Inter verso il Triplete: la rivoluzione secondo Mourinho

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Striscione a S.Siro nella semifinale d'andata: mercoledì si replica a Barcellona. Stessa musica?
FC Inter vs FC Barcelona - UEFA Champions League 2009-2010 Semi finale andata - Stadio Giuseppe Meazza "San Siro" di Milano

Champions, campionato e Coppa Italia. In attesa del Barcellona, viaggio nella nuova mentalità dei nerazzurri. E' forte la voglia di farcela, ma anche la convinzione che a ogni piccola distrazione tutto può sfumare. I GOL DELLA CHAMPIONS DA SKY SPORT

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di Silvia Vallini

La rivoluzione continua. La comanda Mourinho, capo di una mentalità nuova, che non si manifesta soltanto in Champions League, ma si rivela nell'abilità strategica necessaria a gestire forze e tensione nervosa, verso il triplete che un anno fa riuscì proprio al Barcellona. Si avverte forte la voglia di farcela e la fiducia, accompagnata però dalla ferma convinzione che a ogni piccola distrazione il grande desiderio può sfumare.

Se arriva un successo in campionato, bene, perché serve ad aumentare la fiducia verso la Champions e viceversa. Se però si va incontro a una delusione, come nel caso del sorpasso della Roma a 3 giorni dalla semifinale di Coppa Italia, a 10 da Inter-Barcellona, è vietato fermarsi, altrimenti si rischia di passare dal tutto al niente, in un attimo. Consapevolezza comune, a squadra e società.

Ci si aspetterebbe di trovare almeno una traccia di soddisfazione nelle risposte del presidente Moratti poche ore dopo il primato riagguantato a 3 partite dalla fine. Ma se questa non si coglie, è perché è solo trattenuta, perché il giorno dopo è innanzi tutto il giorno che precede la partenza per Barcellona. Lo switch dev'essere veloce, un colpo di telecomando e il canale cambia. Questa è l'Europa e solo questa è davanti agli occhi, fin dal risveglio.

Altro che pazza Inter. Mai tanto freddamente razionale, invece. Anche di fronte a scatti di pazzia. Balotelli è utile? Lo sarebbe stato anche contro l'Atalanta. E se l'istinto detterebbe il suo nome sulla lista delle convocazioni, date anche le precarie condizioni di Pandev e Sneijder, la mente dice che deve essere valutato di ora in ora il rapporto tra il giovane e la squadra. Ogni minimo rischio di tensione deve essere evitato. E solo dopo il colloquio tra Moratti e Mourinho, la decisione verrà presa, insieme, perché insieme si fa la rivoluzione.

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