Milan aggrappato al Balo. Ma è Matri l'ammazza-Celtic

Champions League
Il Milan si affida a Balotelli e Matri per battere il Celtic (Foto Getty)
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IL CASO. Rossoneri in emergenza per i numerosi infortuni. Allegri dovrà inventarsi una formazione competitiva. I tifosi guardano a SuperMario, cecchino infallibile. Ma è l'ex juventino ad aver segnato due gol alla difesa scozzese nella scorsa Champions

di Augusto De Bartolo

Rimane ancora negli occhi quella discesa di Kakà che al secondo minuto del primo tempo supplementare prende palla a centrocampo, si difende dall’attacco di Neil Lennon, entra in area e segna il gol con cui il Milan batte il Celtic e si qualifica ai quarti di finale della Champions League 2006-2007. Sono passati sei anni, è vero, è solo la prima partita del girone, ma i protagonisti di allora avrebbero potuto ritrovarsi in campo. O meglio, Neil Lennon in panchina e il brasiliano a guidare nuovamente i rossoneri. Ci sarà solo l’allenatore del Celtic: Kakà, infortunatosi all’adduttore, resterà a guardare.

Di necessità virtù
-  La necessità, di fare risultato contro il Celtic, dopo un avvio di campionato stentato e un preliminare di Champions superato con qualche brivido, è impellente. La virtù, intesa con disposizione d’animo volta al bene, è la qualità a cui dovrà ricorrere Allegri nel tentativo di non deprimere un ambiente preoccupato, sfiduciato per l’incredibile numero di calciatori in infermeria e tutti in una volta.

I cerotti - Leccarsi le ferite serve a poco fatto sta che molti degli uomini chiave del Milan resteranno fuori dalla contesa. Abate e De Sciglio pagano i traumi subiti in Nazionale, a centrocampo il faro Montolivo ha spento la luce contro il Torino, in attacco fuori Niang ed El Shaarawy, il problema rimediato da Kakà ha trasformato la tanto decantata abbondanza in striminzita sufficienza. A disposizione ci saranno solo Balotelli, Matri e Robinho.


SuperBalo - E proprio SuperMario resta l’ancora di salvezza gettata da Allegri per stabilizzare una nave che rischia davvero la deriva. Nel gioco deficitario messo finora in mostra dalla squadra, SuperMario resta l’unico in grado di fare la differenza, anche quando, talvolta, si estranea dal gioco. Cecchino infallibile dal dischetto (21 centri su altrettanti tentativi), un gol nel preliminare e già due in campionato, fa reparto da solo ed è in grado di spostare gli equilibri di una partita. Per questo Allegri chiederà a Balotelli uno sforzo supplementare, da vero leader della squadra.


L’asso nella manica – Con un Robinho apparso in difficoltà nella trasferta di Torino, Allegri potrebbe affidarsi al suo pupillo, Alessandro Matri. L’esordio, nonostante tutto, è stato positivo e la necessità di essere incisivi in avanti lo colloca in pole nelle scelte del tecnico. Andando oltre l’aspetto tecnico, Matri al Celtic ha già segnato due reti. Lo ha fatto nella scorsa stagione con la maglia della Juve negli ottavi di finale. Gol all’andata, al 3’, rete al ritorno, al 24’ contro una difesa che non è cambiata molto: ci saranno il portiere Forster, Lustig, Ambrose e Izaguirre, insomma non proprio un muro insuperabile.


Per questo, dunque, nella difficoltà del momento, in mezzo a molte ombre, di gioco e di preparazione fisica, resta qualche raggio di luce ad alimentare la speranza.