ultimi anni, dove il club ha saputo mantenersi virtuoso con investimenti mirati che hanno permesso di chiudere il bilancio 2023/24 con un profitto di 62 milioni di dollari. L’appuntamento contro l’Inter è fissato per il 26 giugno, al Lumen Field di Seattle.
