Borussia, Busquets e Jordi Alba a casa di Bartra
BundesligaI due calciatori del Barcellona hanno fatto visita all'ex compagno coinvolto negli incidenti dello scorso martedì. Il portiere giallonero a Der Bund: "Ho ancora paura, di notte non dormo. Il club ci ha messo a disposizione uno psicologo ma siamo più uniti come gruppo, tra compagni"
Sono passati alcuni giorni dall’esplosione vicino al pullman del Borussia Dortmund che ha causato lo spostamento del match contro il Monaco il giorno successivo. Chi quella sera ha avuto la peggio è stato Marc Bartra. Il calciatore spagnolo è rimasto ferito nell’incidente ed è stato costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico al braccio e a rimanere alcuni giorni in ospedale. Dopo aver raccontato in una commovente lettera le sue emozioni, il giocatore ha ricevuto anche la visita di due ex compagni e amici del Barcellona. Jordi Alba e Sergio Busquets, infatti, hanno raggiunto Bartra dopo la sua uscita dall’ospedale e gli hanno così dimostrato vicinanza. I due calciatori blaugrana, colpiti da quanto successo hanno voluto parlare di persona con il difensore del BVB dopo la gara giocata e vinta sabato contro la Real Sociedad. L’incontro è stato reso noto e documentato dalla foto postata su instagram da Jordi Alba: "Che bello vederti e sorridere insieme", ha scritto l’esterno del Barça.
"La notte non dormo, non sono tranquillo"
Anche il portiere della squadra giallonera Roman Burki è tornato a ricordare quei momenti di paura che ha vissuto quella sera insieme ai suoi compagni. Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Der Bund il calciatori ha ammesso di avere ancora paura: "La sera non riesco ad addormentarmi perché ho ancora paura - ha raccontato - la notte è la parte peggiore delle mie giornate. Non ho più letto niente riguardo all'incidente, ne parlo solo con la mia famiglia". Burki ha poi anche parlato della necessità di tornare subito in campo e dei numerosi impegni che la squadra di Tuchel deve affrontare: "Credo sia meglio così, almeno non abbiamo quasi il tempo si sederci sul divano e ripensare a quello che è successo. Al termine del match con il Monaco quasi tutti i giocatori si sono messi a piangere, abbiamo vissuto troppe emozioni forti. Il club ci ha messo a disposizione uno psicologo e penso sia utile. Le cose per noi sono cambiate, personalmente non salgo più sul bus con la tranquillità di prima, sto attento a tutti i rumori e guardo continuamente fuori dal finestrino. L'unica cosa positiva è che siamo più uniti come gruppo, tra compagni".