Liverpool-Barcellona, Wijnaldum ci credeva: la foto su Instagram prima della doppietta

Champions League

Il Liverpool rimonta da 0-3 a 4-3 nel doppio confronto col Barça, vincendo 4-0 ad Anfield in una serata incredibile e memorabile che ha visto come protagonista Wijnaldum. Doppietta in due minuti per il numero 5 dei Reds, che prima della partita aveva un certo presentimento...

LIVERPOOL-BARCELLONA, IMPRESA REDS AD ANFIELD. KLOPP IN FINALE

IMPRESA LIVERPOOL, LA RASSEGNA STAMPA

Georginio Wijnaldum. L'eroe a sorpresa della semifinale di ritorno tra Liverpool e Barcellona è un 28enne olandese entrato in campo per il secondo tempo, per sostituire l'infortunato Robertson. Klopp si affida a lui per continuare a sperare in un'impresa impossibile agli occhi di tanti, quasi tutti... ma non ad Anfield. Sul risultato di 1-0 per i Reds (punteggio sbloccato da Origi al 7'), il 3-0 dell'andata da rimontare diventa una missione alla portata quando Wijnaldum, al 54', segna il 2-0. Ma il motivo per cui entra nella storia è un altro. Dopo solo 122 secondi dal gol, Wijnaldum segna ancora. Rimonta completata, Anfield impazzisce di gioia, i volti dei giocatori del Barça assumono le sembianze di coloro che di solito sono i loro avversari al Camp Nou. Quando segna il gol del momentaneo 3-0, Wijnaldum realizza una doppietta in Champions League al Barcellona - cosa che non si vedeva da Dybala nell'aprile 2017 - e lo fa con i suoi unici due tiri in porta, fino a quel momento. Non doveva partire titolare e lo sapeva, ma Georginio ci credeva. Nel primo pomeriggio, infatti, sul profilo Instagram di Wijnaldum (1,9 milioni di followers, destinati a crescere esponenzialmente dopo stasera) sono spuntate una foto e una "story". Il messaggio era unico: "Mai mollare!" con allegato invito ad Anfield a scatenare l'inferno. 

La foto pubblicata su Instagram da Wijnaldum a poche ore dalla sfida col Barça. Il suo messaggio è: "Noi non molliamo mai!", con l'invito ad Anfield a scatenarsi...

Ci credeva anche Salah

Dall'appello social di Wijnaldum, che suona la carica su Instagram, alla t-shirt "parlante" di Momo Salah. Il grande assente della serata (era presente sugli spalti, ovviamente) ha sfoggiato una maglietta con la scritta "Never give up", mai mollare. Un motto che trova in Anfield la sua essenza più pura. 

Chi è Wijnaldum

Georginio Gregion Emile Wijnaldum, questo il suo nome completo, è un Nazionale olandese classe '90 (è nato l'11 novembre di 28 anni fa). Di origini del Suriname, come Clarence Seedorf che è il suo idolo di infanzia, Wijnaldum nasce a Rotterdam e si forma come calciatore nelle giovanili dello Sparta Rotterdam, squadra in cui peraltro oggi gioca il fratello Giliano (difensore classe 1992).

Terminata l'esperienza allo Sparta Rotterdam, che lo impegna dal 1997 al 2004, Wijnaldum passa al Feyenoord, diventando - a 16 anni e 148 giorni - il più giovane calciatore a debuttare col club più prestigioso di Rotterdam. È un ragazzo prodigio e il suo allenatore, Erwin Koeman (fratello di Ronald) se ne accorge. Sotto la gestione di Bert van Marwijk invece fa fatica a trovare spazio ed è con Gertjan Verbeek che trova un posto da titolare, segnando anche la sua prima rete in Coppa Uefa nell'edizione 2007-2008. Con la maglia del Feyenoord, nel 2011, fa anche un gran regalo di Pasqua all'Ajax, segnando una doppietta contro il PSV, consentendo ai Lancieri di sorpassare la squadra di Eindhoven in classifica. Ma il Psv non è rancoroso, anzi, decide di assicurarselo. Ecco quindi che nel luglio 2011 Wijnaldum lascia il Feyenoord per passare al PSV, trasferimento da 5 milioni di euro. Con la maglia numero 10 del PSV segna il suo primo gol ufficiale nella vittoria per 3-0 contro l'ADO Den Haag. Fa gol in Eredivisie, in Europa League, in Coppa d'Olanda (trofeo che vince nel 2012). Nel PSV arriva a 100 presenze e indossa la fascia di capitano, ma il 2013 per lui è un anno sfortunato dal punto di vista degli infortuni. Nel 2014-2015 torna un punto di forza della formazione di Cocu e vince il campionato olandese.

Nel 2015 passa al Newcastle. Il club inglese lo acquista per 14,7 milioni di sterline, circa 20 milioni di euro: per i Magpies si tratta del terzo acquisto più costoso nella storia dopo due leggende come Michael Owen e Alan Shearer. Alla sua prima stagione riesce nell'impresa di realizzare un poker nella vittoria per 6-2 contro il Norwich City.

Il 22 luglio 2016 viene acquistato, alla cifra di 30 milioni di euro, dal Liverpool, firmando un contratto quinquennale. Scegliendo la maglia numero 5 e si presenta alla grande vincendo in trasferta 4-3 contro l'Arsenal. Il suo primo gol in Red arriva il 6 novembre 2016 nel 6-1 rifilato al Watford ad Anfield. Ma il punto più alto lo raggiunge in data 7 maggio 2019, quando una sua doppietta nel giro di 122 secondi stende il Barcellona di Messi. Il Liverpool è in finale di Champions League, che il 1° giugno giocherà potendo contare anche su Salah e Firmino (indisponibili contro i blaugrana), ma con un Wijnaldum in più.

Non solo Wijnaldum: i Reds nella storia

Origi e Wijnaldum sono i primi due giocatori che hanno segnato una doppietta al Barcellona nel corso dello stesso incontro di Champions League. L'impresa di Anfield assume un carattere epico ma anche storico, se si pensa che per la seconda edizione consecutiva il Barcellona è stato eliminato dopo aver vinto il match d'andata di una fase ad eliminazione diretta di Champions League con tre gol di scarto. Era dal Manchester United del 2008 e 2009 che una squadra inglese non raggiungeva la finale di Champions per due anni di fila. Un altro dato curioso riguarda Alisson, che per il secondo anno di fila ha eliminato il Barça con una rimonta clamorosa nel doppio scontro: con la maglia della Roma ribaltò il 4-1 del Camp Nou vincendo 3-0 all'Olimpico. In entrambi casi il portiere brasiliano è riuscito nell'impresa di non subire gol da Messi e compagni nella gara di ritorno. A proposito, dalla notte di Anfield si ha un altro verdetto: l'interruzione del filotto di finali di Champions che nell'ultimo lustro hanno visto sempre partecipare uno tra Messi e Ronaldo. Risale infatti al 2013, sfida tra Bayern e Borussia Dortmund (guidato proprio da Klopp!) l'ultima finale di Champions senza la Pulce blaugrana o CR7.