Altro che vacanza! Il calcio della Champions non si ferma
Champions LeagueOnorato il Bayern, il titolo è già in palio: in settimana si è svolto il primo turno di qualificazione, con la vittoria numero uno di un club sammarinese (comunque eliminato) nelle coppe. E ora entrano in gioco alcune vecchie nobili del pallone europeo
di Lorenzo Longhi
Qualcuno è già in ritiro, altri sono ancora in vacanza. Su tutto, impazza il calciomercato, sport estivo per eccellenza. Eppure, anche se in penombra, il pallone del grande calcio europeo ha già ripreso a rotolare e, sebbene il Bayern in Trentino non se ne sia reso conto, il suo titolo appena conquistato è già in palio. Già, perché la Champions League 2013-2014 è ufficialmente iniziata la scorsa settimana e, martedì sera, ha vissuto le prime qualificazioni e le conseguenti prime eliminazioni. E' la Champions... democratica, in cui a sfidarsi sono i trionfatori dei campionati che, nel ranking Uefa, si trovano più in basso. Atmosfera vintage: squadre poco conosciute e dai nomi improbabili, tutte prime classificate. Sì: al momento, a tutti gli effetti, potremmo ancora chiamarla Coppa dei Campioni.
Così, al primo turno di qualificazione, si sono affrontate l'armena Shirak e il sammarinese Tre Penne, l'EB/Streymur campione delle Far Oer e gli andorrani del Lusitans. Sono passati armeni e isolani, ma l'attimo da ricordare si è vissuto a Serravalle, dove lo Shirak ha passato il turno - guadagnandosi la sfida con il Partizan Belgrado nel secondo round - ma, a festeggiare a fine gara, sono stati i giocatori del Tre Penne, capaci di vincere 1-0 e ottenere il primo successo assoluto di un club di San Marino nelle coppe europee. Che all'andata i Titani avessero perso 3-0 non aveva, martedì, grande importanza...
Settimana prossima sarà la volta del secondo turno, dove entreranno in gioco nomi dal passato altisonante. Come il già citato Partizan e tre squadre blasonate: Dinamo Tbilisi, Steaua Bucarest, Celtic; antiche nobiltà che fanno compagnia a illustri sconosciuti come Skënderbeu, Fola, Nõmme Kalju o il sempre immaginifico Sheriff. Perché anche la Champions (come l'Europa League: anch'essa in settimana applaude le prime qualificate) non va quasi mai in vacanza.
Qualcuno è già in ritiro, altri sono ancora in vacanza. Su tutto, impazza il calciomercato, sport estivo per eccellenza. Eppure, anche se in penombra, il pallone del grande calcio europeo ha già ripreso a rotolare e, sebbene il Bayern in Trentino non se ne sia reso conto, il suo titolo appena conquistato è già in palio. Già, perché la Champions League 2013-2014 è ufficialmente iniziata la scorsa settimana e, martedì sera, ha vissuto le prime qualificazioni e le conseguenti prime eliminazioni. E' la Champions... democratica, in cui a sfidarsi sono i trionfatori dei campionati che, nel ranking Uefa, si trovano più in basso. Atmosfera vintage: squadre poco conosciute e dai nomi improbabili, tutte prime classificate. Sì: al momento, a tutti gli effetti, potremmo ancora chiamarla Coppa dei Campioni.
Così, al primo turno di qualificazione, si sono affrontate l'armena Shirak e il sammarinese Tre Penne, l'EB/Streymur campione delle Far Oer e gli andorrani del Lusitans. Sono passati armeni e isolani, ma l'attimo da ricordare si è vissuto a Serravalle, dove lo Shirak ha passato il turno - guadagnandosi la sfida con il Partizan Belgrado nel secondo round - ma, a festeggiare a fine gara, sono stati i giocatori del Tre Penne, capaci di vincere 1-0 e ottenere il primo successo assoluto di un club di San Marino nelle coppe europee. Che all'andata i Titani avessero perso 3-0 non aveva, martedì, grande importanza...
Settimana prossima sarà la volta del secondo turno, dove entreranno in gioco nomi dal passato altisonante. Come il già citato Partizan e tre squadre blasonate: Dinamo Tbilisi, Steaua Bucarest, Celtic; antiche nobiltà che fanno compagnia a illustri sconosciuti come Skënderbeu, Fola, Nõmme Kalju o il sempre immaginifico Sheriff. Perché anche la Champions (come l'Europa League: anch'essa in settimana applaude le prime qualificate) non va quasi mai in vacanza.