Le italiane provano la rimonta. Ma per le nostre squadre è un tabù

Nella foto d'archivio del settembre 1988 un momento dell'incontro di andata del primo turno di Coppa Uefa 1988-89, Roma-Norimberga

I tedeschi si imposero per 2-1 allo stadio Flaminio (l'Olimpico era indisponibile)

La Roma rimontò nell'incontro di ritorno, andando a vincere a Norimberga per 3-1 dopo i tempi supplementari

La rete della Roma all'Olimpico venne siglata da Stefano Desideri su rigore

Rimonte quasi impossibil, comunquei, per le italiane: ci è riuscito solo il 17 per cento. Sono stati finora 40 i precedenti di nostre squadre che sono dovute andare, nelle coppe europee, a cercare all'estero la qualificazione dopo aver perso in casa

E in sette di questi casi è riuscito il miracolo, una percentuale del 17,5%. Regina delle imprese è stata l'Inter, riuscita due volte, sempre in Uefa, contro i finlandesi del Turun Palloseura e contro il Lione

Una volta per ciascuna miracolo riuscito a Milan (3-4 e 4-1 sul Saarbrucken nella coppa Campioni 1955/56), Parma (0-1 e 2-0 dopo over-time nella supercoppa europea tutta italiana 1994 contro il Milan)...

... e Roma (1-2 e 3-1 dopo over-time sul Norimberga nella coppa Uefa 1988/89), Sampdoria (reciproco 1-0 esterno e qualificazione ai rigori sul Porto nella coppa Coppe 1994/95) ed Udinese (0-1 e 2-1 sul Bayer Leverkusen nella coppa Uefa 1999/00)

In particolare, in coppa Campioni-Champions League, l'unica impresa è stata quella del Milan su 8 precedenti, percentuale che in questo caso scende al 12,5%

Nella foto d'archivio del 22 novembre 1987 i giocatori finlandesi del Turun Palloseura, dopo aver vinto a San Siro, rispondono all'applauso dei tifosi interisti. Ma l'Inter si rifarà al ritorno