Eurogol: omaggio di Sky alla trasmissione di Rai Due condotta da Gianfranco de Laurentiis
VIDEOIl ritorno su Sky Sport delle notti di Champions ed Europa League è stata l'occasione per un omaggio alla trasmissione leggendaria di Rai Due e al suo conduttore, Gianfranco de Laurentiis
Rapido capovolgimento di fronte, palla che arriva all’ala che da fuori area beffa il portiere fuori dai pali. Oppure: difesa piazzata, possesso palla della squadra che attacca, gran tiro da 30 metri, palla all’incrocio. Eurogol, insomma, parola che fa parte del gergo calcistico italiano.
Sì, solo italiano. Perché Eurogol è il titolo di una trasmissione sportiva nata il 15 settembre 1977 da un’idea di Gianfranco de Laurentiis e Giorgio Martino (a cui si deve l’idea del nome), che dalle 22.50 di quel giovedì sera condurranno fino al 1991 una trasmissione di culto per tutti gli appassionati di calcio estero.
Nel lungo mercoledì di coppe europee, che nei primi turni iniziava nel primo pomeriggio con una trasferta di un’italiana nell’Est Europa e terminava verso mezzanotte in Portogallo, l’indigestione di partite riguardava solo gli impegni delle squadre italiane. Per vedere le grandi squadre di Spagna, Inghilterra e Germania Occidentale, che raramente nei primi turni incrociavano i nostri club, bisognava attendere il giovedì sera. Sigla esotica, ma di un gruppo italiano ("Oui-bon d'accord" degli Albatros, del quale fa parte Toto Cutugno), un pallone-mongolfiera colorato che sale e poi i due conduttori in studio. Gianfranco de Laurentiis e Giorgio Martino riepilogavano i risultati del mercoledì, aggiornavano la classifica del Trofeo Bravo, assegnato in collaborazione col Guerin Sportivo al miglior giocatore Under 24 delle Coppe Europee, e poi davano il via alle immagini: prima gli impegni delle italiane, poi quelli di tutte le altre squadre arrivate dalle altre televisioni europee.
L’idea era semplice: sfruttare l’Eurovisione, organismo internazionale di coordinamento delle televisioni pubbliche europee, che ogni giovedì mattina inviava filmati calcistici provenienti da ogni parte d’Europa. Un’idea dal successo così grande da far entrare la parola “eurogol” nel gergo calcistico di un pubblico poco abituato ai gol da fuori area, così inusuali in Italia che le spettacolari reti subite ai Mondiali argentini del ’78 dagli olandesi Brandts e Haan e dai brasiliani Nelinho e Dirceu porteranno tante critiche a Dino Zoff, accusato di essere a fine carriera per non essere riuscito a deviare dei bolidi calciati dalla distanza. Giudizio affrettato.
L’omaggio di Sky Sport è dunque per una trasmissione leggendaria per gli appassionati. E per un conduttore, Gianfranco de Laurentiis, che con la sua misura e la sua classe ha caratterizzato tre decenni di televisione sportiva. I più lo ricordano alla guida di Domenica Sprint dal 1987 al 1996. Ma resta notevole anche Numero 10, nata nel 1984, dedicata ogni sabato alle 18 ai gol dei campionati europei, e con in studio un certo Michel Platini come ospite fisso. E poi Gol Flash: stesso schema di Eurogol (logo scritto con gli stessi caratteri e mongolfiera colorata che sale), ma dedicato al campionato italiano: de Laurentiis in studio la domenica commenta i gol della giornata appena conclusa, in maniera più sintetica rispetto al contemporaneo 90° minuto.
Non solo calcio: dal 1997 al 2004, con alcune pause, il volto di de Laurentiis è stato legato a Pole Position, programma che andava in onda prima e dopo ogni Gran Premio di Formula 1. E dal 1997 al 2003 ha lavorato per Rai International, dove insieme a Ilaria D’Amico ha condotto “La giostra del gol”.
Eppure il programma che più lo rappresenta è Eurogol. Ne è stato il volto dall’inizio alla fine, insieme a Giorgio Martino. Ed era un punto di riferimento, non solo per gli appassionati. Lo stesso de Laurentiis amava raccontare di quando Gigi Radice, che in quegli anni con il Torino le coppe europee le frequentava spesso, gli raccontò che si guardava proprio Eurogol per studiarsi le avversarie dei granata. Un precursore, in un’epoca senza internet e con poche immagini.