Poker Juve, spazza via il Nordsjaelland per scordare l'Inter

Champions League
La Juventus ha battuto 4-0 il Nordsjaelland nella quarta giornata del Gruppo E di Champions League (Foto Getty)
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Dopo il ko in campionato, i bianconeri tornano a fare bottino pieno in casa. Contro i danesi il primo successo in Champions della stagione: Marchisio, Vidal e Giovinco segnano nei primi 37'. Sigillo di Quagliarella al 75'

JUVENTUS-NORDSJAELLAND 4-0
7' Marchisio, 23' Vidal, 37' Giovinco, 75' Quagliarella

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Una pronta, decisa e convincente reazione. Era quello che ci si attendeva dopo la sconfitta in campionato contro l'Inter e la Juventus, al cospetto del Nordsjaelland, non ha deluso le aspettative. Primo successo in questa Champions League per i bianconeri, che in Europa non facevano il pieno da dieci partite. Per l'operazione riscatto i danesi sono gli avversari ideali: senza grosse pretese, rassegnati all'eliminazione e forse già appagati dallo storico 1-1 dell'andata, gli uomini di Hjulmand oppongono poca, pochissima resistenza. Lorentzen e Mitiliga (il migliore dei suoi) gli unici a crederci, mentre una caterva di incertezze (soprattutto a destra) mettono in evidenza, da subito, le lacune della difesa ospite. Complice l'aggressività di una Juve che in 23 minuti riesce a spedire in gol prima Marchisio e poi Vidal. Ennesimo atto di forza di un centrocampo che macina infiniti chilometri sulle fasce, illumina il gioco con Pirlo (sai che novità...) e per vie centrali sa far male più dell'attacco affidato, nell'occasione, a Matri e Giovinco.

In un solo colpo, anzi in tre, poiché Giovinco (esame superato?) al 37' chiude la pratica, dallo Juventus Stadium spariscono i fantasmi di Milito e Palacio per far spazio a più concrete chance di qualificazione. Concrete ma non troppo, perché la vittoria in extremis del Chelsea con lo Shakhtar (3-2) non dà certezze e lascia la formazione di Conte al terzo posto nel Gruppo E. Ora servono almeno 4 punti per passare agli ottavi.

Cosa funziona.
La Juve ragiona in fase di possesso e sfrutta ogni centrimetro del campo, la Juve alza il ritmo e pressa con lucida rabbia quando l'avversario prova a mettere il naso al di là della mediana. Un atto di forza che riconsegna sicurezza e nuove certezze ai bianconeri. Isla. Pochi gettoni di presenza (secondo in Champions), ma condizioni fisiche in netto miglioramento. La prestazione contro il Nordsjaelland spiega che non è lontano dal tornare il giocatore ammirato ai tempi dell'Udinese. Giovinco. Quarta rete stagionale, prima in Europa, ma nessuna decisiva. E' questa la principale accusa mossa all'attaccante torinese. La Formica Atomica, però, stavolta ha dato qualcosa di più, allineandosi allo spirito battagliero del gruppo. Un buon motivo per dargli ancora credito. Quagliarella. Entra nella ripresa e gli bastano quindici minuti per segnare. Non serve aggiungere altro.

Cosa non funziona. In una gara del genere è un po' come andare a cercare il pelo nell'uovo, soprattutto perché il Nordsjaelland inquadra la porta di Buffon in una sola circostanza, per di più con un terzino. Difesa juventina, dunque, non giudicabile. Il problema riguarda Matri. L'attaccante ha bisogno di sbloccarsi per non sprofondare nell'apatia. Certo che, in una serata del genere, gli sarebbe stato utile non fallire al 65' il faccia a faccia con il portiere Hansen. Ma forse ci sarà anche un'altra occasione per il bel Matri già a Pescara, prossima tappa della Juve.