In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Lewandowski: "Pallone d'Oro? Nella mia vita tutto è possibile"

Bundesliga
©Getty

L'attaccante polacco, che stasera potrebbe diventare campione di Germania con il suo Bayern battendo il Werder Brema (calcio d'inzio ore 20:30, diretta su Sky Sport Football) si è raccontato a France Football: "Da bambino ero sempre il più magro della squadra. Il gol? 90% questione di testa. Nella mia vita tutto è possibile"

WERDER-BAYERN LIVE

Condividi:

La stagione di Robert Lewandowski è impressionante. 45 gol in 39 partite con il suo Bayern, che è ad un passo dalla conquista dell'ottava Bundesliga consecutiva. Basterà vincere sul campo del Werder Brema (calcio d'inizio alle 20:30, diretta Sky Sport Football e Sky Sport Uno) e il primo titolo diventerà realtà, in attesa di Champions e Coppa di Germania. Un successo che potrebbe aiutare il polacco nella sua corsa al Pallone d'Oro: "A dicembre sono stato alla cerimonia di premiazione, vedremo cosa succederà - sorride l'attaccante, che nell'ultima edizione si è piazzato ottavo - quello che cerco di fare è mostrare sempre il meglio di me stesso, vincere titoli e segnare più gol possibile. Ma sono i trofei di squadra l'aspetto più importante. Al Pallone d'Oro non penso, anche se nella mia vita credo che tutto sia possibile". 

Quando pesava 20 chili

Grande calciatore e grande atleta, perché non è facile mantenere certe medie quando si ha 31 anni. Ma nella vita di Lewandowski non è sempre stato così: "Da bambino ero timido e piccolo - racconta - ho pesato a lungo circa 20 chili, però quello che volevo fare era solo giocare. Ero molto magro e non tanto alto. Sono sempre stato il più piccolo della squadra perché quando avevo otto anni la categoria non esisteva e dovevi andare direttamente con quelli di 10. A quella età due anni sono una differenza enorme, ero fisicamente in ritardo. Ma è stato un momento in cui ho imparato molto. "

"Il gol? 90% questione di testa"

Più di 450 le reti segnate in carriera, in pochi più di lui possono spiegare cosa sia il gol: "In una partita, non è facile segnare - racconta Lewandowski - soprattutto quando sei stanco. Il 90% degli obiettivi è questione di testa. Se sei stanco, il tuo pensiero sarà automaticamente più lento. Ma lo spazio-tempo non si riduce. Nell'area di rigore abbiamo solo 0,1 secondi, forse 0,2, per pensare, prendere la nostra decisione e agire. È qui che arriviamo all'importanza dell'allenamento, perché non c'è posto migliore dove costruire movimenti e colpi automatici. Che si tratti del piede sinistro, del piede destro ... di qualunque cosa. Devi essere pronto Non devi nemmeno pensarci. Devi farlo e basta".