Psg-Chelsea, un anno dopo: "replay" garanzia di spettacolo
Champions LeagueQuesta sera al via gli ottavi di Champions. Le squadre di Blanc e Mourinho si ritrovano contro dopo la doppia sfida ai quarti di un anno fa. Allora ebbero la meglio i Blues, al termine di due gare da urlo. E i francesi ricordano ancora Demba Ba...
A Parigi aspettano questo momento dallo scorso 8 aprile: a 3’ dalla fine, il Psg era in semifinale di Champions League, traguardo “minimo” per chi, come Al-Khelaifi, ha investito barili di denaro in questa avventura sportiva, senza riuscire ancora a cogliere alcun successo al di fuori dei confini francesi.
A spezzare il sogno dello sceicco, la squadra di un altro super-ricco, il Chelsea di Abramovich, e nel modo più crudele di tutti. 3-1 a Parigi all’andata, con il gol di Pastore nel recupero a garantire un buon margine in vista del ritorno. A Stamford Bridge il copione sembra già scritto: la squadra di Mourinho, tradizionalmente più abile a colpire di rimessa che non a imporsi, costretta a cercare il gol e dunque a scoprirsi. Deliziosi spazi in cui Cavani, Lavezzi e Lucas non vedono l’ora di infilarsi, archiviando la questione una volta per tutte. Non Ibrahimovic, uscito all’andata per infortunio ma pronto a vestire i panni del leader anche dalla tribuna, assicurando: “I miei compagni ce la faranno anche senza di me”.
Il destino però pareggia i conti togliendo anche a Mourinho il suo più grande talento: al 18’ Hazard è già fuori per infortunio. Al suo posto entra Schurrle, che per Mou non è mai stato più di un buon rimpiazzo… Non passa neanche un quarto d’ora e il buon rimpiazzo fa 1-0. Non cambia comunque il copione: il Chelsea deve attaccare per fare il secondo, deve scoprirsi. Cavani, Lavezzi e Lucas pazientano, lo spazio si aprirà. Mourinho, però, sa pazientare più di loro. È il suo gioco preferito. Al minuto 66 fuori Lampard e dentro Demba Ba, un altro che non ha mai goduto di una grandissima stima da parte dello Special One. La ripresa è un condensato delle emozioni che solo la Champions sa regalare: il Chelsea assedia i francesi, prende due traverse in 2’, Cavani risponde mangiandosi un gol fatto, che avrebbe spento quel fuoco con cui i Blues caricano a testa bassa.
E si torna a quei famosi 3’ finali. Il Psg ha più di un piede e mezzo in semifinale; l’altra metà basta a Demba Ba per portarci il Chelsea. Sul diagonale di Azpilicueta, già poco pulito di suo, si avventa il senegalese sporcandolo ulteriormente, con un piattone che rimbalza scavalcando Sirigu. Estasi Blues, follia. Mou ripropone la sua pazza corsa dalla panchina fino al mucchio dei suoi. Ma c’è ancora tempo per saltare nuovamente sulla poltrona. Nell’ultimo minuto il Psg infila un corner dopo l’altro, con Sirigu ormai trasferitosi nell’area degli inglesi. L’occasione per ribaltare il verdetto ancora una volta capita sul piede di Marquinhos, che indovina l’angolino, ma il riflesso di Cech sul primo palo è prodigioso. Fischio finale: i riccioli di David Luiz si chinano in preghiera sull’erba di Stamford Bridge. In estate i milioni di Al-Khelaifi li hanno portati sotto la Torre Eiffel, mentre Mourinho ha scaricato Schurrle e Demba Ba. Scommettete che sarà ugualmente uno spettacolo?
A spezzare il sogno dello sceicco, la squadra di un altro super-ricco, il Chelsea di Abramovich, e nel modo più crudele di tutti. 3-1 a Parigi all’andata, con il gol di Pastore nel recupero a garantire un buon margine in vista del ritorno. A Stamford Bridge il copione sembra già scritto: la squadra di Mourinho, tradizionalmente più abile a colpire di rimessa che non a imporsi, costretta a cercare il gol e dunque a scoprirsi. Deliziosi spazi in cui Cavani, Lavezzi e Lucas non vedono l’ora di infilarsi, archiviando la questione una volta per tutte. Non Ibrahimovic, uscito all’andata per infortunio ma pronto a vestire i panni del leader anche dalla tribuna, assicurando: “I miei compagni ce la faranno anche senza di me”.
Il destino però pareggia i conti togliendo anche a Mourinho il suo più grande talento: al 18’ Hazard è già fuori per infortunio. Al suo posto entra Schurrle, che per Mou non è mai stato più di un buon rimpiazzo… Non passa neanche un quarto d’ora e il buon rimpiazzo fa 1-0. Non cambia comunque il copione: il Chelsea deve attaccare per fare il secondo, deve scoprirsi. Cavani, Lavezzi e Lucas pazientano, lo spazio si aprirà. Mourinho, però, sa pazientare più di loro. È il suo gioco preferito. Al minuto 66 fuori Lampard e dentro Demba Ba, un altro che non ha mai goduto di una grandissima stima da parte dello Special One. La ripresa è un condensato delle emozioni che solo la Champions sa regalare: il Chelsea assedia i francesi, prende due traverse in 2’, Cavani risponde mangiandosi un gol fatto, che avrebbe spento quel fuoco con cui i Blues caricano a testa bassa.
E si torna a quei famosi 3’ finali. Il Psg ha più di un piede e mezzo in semifinale; l’altra metà basta a Demba Ba per portarci il Chelsea. Sul diagonale di Azpilicueta, già poco pulito di suo, si avventa il senegalese sporcandolo ulteriormente, con un piattone che rimbalza scavalcando Sirigu. Estasi Blues, follia. Mou ripropone la sua pazza corsa dalla panchina fino al mucchio dei suoi. Ma c’è ancora tempo per saltare nuovamente sulla poltrona. Nell’ultimo minuto il Psg infila un corner dopo l’altro, con Sirigu ormai trasferitosi nell’area degli inglesi. L’occasione per ribaltare il verdetto ancora una volta capita sul piede di Marquinhos, che indovina l’angolino, ma il riflesso di Cech sul primo palo è prodigioso. Fischio finale: i riccioli di David Luiz si chinano in preghiera sull’erba di Stamford Bridge. In estate i milioni di Al-Khelaifi li hanno portati sotto la Torre Eiffel, mentre Mourinho ha scaricato Schurrle e Demba Ba. Scommettete che sarà ugualmente uno spettacolo?