Gianluca Vialli e la malattia: "Tumore? Sto bene, dovrete sopportarmi ancora a lungo"

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All'ex attaccante di Samp e Juventus è stato consegnato il premio Giacinto Facchetti. Vialli ha parlato della possibilità dei bianconeri di qualificarsi dopo il ko con l'Atletico: "Lo scorso anno hanno segnato tre gol al Bernabeu, ce la possono fare, qualificazione al 50%". Ma prima una battuta sulla sua malattia: "E' stata dura, ma sto bene. Dovrete sopportarmi ancora a lungo"

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Un periodo durissimo da superare e tanta voglia di parlare di calcio. Gianluca Vialli riceve il premio Giacinto Facchetti il "Bello del Calcio" nel Candido Cannavò Day a dieci anni dalla scomparsa dello storico direttore della Gazzetta dello Sport. Non ci poteva essere occasione migliore per tornare a parlare di calcio, del presente e del futuro, con gli occhi puntati sulla Juventus ovviamente, ma anche su quello che è stato il suo ultimo periodo, certamente non facile a causa della malattia che ha dovuto combattere. E' lui stesso a raccontarlo, con ironia e un gran sorriso, mentre riceve il premio: "A proposito del cancro voglio dire che sto bene, esordisce. Non e' stato facile ma questo periodo mi ha insegnato molto. Mi sto preparando anche meglio di quando giocavo a calcio, quindi credo che dovrete sopportarmi ancora a lungo". "Accetto con umilta' e orgoglio questo premio. Pensavo di non meritarlo - racconta ironico - poi ho visto che lo hanno dato anche a Zola e allora... So come e' andata la scelta, siete stati li' con i foglietti a decidere e avete detto: 'Diamolo a Vialli quest'anno perche' magari l'anno prossimo sara' troppo tardi"'.

La Juventus e la missione Atletico

"Credo che sia una partita difficile ma aperta - ha continuato l'ex attaccante della Juve rispondendo alle domande sulla possibilità dei bianconeri di ribaltare il 2-0 subito al Wanda Metropolitano - Lo scorso anno la Juve ha fatto tre gol al Bernabeu rischiando di qualificarsi dopo la gara d'andata ed era molto più complicato. Sarà certamente dura ma due gol, secondo me, la Juve li può fare e nel caso dovrà gestire al meglio i supplementari e gli eventuali calci di rigore. E' molto importante che l'ambiente si ricompatti, che ci sia ottimismo, che la squadra si prepari bene, che Allegri faccia le scelte giuste e magari che l'Atletico sia in giornata un pochino storta. La Juve ha il potenziale per ribaltarla, in questo momento la qualificazione è al 50% tra le due squadre".

"Io presidente della Samp? Sembra di leggere la trama di un film"

Vialli ha parlato anche delle voci sul suo futuro. C'è chi lo accosta addirittura alla carica di presidente della Sampdoria supportato da un fondo americano: "Si leggono tante cose e qualche volta mi sembra di leggere la trama di un film e scopro tante cose che non so nemmeno io (ride ndr) - ha spiegato - Cose che sono successe o succederanno. Ma credo che sia parte del lavoro che i giornalisti fanno e in questo senso non mi disturba, credo che la Samp e il presidente Ferrero stiano facendo un gran lavoro e che se un giorno, come, quando o a chi vorrà vendere lo deciderà lui in tutta serenità perché io ho le mie cose a cui pensare. Nulla di vero? Non rispondo perché qualsiasi cosa dico può essere utilizzata contro di me (sorride ancora ndr) ma dico solo che leggo tante cose e mi diverto".

Il possibile ritorno in Nazionale da dirigente

E' concreta, invece, la possibilità di un ritorno in Nazionale con un ruolo da dirigente: "E' una proposta che mi è stata fatta e di cui sono molto grato al presidente Gravina, è un onore che abbia pensato a me per un ruolo comunque importante che mi permetterebbe di ricominciare quella storia con la Nazionale che si è interrotta troppo presto, probabilmente per colpa mia, è un ruolo importante e ci sto riflettendo perché devo essere consapevole di poterlo fare bene e mi permetterebbe ancora una volta di prendermi cura di Roberto (Mancini) dopo tutto quello che ho già fatto per lui quando giocavamo insieme".