Ombre su Zagabria-Lione, l'Ajax chiede chiarezza all'Uefa

Champions League
Il difensore della Dinamo Vida dopo il quinto gol dei francesi strizza l'occhio a Gomis, attaccante del Lione. L'occhiolino ha destato sospetti
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Per il massimo organismo del calcio europeo non ci sono state "scommesse e movimenti irregolari" sulle partite. Nessuna anomalia neanche per l'Authority francese. Ad accrescere i sospetti l'occhiolino di Vida a Gomis. Ma gli olandesi non ci stanno

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Non ci sarà un'inchiesta dell'Uefa sul risultato di Dinamo Zagabria-Lione, dopo i
sospetti sul 7-1 che ha qualificato i francesi agli ottavi di Champions. Lo ha precisato in un comunicato la Uefa stessa, precisando che non sono stati individuati flussi anomali di giocate. L'Uefa ha un sistema automatico di rilevazione dei flussi di giocate, e "non ha registrato movimenti irregolari" sulle partite di ieri.

Ma l'Ajax chiede chiarezza - Rompendo gli indugi e l'iniziale riserbo, l'Ajax di Amsterdam ha chiesto ufficialmente all'Uefa di aprire un'inchiesta sull'andamento dell'incontro tra la Dinamo di Zagabria e l'Olympique di Lione. Il direttore tecnico dell'Ajax, Martin Sturkenboom ha scritto all'Uefa per chiedere una valutazione della partita. Pur ribadendo grande rispetto per l'organizzazione europea che organizza la Champions, Sturkenboom ha detto che "non far nulla non era possibile e che l'Ajax deve fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per esser certi che non è accaduto niente di irregolare".

Platini: "Le grandi non sono costrette a vincere" - "Rispetto quanto succede sul campo di gioco". Così il presidente dell'Uefa Michel Platini, a margine dell'Esecutivo della confederazione calcistica continentale a Venezia, su quanto accaduto ieri in Champions League. "I grandi nomi - ha aggiunto Platini - non sono costretti per forza a vincere". Poi sulla qualificazione di tre club italiani agli ottavi: "da ieri il calcio èrinato, il vostro problema più grave sono gli stadi".

Le verifiche dell'Authority francese - Non ci sono "particolari anomalie"
nella vittoria del Lione a Zagabria. Lo ha riferito l'Autorità garante per i giochi
on line (Arjel) che "ha effettuato verifiche sul mercato francese delle scommesse sportive". Il Lione, prima della posizione finale dell'Authority, aveva nel frattempo difeso con forza "l'incredibile exploit" a Zagabria contro la Dinamo. "Il club
approva totalmente l'azione dell'ARJEL, lanciata quando un risultato sportivo è considerato come atipico e deplora che i commenti su questo incredibile exploit non restino sul piano sportivo sia per l'Olympique Lyonnais sia per il calcio
francese", afferma la squadra di Lione in una nota. Sulla vicenda, anche l'autorità competente del Belgio sui giochi on-line ha detto di aver aperto delle "verifiche".

Gli indizi e i sospetti - Sei gol in mezz'ora e anche uno strano occhiolino di complicità: due indizi non fanno una prova, ma bastano per destare sospetti sulla goleada del Lione. Un risultato a dir poco rocambolesco, maturato nella ripresa dopo l'1-1 del primo tempo, che ha qualificato la squadra transalpina agli ottavi di finale della massima competizione continentale. Il Lione ha scavalcato in extremis l'Ajax, che aveva una differenza reti migliore di sei gol.

Le accuse della stampa spagnola - La stampa spagnola è stata la prima a gettare ombre sulla regolarità del match giocato al Maksimir Stadium pubblicando la foto di Vida, difensore della Dinamo, che dopo il quinto gol dei francesi strizza l'occhio a Gomis, attaccante del Lione, accompagnando il suo gesto con un pollice alzato prima di consegnare il pallone all'avversario per la ripresa del gioco. Il quotidiano spagnolo As ha parlato di "strana goleada" sottolineando poi che il Lione ha segnato tre gol nei primi sette minuti della ripresa, due addirittura in 10 secondi. La pesante sconfitta, tra l'altro, è costata il posto al tecnico della Dinamo, Kruno Jurcic. 

Il dirigente del Lione - Bernard Lacombe, dirigente del Lione, se l'è presa soprattutto con la stampa spagnola sostenendo che i dubbi sollevati siano una sorta di vendetta dopo il duro attacco di Yannick Noah agli atleti  spagnoli "caduti nella pentola della pozione magica di Asterix e  Obelix", un evidente riferimento al doping. "La stampa spagnola si è scatenata, vuole farci pagare le recenti dichiarazioni di Yannick  Noah", le parole di Lacombe.