Ranieri: "Nulla è perduto". Buffon: "Li abbiamo messi sotto"
Champions LeagueL'allenatore bianconero è fiducioso in vista della gara di ritorno: "Abbiamo giocato una buona partita, avrei preferito fossimo meno belli e più concreti, ma a Torino possiamo farcela". Il portiere: "A parte i primi 15 minuti abbiamo dominato il Chelsea"
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Soddisfatto a metà per avere visto una Juventus che "ha fatto bene fino in fondo", ma che è uscita battuta per 1-0 dal Chelsea a Stamford Bridge nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, Claudio Ranieri sottolinea che in fin dei conti "nulla è ancora perduto" e che la qualificazione si deciderà il 10 marzo all'Olimpico di Torino nella gara di ritorno. "Sarà in salita, ma non per questo ci arrendiamo: lotteremo fino alla fine", ha detto alla Rai l'allenatore bianconero. "Abbiamo fatto bene fino alla fine, e fino alla fine ci abbiamo creduto e sperato. Purtroppo avevamo preparato la partita con l'intenzione di evitare il loro assalto iniziale e non ci siamo riusciti. Volevamo attaccarli subito proprio per evitare di farci sorprendere, ma non è andata così". La rete della vittoria dei blues è infatti arrivata al 12' firmata da Didier Drogba. "L'avevano tenuto in naftalina per sei mesi...", ha amaramente sottolineato Ranieri.
E' un Buffon soddisfatto nonostante la sconfitta in casa del Chelsea, quello che lascia lo Stamford Bridge. "Di buono c'è la prestazione di 75 minuti ben giocati, con personalità, in cui abbiamo messo sotto il Chelsea - ha detto il portiere bianconero a Sky - ce la siamo giocata alla pari; di cattivo ci sono i primi 15 minuti, in cui, come era accaduto a Palermo, abbiamo subito la loro partenza. Quando giochi contro certi campioni è più facile subire gol". Ora Buffon guarda avanti: "Per il ritorno - dice - dobbiamo avere ottimismo e convinzione, ma non possiamo neanche gioire perchè, anche se il risultato è ribaltabile, la partita poteva finire in un'altra maniera, segnando dei gol. Abbiamo giocato contro una squadra che qualitativamente ha qualcosa in più di noi. Penso che come compattezza e a livello di ritmo, se siamo come stasera o meglio, potremo metterli sotto dal punto di vista fisico. E' chiaro - la conclusione - che bisognera' mettere sul tavolo le nostre qualità migliori".
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Soddisfatto a metà per avere visto una Juventus che "ha fatto bene fino in fondo", ma che è uscita battuta per 1-0 dal Chelsea a Stamford Bridge nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, Claudio Ranieri sottolinea che in fin dei conti "nulla è ancora perduto" e che la qualificazione si deciderà il 10 marzo all'Olimpico di Torino nella gara di ritorno. "Sarà in salita, ma non per questo ci arrendiamo: lotteremo fino alla fine", ha detto alla Rai l'allenatore bianconero. "Abbiamo fatto bene fino alla fine, e fino alla fine ci abbiamo creduto e sperato. Purtroppo avevamo preparato la partita con l'intenzione di evitare il loro assalto iniziale e non ci siamo riusciti. Volevamo attaccarli subito proprio per evitare di farci sorprendere, ma non è andata così". La rete della vittoria dei blues è infatti arrivata al 12' firmata da Didier Drogba. "L'avevano tenuto in naftalina per sei mesi...", ha amaramente sottolineato Ranieri.
E' un Buffon soddisfatto nonostante la sconfitta in casa del Chelsea, quello che lascia lo Stamford Bridge. "Di buono c'è la prestazione di 75 minuti ben giocati, con personalità, in cui abbiamo messo sotto il Chelsea - ha detto il portiere bianconero a Sky - ce la siamo giocata alla pari; di cattivo ci sono i primi 15 minuti, in cui, come era accaduto a Palermo, abbiamo subito la loro partenza. Quando giochi contro certi campioni è più facile subire gol". Ora Buffon guarda avanti: "Per il ritorno - dice - dobbiamo avere ottimismo e convinzione, ma non possiamo neanche gioire perchè, anche se il risultato è ribaltabile, la partita poteva finire in un'altra maniera, segnando dei gol. Abbiamo giocato contro una squadra che qualitativamente ha qualcosa in più di noi. Penso che come compattezza e a livello di ritmo, se siamo come stasera o meglio, potremo metterli sotto dal punto di vista fisico. E' chiaro - la conclusione - che bisognera' mettere sul tavolo le nostre qualità migliori".