Napoli-Eintracht, Spalletti: "Servono cervello, cuore e un po' di 'culo' "

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Dopo la vittoria in campionato contro l’Atalanta torna in campo la squadra di Spalletti per il ritorno degli ottavi di finale di Champions contro l’Eintracht. Il tecnico non si fida del vantaggio ottenuto all’andata (0-2 a Francoforte) e avvisa: “La qualificazione è al 50%, naturalmente vogliamo vedere un atteggiamento da squadra affamata per fare il risultato visto che si tratta quasi di una finale”

NAPOLI-EINTRACHT: LE PROBABILI FORMAZIONI

Vigilia importante per il Napoli di Spalletti che, dopo aver battuto l’Atalanta in campionato, affronta i tedeschi dell’Eintracht Francoforte in Champions League per il ritorno degli ottavi finale. Gli azzurri partono dallo 0-2 ottenuto all’andata in Germania. 

Il mondo ha gli occhi su questo Napoli meraviglioso, qual è il segreto?

"Il segreto in questo caso è quello di Pulcinella. Per fare grandi squadre ci vogliono grandi calciatori e il Napoli è stato bravo in questo. Poi è chiaro che ci vogliono delle qualità oltre a queste, come umiltà, disponibilità, professionalità e volersi mettere a disposizione per aiutare il compagno e diventare un gruppo, non l’addizione di undici singoli calciatori. Se questo riempie i cuori di un pubblico come quello napoletano diventa tutto più facile perché loro ti riversano addosso tanto amore".

 

Sentite la responsabilità dell’evento storico di poter arrivare ai quarti?

"Siamo di fronte a una grande sfida perché può essere paragonata alla prima finale della stagione. Può determinare molto per la squadra e per il club: si andrebbe a far parte della storia di questo club. Non penso diventi una pressione per la squadra perché abbiamo già visto diverse volte che non ci siamo mai lasciati tirare dentro il vortice delle difficoltà, per cui sono tranquillo di quella che è la forza e la qualità dei miei calciatori. Naturalmente vogliamo vedere un atteggiamento da squadra affamata per fare il risultato visto che si tratta quasi di una finale". 

Questo gruppo può giocarsela con le grandi d’Europa alla pari?

"Per quello a cui mi ha abituato dal primo giorno in tutti gli allenamenti, so che la mia è una squadra che non abbassa lo sguardo. Ma c’è da fare dall’inizio le stesse cose, non possiamo addizionare numeri e non dobbiamo pensare a quello che è la Champions in generale: dobbiamo passare il turno domani sera. L’Eintracht è una squadra che ha passato il girone con squadre fortissime come Tottenham, Marsiglia e Sporting, e questa squadra l’anno scorso ha eliminato il Barcellona in Europa League vincendo a Barcellona. Totale rispetto per Glasner e la sua squadra: sarà durissima e difficilissima. Pensare ai turni successivi sarebbe da presuntuosi e non è il nostro modo di pensare".

 

Cosa ne pensa dei tifosi dell’Eintracht che non possono entrare allo stadio?

"È un provvedimento adottato in conseguenza a quello che è successo all’andata dove non è stato garantito il massimo dell’ordine pubblico per i nostri tifosi e dove si sono trovati di fronte a situazioni spiacevoli. Quando c’è qualcosa che riguarda l’ordine pubblico, cii sono professionisti che lavorano come la questura, l’osservatorio: io non posso dare valutazioni, ma so che se c’è il timore che possa succedere qualcosa bisogna intervenire e fidarsi di chi prende le decisioni adeguandosi. Questo non dipende dal nostro club".

Si possono fare calcoli sul risultato dell’andata? Meret sta bene?

"Per quanto riguarda la psicologia del calcio e dei calciatori, fare calcoli per me è sbagliato perché si rischia di modificare qualcosa e nel calcio è sottilissima la differenza che può determinare un modo di pensare o un episodio all’interno della partita. Abbiamo sempre fatto così, provando ad offrire un calcio bello da vedere ad un pubblico esigente che si intende di calcio come quello napoletano che ha visto giocare il più forte di tutto. Ingannare loro diventa difficile. Per quanto riguarda Meret…ho assegnato solo una maglia: quella del nostro pubblico. Loro giocano sicuramente dal primo minuto".

 

Che vi aspettate dall’Eintracht senza Muani e Lindstrom?

"Non sottovaluteremo l’Eintracht, sappiamo come lavora Glasner: l’anno scorso non c’era Kolo Muani ma hanno vinto lo stesso a Barcellona. Non c’è il rischio di sottovalutazione: siamo davanti a qualcosa che può fare la storia del Napoli, qui sono abituati a grandi storie e grandissimi personaggi. Noi abbiamo l’ambizione di diventare una grandissima storia e grandissimi personaggi per questa città. Sappiamo che la qualificazione è al 50%. Non ci si porta dentro l’altro risultato: c’è da rifare quella partita dell’andata e di vincerla". 

Cuore, cervello o tutti e due?

"Cuore, cervello e anche un po’ di 'culo' già che ci siamo…"

 

Qual è l’insidia principale visto il valore dell’avversario?

"È proprio il valore dell’avversario. A Francoforte abbiamo fatto una partita straordinaria e c’è da ripetere una partita straordinaria per battere un avversario così forte. Noi dobbiamo essere bravi a sapere che ci troveremo davanti una squadra degna di queste sfide".

 

Come ti aspetti l’Eintracht?

"Non so cosa proporranno, ma so che tenteranno di fare qualcosa di diverso rispetto all’andata perché quel risultato li obbligherà a fare qualcosa di differente visto che devono recuperare. Useranno una tattica di pressione maggiore, anche se la loro caratteristica è quella di essere bravi a ripartire e attaccare gli spazi. Noi dobbiamo essere così umili e normali da saper valutare e avere tutte le attenzioni possibili. Saremo pronti a fronteggiarli".

 

Come stanno Meret, Raspadori, Kim e Lozano?

"Raspadori eravamo entusiasti di poterlo portare in panchina ma gli esami ci dicono che sarebbe un rischio quindi ci prendiamo qualche altro giorno per farlo guarire per bene. Gli altri sono a disposizione e possono essere scelti per essere schiarati titolari. Sono tutti a completa disposizione, già oggi si sentiva la voglia di esserci". 

Il messaggio di Spalletti per i tifosi

Per smussare le tensioni della vigilia, con l'arrivo dei sostenitori tedeschi, Spalletti ha rivolto un pensiero ai tifosi del Napoli. "Voglio dire ai napoletani che l'unica sfida che potrà darci onore è quella sul campo, la partita giocata, a noi tutti deve interessare solo quella. Abbiamo bisogno che tutte l'energie dei nostri tifosi siano utilizzate per sostenere ed aiutare la squadra nel cercare di raggiungere una qualificazione che sarebbe storica per la società, per la città e per tutto il popolo partenopeo". 

Rrahmani: “Champions speciale, sappiamo le nostre responsabilità”

Poco prima di Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza il difensore Rrahmani che ha elogiato gli avversari: “Loro sono molto forti, l’abbiamo visto in Europa League lo scorso anno. Sono capaci di reagire bene dopo le sconfitte". Poi sulla sua crescita a livello calcistico: "Quando inizi a vincere le partite ti senti meglio, hai più fiducia e anche più fortuna…è tutto collegato. Il mio modo di giocare dipende dalle partite, cerchiamo di studiare i punti deboli degli avversari, il mister ci dà sempre un’idea di come difendere e poi come attaccare". Infine sul match contro i tedeschi: "Responsabilità? La sentiamo, ma la sentiamo tutto l’anno perché anche in campionato abbiamo possibilità di entrare nella storia così come in Champions. Sappiamo che è speciale per la società e speriamo di passare il turno".