Mourinho e il caso Adriano: ''Se lui vuole, tornerà''

Champions League
Contro l'Anorthosis il tecnico nerazzurro vuole vittoria e qualificazione
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Alla vigilia del match di Champions contro l'Anorthosis il tecnico dell'Inter ha commentato la mancata convocazione del brasiliano: ''Dipende da lui''. E per il match di martedì ha già le idee chiare: ''Obiettivo n°1? Vittoria e primo posto nel girone''

Un pareggio per proseguire senza problemi, una vittoria per essere già qualificati con due giornate d'anticipo. Non c'è dubbio per Josè Mourinho, che nella peggiore delle ipotesi ha comunque le spalle coperte. "Un pari con l'Anorthosis - ha detto il tecnico dell'Inter- andrebbe bene lo stesso perché poi resterebbero due partite da giocare: con una vittoria contro il Panathinaikos, in casa, chiuderemmo il discorso. Ma il nostro obiettivo è qualificarci e con tre punti subito sarebbe fatta. E poi finendo il girone al primo posto potremmo giocare il ritorno degli ottavi a San Siro".

Tutte teorie e supposizioni, però. Perche' se poi i ciprioti combinano uno scherzo ai nerazzurri... Tutti i calcoli fanno una brutta fine. "L'Anorthosis è una squadra ostica per tutti: ha giocato bene fin dai preliminari e anche all'interno del girone. E' una squadra molto ben organizzata, con una difesa forte. Già nella gara d'andata si è preparata molto bene e ha saputo metterci in difficoltà. Davanti ai suoi tifosi, l'Anorthosis ha sempre vinto, ha battuto avversari forti e quindi proverà a creare problemi anche a noi. Questo perché non rischiano niente, giocano in casa e non credo che cambieranno qualcosa. Non sarà facile affrontarli, ma noi siamo qui per vincere. La Champions è una competizione molto rischiosa, bisogna stare attenti a non commettere passi falsi e non complicarsi la vita, ma sappiamo cosa dobbiamo fare. Il nostro obiettivo e' il primo posto".

L'Italia non lo cambierà ma intanto la cosa che di lui aveva colpito favorevolmente nei primi giorni non è stata ripetuta. Ovvero, anticipare alla stampa la formazione. Anche per questo Mourinho ha una spiegazione. "Ho deciso di fare cosi' per non essere male interpretato: ho capito che qui si sarebbe potuto pensare che, dando la formazione, non mostravo rispetto per l'avversario". Solo un'anticipazione, dunque, sull'undici titolare che affrontera' l'Anorthosis. Ci sara' di sicuro ancora una volta Ibrahimovic, arrivato alla diciottesima partita consecutiva fra campionato e nazionale svedese. "Non riesco a capire per quale motivo tutti si preoccupano di Zlatan. Ibra è un giocatore che sta bene fisicamente e psicologicamente e che sta giocando splendidamente bene per la squadra. Sono sicuro che se un giorno dovessi metterlo in panchina tutti i critici sarebbero pronti a criticare la mia scelta. Io non scelgo in base e quello che dicono i critici e se un giocatore sta bene come Zlatan in questo periodo gioca anche perche' le casualita' di un infortunio sono pari a quelle di una persona che uscendo da questo stadio mette un piede sotto una macchina".

Chiaro, spiegazione convincente. E poi, chi altri mettere in attacco, considerati l'esilio di Adriano e la condizione non perfetta di Cruz? Sull'argentino, Mou spazza via i dubbi e sigla la pace dopo il "litigio", mai confermato, dopo la partita con il Genoa. "E' convocato, e' in gruppo e sara' in panchina perche' gioca Ibra. E' importante avere un centravanti in panchina. Julio ha tanti anni di calcio e sa giocare a calcio. E' una sicurezza per un allenatore avere uno con il suo potenziale". Sul brasiliano il discorso e' piu' ampio. "Spero ancora che ci sia la possibilita' per lui di fare qualcosa di importante per noi in Champions. Per domani sera lui non e' stato convocato. Ma ci sono altre due gare, e io penso che voglia esserci. E se lo vuole, ci sara'. Ancora incertezza, invece, sull'impiego di Cambiasso, che ha da poco recuperato da un risentimento muscolare. Difficile capire se sara' schierato oppure verra' risparmiato per la gara di campionato con l'Udinese.