Nella 5.a giornata del Gruppo E i bianconeri travolgono i Blues (Quagliarella, Vidal e Giovinco) e si portano al secondo posto dietro lo Shakhtar (2-5 in Danimarca). Il 5 dicembre la Juve va in Ucraina, dove basterà un pari
JUVENTUS-CHELSEA 3-0
38' Quagliarella, 62' Vidal, 92' Giovinco
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Impresa della Juve contro i Campioni d'Europa. Impenetrabili in difesa e concreti davanti, i bianconeri hanno annichilito il Chelsea di Roberto Di Matteo riscrivendo le sorti del girone E.
"Al minuto 38' scatenate l'inferno". Sembra questo il segnale che Antonio Conte, usando la telepatia, trasmette ai suoi quando la Juve incontra il Chelsea. Il gol di Quagliarella a 7' dall'intervallo, allo Juventus Stadium, coincide con la rete di Vidal nella gara di andata, a Stamford Bridge. Con la differenza che in Inghilterra, il cileno accorciava le distanze perché Oscar aveva già battuto due volte Gigi Buffon.
Tra le mura amiche il discorso è diverso. Non solo perché il muro è eretto da Buffon e Bonucci, che dicono di no ogni volta che i Blues si fanno avanti; ma anche perché Fabio Quagliarella, rispetto all'incontro del 19 settembre è in campo dal primo minuto (a Londra subentrò alla mezzora della ripresa, risultando decisivo). Non cambia il nome dell'altro marcatore, perché il raddoppio - al 16' della ripresa - porta la firma di Arturo Vidal. Vucinic sbaglia il matchpoint a un quarto d'ora dalla fine ma ormai la gara è segnata. Unica nota stonata l'ammonizione di Marchisio nel finale: diffidato, salterà la gara contro lo Shakhtar. Nel recupero però è Giovinco ad arrotondare il risultato: 3-0 e via la maglia in un'esultanza sfrenata.
Un risultato storico per la Juve, che nei tre precedenti col Chelsea non aveva mai vinto: due pareggi (in entrambi i casi 2-2) e una sconfitta (1-0, Drogba), nel 2009 a Stamford Bridge.
C'è da dire che nemmeno la tradizione del Chelsea in Italia era incoraggiante: capace di vincere soltanto una volta (nel 2004, 0-4 alla Lazio), nelle altre otto occasioni aveva rimediato tre pareggi e 5 sconfitte. La sesta potrebbe costare cara a Di Matteo.
Il quadro del Gruppo E si completa il 5 dicembre con la Juve che va in Ucraina e il Chelsea che ospita i danesi del Nordsjaelland. La squadra di Lucescu, che si è portata a quota 10 punti, mantiene la vetta ad una sola distanza dai bianconeri (9 p). Gli inglesi inseguono a 7, ma a prescindere da quello che sarà l'esito della loro ultima gara del girone, un pareggio nello scontro al vertice che si gioca in Ucraina li estrometterebbe dalla corsa agli ottavi: il bilancio dei due incontri con la Juve condanna il Chelsea, che può solo sperare in una disfatta della Juve a Donetsk. Ma lo Shaktar manterrebbe il primato del girone anche con il pari...
38' Quagliarella, 62' Vidal, 92' Giovinco
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Impresa della Juve contro i Campioni d'Europa. Impenetrabili in difesa e concreti davanti, i bianconeri hanno annichilito il Chelsea di Roberto Di Matteo riscrivendo le sorti del girone E.
"Al minuto 38' scatenate l'inferno". Sembra questo il segnale che Antonio Conte, usando la telepatia, trasmette ai suoi quando la Juve incontra il Chelsea. Il gol di Quagliarella a 7' dall'intervallo, allo Juventus Stadium, coincide con la rete di Vidal nella gara di andata, a Stamford Bridge. Con la differenza che in Inghilterra, il cileno accorciava le distanze perché Oscar aveva già battuto due volte Gigi Buffon.
Tra le mura amiche il discorso è diverso. Non solo perché il muro è eretto da Buffon e Bonucci, che dicono di no ogni volta che i Blues si fanno avanti; ma anche perché Fabio Quagliarella, rispetto all'incontro del 19 settembre è in campo dal primo minuto (a Londra subentrò alla mezzora della ripresa, risultando decisivo). Non cambia il nome dell'altro marcatore, perché il raddoppio - al 16' della ripresa - porta la firma di Arturo Vidal. Vucinic sbaglia il matchpoint a un quarto d'ora dalla fine ma ormai la gara è segnata. Unica nota stonata l'ammonizione di Marchisio nel finale: diffidato, salterà la gara contro lo Shakhtar. Nel recupero però è Giovinco ad arrotondare il risultato: 3-0 e via la maglia in un'esultanza sfrenata.
Un risultato storico per la Juve, che nei tre precedenti col Chelsea non aveva mai vinto: due pareggi (in entrambi i casi 2-2) e una sconfitta (1-0, Drogba), nel 2009 a Stamford Bridge.
C'è da dire che nemmeno la tradizione del Chelsea in Italia era incoraggiante: capace di vincere soltanto una volta (nel 2004, 0-4 alla Lazio), nelle altre otto occasioni aveva rimediato tre pareggi e 5 sconfitte. La sesta potrebbe costare cara a Di Matteo.
Il quadro del Gruppo E si completa il 5 dicembre con la Juve che va in Ucraina e il Chelsea che ospita i danesi del Nordsjaelland. La squadra di Lucescu, che si è portata a quota 10 punti, mantiene la vetta ad una sola distanza dai bianconeri (9 p). Gli inglesi inseguono a 7, ma a prescindere da quello che sarà l'esito della loro ultima gara del girone, un pareggio nello scontro al vertice che si gioca in Ucraina li estrometterebbe dalla corsa agli ottavi: il bilancio dei due incontri con la Juve condanna il Chelsea, che può solo sperare in una disfatta della Juve a Donetsk. Ma lo Shaktar manterrebbe il primato del girone anche con il pari...