La punizione di SuperMario, un marchio di fabbrica

Champions League
Mario Balotelli sfugge a Murawski nel match vinto contro il Rubin a S.Siro
CALCIO: CHAMPIONS LEAGUE  INTER RUBIN KAZAN

Un comune denominatore lega Balotelli a Ibra, passando per Adriano: la sberla di destro al Rubin Kazan da 34metri, a 97 Km/h, viene da lontano. Chiamatelo nerazzurro style. IL VIDEO, LE FOTO E TUTTI I GOL DELLA CHAMPIONS DA SKY SPORT

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di Lia Capizzi

SuperMario in punizione su punizione. Con poca fantasia potrebbe diventare un ritornello o uno scioglilingua. Ma questa volta le punizioni di Mourinho non c'entrano. C'entra piuttosto un comune denominatore che lega Balotelli ad Ibra passando per Adriano.

Sì, Adriano: aveva la stessa età che ha Mario, 19anni, quando entrò nel mondo dei grandi sfondando una porta. Quella del Bernabeu, nell'amichevole contro il Real: 14agosto 2001, un siluro da 140km/h per non farsi dare più dello sconosciuto da nessuno. Adriano usa il sinistro, Balotelli il destro. Come Ibra. Un rapporto quasi da maestro-allievo tra i due, anche ora che sono distanti e che son pure diventati sfidanti.

Ti sembra quasi di vederlo Balotelli quando premeva rec-play-e ancora rec sulle punizioni dell'amico Zlatan. Un anno fa, contro il Palermo, viaggiava a125 Km all'ora il bolide scagliato contro il portiere Fontana. Qualche mese dopo, nel marzo del 2009, contro la Fiorentina questo destro dai 32metri con Frey, quasi spaventato, che istintivamente si accuccia per schivarlo per non essere colpito da un pallone a 109 km all'ora. Si sacrifica, invece, Showkovcki della Dinamo Kiev che pur di non darla vinta a Dinamite-Ibra ci mette la faccia.

Minuto 94 di Dinamo Kiev-Barcellona, lo svedese ci ha provato perchè forse qualcuno lo aveva avvisato che a 2145 Km di distanza, a SanSiro, Balotelli lo aveva sfidato. Due volte. Prima l''assist di tacco per il gol di Eto'o, poi la sberla di destro da 34metri, a 97 Km/h. Veloce come quando corre in auto. Chiamatelo nerazzurro style. Prima Adriano, poi Ibra ora Balotelli. Una Inter da punizione. Neanche fosse un marchio di fabbrica!

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