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Bayern Monaco, i motivi dell'esonero di Nagelsmann

Bundesliga
©IPA/Fotogramma

Dietro la decisione sorprendente del Bayern c'è il fallimento di un'idea: Nagelsmann ha deluso in campo (l'idea del calcio senza centravanti, la crescita dei talenti) e fuori (troppo egocentrico). E ora tocca a Tuchel, che comincerà proprio come fatto da Flick nel 2019...

BAYERN, L'ANNUNCIO DI TUCHEL

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Julian Nagelsmann e il Bayern doveva essere la consacrazione dell'enfant prodige del calcio tedesco nel club più importante di Germania. Il ragazzo bavarese arrivato a concretizzare il concetto di Mia San Mia, (tradotto in italiano: "noi siamo noi") trionfare rigorosamente in dialetto. Scelto Nagelsmann non solo per vincere ma per farlo divertento e stupendo, un peso forse ancora più grande di quei 20 milioni spesi per prenderlo dal Lipsia. E infatti questo gli imputa il Bayern.

Calcio senza centravanti

L'anno scorso litigava con Lewandowski perchè voleva un calcio meno statico, senza Robert la sua idea di giocare senza centravanti non ha mai funzionato. Per fortuna, pensano al Bayern, che abbiamo pescato quasi per caso in panchina Choupo-Moting. Che a Leverkusen domenica scorsa non c'era e infatti il Bayern ha perso tirando in porta solo 1 volta nel primo tempo, con Nagelsmann costretto a fare tre cambi all'intervallo rispetto a quel cervellotico 3-1-4-2 iniziale.

 

Incapacità di far crescere i talenti

I risultati sul campo, però, non sono l'unico motivo. Perché è anche vero che i bavaresi hanno eliminato il PSG dalla Champions League e sono attesi da un quarto di finale contro il Manchester City. Ciò che viene contestato a Nagelsmann è stata l'incapacità di far crescere i talenti in rosa e di migliorare la squadra durante le sessioni di mercato

Troppo egocentrico

Altra cosa che non è mai andata giù a Monaco: troppo egocentrico per i loro gusti. In effetti, una scelta non da Bayern, come quella di mollare Flick perchè affascinati da quel trentenne che si presentava al campo in skateboard e in panchina cambiava look ad ogni partita. Ha sorpreso, inoltre, il fatto che in questi giorni fosse in montagna a sciare al posto di essere in campo in un momento difficile per i bavaresi. Secondo la società, Nagelsmann ha mandato un segnale sbagliato.

Tuchel, un esordio di fuoco

Ora la palla passa a Tuchel, che, come Flick nel 2019, arriva prima del Klassiker esordendo contro il suo ex Dortmund e che il Bayern lo aveva rifiutato già un paio di volte. Chissà cosa ne pensa Guardiola: al posto del biondino un filo confuso ora ai quarti si troverà quel tizio alto che lo aveva battuto nell'unica finale di Champions giocata con il City...

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