Napoli-Milan, Pioli: "Gara di grande sacrificio, saliamo un gradino alla volta"
milanL'allenatore del Milan analizza l'1-1 del Maradona che vale il passaggio alle semifinali di Champions dopo 16 anni: "Io come Sacchi, Capello e Ancelotti? Loro sono dei miti, io non sono al loro livello". Sulla qualificazione: "Ottenuta con sacrificio, un'ulteriore crescita per noi, per il club e per i tifosi". Sulla gara: "Il Napoli ha giocato una grande partita, siamo stati più bassi per contenere Osimhen". Sulle semifinali: "Saliamo un gradino alla volta"
C'è grande felicità e soddisfazione nelle parole di Stefano Pioli che con l'1-1 del Maradona contro il Napoli ha portato il Milan in semifinale di Champions dopo 16 anni dall'ultima volta: "Quando vivi queste serate puoi essere la persona più felice del mondo o quella più delusa - dice - Per nostra fortuna è andata nel verso giusto e siamo contenti e soddisfatti". La semifinale di Champions è un ulteriore step di crescita per questa squadra: "Un gradino alla volta stiamo crescendo tanto, è una grande soddisfazione per noi che conosciamo il nostro percorso, per il club e soprattutto per i tifosi che ci hanno aiutato a superare i momenti difficili".
"Abbiamo difeso più bassi per contenere Osimhen"
Nello specifico della gara del Maradona: "Il Napoli ha giocato una grande partita - spiega ancora - Abbiamo scelto di difendere un po' più bassi e con sacrificio abbiamo provato a passare questo turno. Ero sicuro giocasse Politano con Osimhen, Theo preferisce giocatori un po' meno rapidi. Abbiamo tenuto i centrali un po' più bloccati ma era una scelta per rimanere in superiorità numerica con Osimhen, abbiamo concesso le corsie ma in area abbiamo difeso molto bene. In questo momento sappiamo che siamo forti dentro al campo, ma è anche vero che sugli esterni giochiamo con due offensivi che non hanno nella fase di non possesso il loro punto di forza. Nel primo tempo siamo andati benissimo, poi ci siamo un po' adagiati, abbiamo gestito poco. Raccolgo l'eredità di Sacchi, Capello e Ancelotti? Loro sono dei miti, io non sono giovane e non sono al loro livello. Proviamo a salire un piano alla volta".