Il campionato più pazzo d'Europa: in Belgio le regole sono da... NBA!

Preparate carta e penna altrimenti rischiate di impazzire. Servono schemi, non calcistici, e appunti per comprendere al meglio il cervellotico sistema sviluppato negli anni dal campionato belga. Partiamo dalla sfida che mette di fronte Anversa e Charleroi che viene definito “test match”, in puro stile rugbistico. In realtà potremmo ridefinirlo ‘gara dello scippo’ o ‘ratto dell’Europa’. Come si arriva a questo Barrage? Partiamo dal sistema della Pro League: alla fine della stagione regolare le prime 6 della classifica giocano la poule scudetto che decreterà vincitrice del campionato e piazzamenti europei. Le squadre dalla settima classificata alla quattordicesima rientrano in un altro gruppo anche qui con girone all’italiana. Sì ma a cosa serve? A eleggere una vincitrice che andrà al test match contro la quarta della poule scudetto: quest’anno però si scende alla quinta dato che il Club Brugge ha vinto la Coppa ma è finito in un piazzamento Champions. La ‘genialata’ della post season belga, in questo caso, propone la possibilità a una squadra della zona centrale della classifica di conquistarsi l’accesso alla Conference League. Insomma, arrivare quarti a fine playoff non garantisce la partecipazione a un trofeo continentale che può essere ‘sottratto’ da qualcuno che, come nel caso dello Charleroi, ha chiuso al decimo posto la stagione regolare. Negli ultimi 15 anni il sistema belga ha regalato questa ma anche molte altre perle bizzarre. Se il test match vi sembra complicato, non sapete cosa vi aspetta. Le curiosità La stagione 2008-2009 fu l’ultima giocata in maniera normale: ci fu uno spareggio scudetto ma solo perché Standard Liegi e Anderlecht chiusero a pari punti . In zona retrocessione ci fu un playoff ma solo perché nell’annata successiva si sarebbe passati da 18 a 16 squadre. Dalla stagione successiva arrivarono i playoff e il test match mentre in zona retrocessione saltò un po’ il banco a causa dell’esclusione dell’Excelsior. Come funziona la post season in Belgio? Si prende la classifica finale e, come detto, le prime 6 vanno a giocarsi lo scudetto in un mini girone che però parte con i punti dimezzati rispetto a quelli conquistati nella stagione regolare. E chi ha un punteggio dispari? Si arrotonda per eccesso: quindi conviene avere punti dispari per avere mezzo punto di vantaggio! Vedremo che non è così ma una cosa alla volta. Il gruppo ‘di mezzo’ da 8 squadre viene diviso in due: nel raggruppamento A vanno le squadre classificate al settimo, nono, dodicesimo e quattordicesimo posto, le altre finiscono nel raggruppamento B. Le vincitrici dei due gironi si sfidano con gara di andata e ritorno. Chi passa va al test match per l’Europa contro la quarta del gruppo scudetto. Nella prima edizione il Genk scippò quel posto al Sint-Truiden che era arrivato al quarto posto. I dolori del giovane Witsel Arriviamo alla stagione 2010-2011 che durò 10 mesi e mezzo e che fu un caos pazzesco. Iniziamo dal test match che non si disputò visto che il Westerlo, vincitore dei mitici ‘playoff di mezzo’, da finalista di coppa nazionale aveva già garantito l’accesso all’Europa League così come il Club Brugge quarto classificato nei playoff per il titolo. A proposito di scudetto: ricordate il discorso dell’arrotondamento per eccesso? Da quel che accadde in quella stagione si capisce meglio il meccanismo. La stagione regolare si era chiusa con l’Anderlecht primo a 65 punti, Genk secondo a 64 e Standard Liegi sesto a 49. Dividiamo per due e otteniamo rispettivamente 33 arrotondato, 32 non arrotondato e 25 arrotondato. L’Anderlecht crollò, lo Standard di un giovane Axel Witsel vinse 8 gare su 9. Ultima giornata scontro tra Genk e Standard, entrambe prime a 50 punti. L’eroe di quel 17 maggio 2011 fu tale Kennedy Ugoala Nwanganga che entrò al 77’ su un calcio d’angolo a favore del Genk e che segnò 15 secondi più tardi! Era il gol dell’1-1 e il pareggio lasciava le due squadre pari a quota 51. Il sistema belga prevede come prima discriminante in caso di parità a fine stagione l’arrotondamento. Chi l’ha avuto, in questo caso lo Standard, lo ‘paga’ in peggio in caso di parità. Insomma è come se fosse stato tolto quel mezzo punto. Per questo motivo il Genk si è laureato campione. Guardiamo però anche alla zona retrocessione. La Federazione aveva introdotto la possibilità, anche per l’ultima classificata, di restare in Serie A. Come? Con una vera e propria ‘serie’ sulla falsa riga di quelle del basket. Ultima e penultima classificata giocano al meglio delle 5 partite ognuna delle quali mette in palio punti . Il vantaggio della penultima classificata è duplice: parte con 3 punti di vantaggio prima di gara 1 e avrà il fattore campo a favore. Chi perde va in Serie B ma chi vince non è ancora salvo. L’idea, complicatissima, prevede che chi vince lo scontro salvezza vada poi in un girone da 4 squadre con seconda, terza e quarta classificata della Serie B. La vincente, che nel 2010-2011 arrivò da un ulteriore spareggio, avrebbe partecipato alla Pro League dell’anno successivo. Ebbene per fare un esempio: l’Eupen vinse la serie stile NBA facendo retrocedere lo Charleroi ma poi arrivò ultima nel gironcino a 4 e quindi fu prima salvo e poi retrocesso. E non è l’unico esempio negli ultimi 15 anni. Il sistema poi cambiò ancora nel corso degli anni e si arrivò anche al ‘finto’ sogno europeo per una squadra di serie B. La stagione 2016-2017 prevedeva la retrocessione diretta per l’ultima classificata. Niente playout salvezza quindi. Le prime sei vanno al campionato per lo scudetto e le altre ai playoff europei…ma sono dispari! Come si fa? Alle 9 squadre di serie A si aggiungono tre squadre di Serie B ma non quella che ha ottenuto la promozione diretta. Evitiamo per comodità di raccontare il funzionamento del campionato di B. Come sempre le vincitrici dei due gironi vanno a sfidarsi per ottenere un posto nel celeberrimo test match. Raccontata così, si potrebbe pensare a un club di B che vince il girone, lo spareggio e il test match ma purtroppo la normativa prevedeva che nei playoff europei potessero partecipare solo i club di Serie A. Un finto sogno per i vari Roeselare, Lierse, Beerschot e compagnia che però non hanno mai scalato la classifica. Tra aumento e riduzione squadre, cambiamenti di format e Covid-19 siamo arrivati alla situazione attuale: 16 squadre, poule scudetto a sei, girone salvezza da 4 che prevede due retrocessioni dirette e uno spareggio contro la terza classificata di serie B e singolo girone di mezzo da sei squadre. Per chi potrà seguire Anversa-Charleroi…buon test match calcistico.

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Giorgio Sigon