ll designatore degli arbitri europei ha parlato in esclusiva dell'utilizzo della tecnologia VAR nelle Coppe, spiegando anche perché "non siamo ancora pronti". Sull’arbitro di Real-Juve, dice: “Non è inesperto”. Tutti i perché di Collina nello speciale in onda su Sky Sport24
UN ANNO DI VAR, ERRORI EVITATI E NON: TOP E FLOP
Pierluigi Collina non si nasconde e anzi, ammette gli errori, troppi in questo ultimo anno. Parola di ex arbitro. Difende Oliver e spiega perché non sia così facile introdurre la VAR nelle Coppe. Lo fa in uno speciale firmato da Lorenzo Fontani in onda su Sky Sport24 anche sabato 2 giugno alle 10.15, 12.45 e 16.45.
Troppi errori nelle ultime Coppe, avevamo aspettative diverse”
Abbiamo chiuso con due Finali, di Europa League e di Champions, entrambe dirette molto bene. Estendendo la valutazione all’intera stagione, diciamo che è stata un po’ al di sotto delle nostre aspettative, che sicuramente erano più alte. Venivamo da alcune buone stagioni, da un Europeo 2016 in cui tutti quanti avevano definito l’arbitraggio di elevato livello. In una stagione gli errori sono fisiologici, ma è chiaro che quando il numero degli errori sale un po’ e diventa alto, significa che qualcosa non è andato per il verso giusto. Ed è quello che è successo. Utilizziamo strumenti e metodologie che sicuramente sono all’avanguardia nella preparazione degli arbitri, ma cercheremo di migliorare ancora: il lavoro è l’unica strada che conosco per ottenere dei risultati.
“VAR nelle Coppe, vi spiego perché non siamo ancora pronti”
Il presidente della UEFA ha sempre detto che per garantire la Champions League occorre iniziare ad utilizzare questa tecnologia nel momento in cui c’è la certezza sul suo funzionamento. Ci sono una serie di problematiche che non sono molto conosciute, e che non riguardano solo l’aspetto arbitrale, che vanno risolte prima e che necessitano del tempo. Ad esempio il primo riguarda la policy della UEFA nei confronti della scelta di un fornitore: esistono diverse aziende che forniscono questa tecnologia, ma la UEFA non può sceglierne una, deve fare una gara. E tutto questo richiede del tempo. Le competizioni che hanno usato la VAR fino ad oggi avevano solamente un broadcaster, così come la FIFA. Invece la Champions League viene giocata in 18-20 paesi diversi con altrettanti broadcaster diversi, quindi occorre avere un accordo con ognuno di loro. Oltretutto c’è una problematica legata agli arbitri, perché una cosa è prepararli per una competizione nazionale, un’altra è fare come la FIFA che ha avuto tempo a disposizione, dall’autunno del 2016, per preparare gli arbitri per la Coppa del Mondo. Un’altra cosa ancora è preparare arbitri che hanno diverse provenienze, background e abitudini.
Collina e Real-Juve: “Accetto le critiche se non superano il limite. Oliver non è inesperto”
Chi ha capito come funziona la VAR ha chiaro che sul rigore di Real-Juve non si sarebbe potuta usare. Le critiche? Non fanno mai piacere, ma vanno accettate, l’importante è che non siano personali e che abbiano un limite. Oliver inesperto? Le scelte si basano su fatti, che dicono che questo arbitro prima aveva diretto 199 partite in Premier League, partite come City-United, Manchester City-Manchester United, Chelsea-Arsenal, per cui non credo si possa definire un arbitro con questo tipo di background, inesperto. Sicuramente in queste ultime stagioni abbiamo perso un certo numero di arbitri in termini di numero di partite dirette come Clattenburg, Rizzoli, Velasco; altri li perderemo nelle prossime stagioni per una questione di età. Dobbiamo lavorare per preparare arbitri nuovi, magari meno conosciuti, ma che secondo noi hanno la qualità per fare certe partite.