Inter, Barça, Liverpool: notte da stelle cadenti. I GOL
Champions League
Dinamo Kiev e Rubin Kazan non sono le squadre dei nuovi fuoriclasse, il Lione che ha appena venduto Benzema non è diventato invincibile. E allora ecco una parata di favoriti ridotti a comprimari. GUARDA GRATIS TUTTI I GOL DELLA CHAMPIONS SU SKY.it
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Inter, Barcellona, Liverpool: più che una caduta di stelle siamo alla notte di San Lorenzo fuori stagione. Allora è tempo di esprimere desideri, di chiedere che qualcosa cambi. Questione di testa più che di gambe: non siamo davanti a una rivoluzione con le piccole che scalzano le grandi. Dinamo Kiev e Rubin Kazan non sono le squadre dei nuovi fuoriclasse, il Lione che ha appena venduto Benzema il giocatore più forte della sua generazione, non è diventato invincibile tutto d'un tratto.
Una parata di candidati al Pallone d'Oro ridotta all'impotenza da onesti comprimari e da stagionati primattori. Nessuno l'aveva previsto, nessuno soprattutto l'avrebbe potuto prevedere. Mikhalik, Karadeniz, Delgado: segnatevi questi nomi, sono stati i piccoli eroi di una serata che non dimenticheranno i tifosi di Inter, Barcellona e Liverpool.
A metà dei gironi di qualificazione rischiano la squadra campione in carica, quella con il maggior numero di presenze negli appuntamenti decisivi e l'eterna candidata alla stagione che deve annullare le distanze da un passato sempre più lontano. Il mal comune non produce mezzo gaudio, ma una generale depressione e una lezione a chi oggi scende in campo per negare una teoria e ristabilire consolidati valori.
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Inter, Barcellona, Liverpool: più che una caduta di stelle siamo alla notte di San Lorenzo fuori stagione. Allora è tempo di esprimere desideri, di chiedere che qualcosa cambi. Questione di testa più che di gambe: non siamo davanti a una rivoluzione con le piccole che scalzano le grandi. Dinamo Kiev e Rubin Kazan non sono le squadre dei nuovi fuoriclasse, il Lione che ha appena venduto Benzema il giocatore più forte della sua generazione, non è diventato invincibile tutto d'un tratto.
Una parata di candidati al Pallone d'Oro ridotta all'impotenza da onesti comprimari e da stagionati primattori. Nessuno l'aveva previsto, nessuno soprattutto l'avrebbe potuto prevedere. Mikhalik, Karadeniz, Delgado: segnatevi questi nomi, sono stati i piccoli eroi di una serata che non dimenticheranno i tifosi di Inter, Barcellona e Liverpool.
A metà dei gironi di qualificazione rischiano la squadra campione in carica, quella con il maggior numero di presenze negli appuntamenti decisivi e l'eterna candidata alla stagione che deve annullare le distanze da un passato sempre più lontano. Il mal comune non produce mezzo gaudio, ma una generale depressione e una lezione a chi oggi scende in campo per negare una teoria e ristabilire consolidati valori.
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