Champions ed Europa League, la decisione Uefa: "Qualificazione in base a merito sportivo"

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Il Comitato esecutivo della Uefa ha deciso che, qualora non fosse possibile terminare i campionati nazionali per via dell’emergenza coronavirus, saranno i meriti sportivi a determinare le squadre qualificate alle coppe europee della prossima stagione

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Se i campionati nazionali non dovessero concludersi, la qualificazione alle coppe europee del 2020-2021 avverrà per meriti sportivi ottenuti nella stagione in corso. È questa la decisione più importante del Comitato esecutivo della Uefa, riunitosi in videoconferenza per discutere sul futuro del calcio europeo. Saranno dunque validi i risultati ottenuti sul campo nel 2019-2020 fino al momento dello stop per coronavirus. Ma l’ente presieduto da Aleksander Ceferin "esorta le leghe a esplorare tutte le possibili soluzioni per concludere i campionati". Tradotto, la fine prematura delle competizioni è considerata solo l’ultima spiaggia. Ecco gli scenari proposti da Nyon alle 55 Federazioni, già anticipati nei giorni scorsi da Sky Sport.

  • Scenario 1: è quello che la Uefa definisce "ideale", cioè la conclusione dei campionati con i format originari
  • Scenario 2: se non dovessero esserci i tempi tecnici per concludere i campionati con il format originario, la Uefa consentirà alle Federazioni un format diverso. Per la Serie A sarebbero playoff e playout
  • Scenario 3: nel caso i campionati in alcuni Paesi non potessero proseguire per "volontà dei governi o insormontabili problemi economici che metterebbero a rischio la stabilità finanziaria della competizione o dei club”, allora sarebbero le federazioni a scegliere le squadre da qualificare alle coppe basandosi sui meriti sportivi del 2019-2020, con "principi obiettivi, trasparenti e non discriminatori"

La proposta sarà dunque fatta dalle federazioni, ma "la Uefa si riserva il diritto di rifiutare o valutare l’ammissione di qualsiasi club" se dovessero verificarsi tre condizioni:

  • Se le competizioni si concludessero per motivi differenti da quelli indicati (diktat governativo e problemi economici)
  • Se i club non venissero scelti secondo procedura obiettiva e trasparente, dunque non per merito sportivo
  • Se ci fosse una percezione di pubblica ingiustizia nella qualificazione di quel club

I possibili calendari

Nel comunicato diffuso al termine del Comitato esecutivo odierno, la Uefa ha lasciato aperte due strade per completare la stagione nel caso ci fossero le condizioni sanitarie per riprendere: giocare Champions League ed Europa League in contemporanea con i tornei nazionali o dedicare il mese di agosto alle coppe europee al termine dei campionati. Quest’ultima resta la soluzione più probabile.