Ibra troppo solo, Dinho critica e si candida per il Real
Champions League
Sarebbe ciò che il brasiliano avrebbe confidato ad alcuni amici dopo la sconfitta del Milan contro la Juve. Con l'infortunio ormai alle spalle il fantasista vuole tornare titolare per dimostrare alla squadra e al tecnico di essere una pedina fondamentale
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di Alessandro Sugoni
Quello che Ronaldinho ha visto sabato sera dalla tribuna di San Siro non gli è proprio piaciuto. I due gol bianconeri certo, ma anche quell'Ibra, secondo lui, abbandonato al suo destino in mezzo ai difensori della Juve. Non gli è piaciuto almeno quanto ad Allegri, probabilmente, non faranno piacere le sue parole.
"Ibra è troppo solo, non si può giocare così": eccolo lo sfoghinho subito dopo la partita, in un locale della periferia di Milano davanti agli amici più fidati secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport. Due frasi che possono essere lette in due modi: come uno stimolo a tutti compagni, oppure una critica all'allenatore. "Non si può giocare così" in fondo è proprio quello che disse un mese e mezzo fa un altro leader, Totti, dopo la sconfitta in Champions della Roma con il Bayern. Lo fece davanti ad alcuni giornalisti e Ranieri non la prese bene. Chissà ora come reagirà Allegri. E chissà cosa ne penseranno Pato e Robinho, chiamati indirettamente in causa.
Intanto Dinho è pronto per tornare a fare compagnia a Ibra contro il Real. L'allegria con cui si è allenato a Milanello è la dimostrazione chiara che il problema fisico che lo ha tenuto fuori a Napoli e contro la Juve non c'è più. E forse allora quelle parole possono assumere anche un terzo significato: ed essere semplicemente il suo modo per dire, ora ci penso io.
Tra poco entrerà nel vivo la discussione del suo rinnovo di contratto, e nonostante le rassicurazioni di Berlusconi, il lieto fine sembra meno scontato di qualche tempo fa. Anche per questo, più che con le parole, Dinho vorrà dimostrare sul campo che tutto il Milan, e non solo Ibra, ha ancora un disperato bisogno di lui.
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di Alessandro Sugoni
Quello che Ronaldinho ha visto sabato sera dalla tribuna di San Siro non gli è proprio piaciuto. I due gol bianconeri certo, ma anche quell'Ibra, secondo lui, abbandonato al suo destino in mezzo ai difensori della Juve. Non gli è piaciuto almeno quanto ad Allegri, probabilmente, non faranno piacere le sue parole.
"Ibra è troppo solo, non si può giocare così": eccolo lo sfoghinho subito dopo la partita, in un locale della periferia di Milano davanti agli amici più fidati secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport. Due frasi che possono essere lette in due modi: come uno stimolo a tutti compagni, oppure una critica all'allenatore. "Non si può giocare così" in fondo è proprio quello che disse un mese e mezzo fa un altro leader, Totti, dopo la sconfitta in Champions della Roma con il Bayern. Lo fece davanti ad alcuni giornalisti e Ranieri non la prese bene. Chissà ora come reagirà Allegri. E chissà cosa ne penseranno Pato e Robinho, chiamati indirettamente in causa.
Intanto Dinho è pronto per tornare a fare compagnia a Ibra contro il Real. L'allegria con cui si è allenato a Milanello è la dimostrazione chiara che il problema fisico che lo ha tenuto fuori a Napoli e contro la Juve non c'è più. E forse allora quelle parole possono assumere anche un terzo significato: ed essere semplicemente il suo modo per dire, ora ci penso io.
Tra poco entrerà nel vivo la discussione del suo rinnovo di contratto, e nonostante le rassicurazioni di Berlusconi, il lieto fine sembra meno scontato di qualche tempo fa. Anche per questo, più che con le parole, Dinho vorrà dimostrare sul campo che tutto il Milan, e non solo Ibra, ha ancora un disperato bisogno di lui.
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