Fiorentina-Maccabi Haifa, l'avversaria agli ottavi di Conference League
Li guida un allenatore giovanissimo, il più giovane ancora in corsa in Conference League, addirittura coetaneo di un suo giocatore. Tra i senatori un ex pupillo di mercato proprio della Fiorentina e Lior Refaelov, il Beckham d'Israele finito anche su Vogue (insieme a Beckham, quello vero). La guerra, l'impresa contro la Juve e un curioso record mondiale sulla bandierina del corner
- L'andata è in programma giovedì 7 marzo a Budapest alle 21 (in campo neutro)
- Ritorno il 14 marzo a Firenze alle 18.45
- Come si inserisce nel calendario: prima dell'andata la Fiorentina sfiderà il Torino, tra il doppio impegno europeo match con la Roma, post ritorno ci sarà l'Atalanta
- Quella tra Fiorentina e Maccabi sarà una partita inedita. Come nel playoff contro il Genk, il Maccabi giocherà in campo neutro la sua gara casalinga, alla Boszik Arena, l'impianto che prende il nome da uno dei calciatori che ha fatto la storia del gioco, József Bozsik. Era uno dei membri della famosa Aranycsapat, "la squadra d'oro", la fortissima Ungheria di Puskas che dal 1950 al 1954 non perse neanche una partita, salvo cadere nell'appuntamento più importante: la finale dei Mondiali del 1954. Posti: 9.500.
- Il Maccabi aveva già giocato le ultime due partite del girone in campo neutro: sempre in Ungheria ma alla Puskas Arena e a Cipro, nello stadio dell'Aek Larnaca, per ovvie ragioni legate al confltto bellico. Il campionato è ripreso (non in campo neutro) a fine novembre, dopo lo stop di inizio ottobre.
- Cioè uno dei giocatori più conosciuti, idolo dei tifosi, israeliano ma palestinese di origine. 14 gol e 12 assist nel 2022-23. Dopo un normale inizio di stagione non è più stato convocato da ottobre in poi. Il tutto dopo un post social della moglie in nome della pace all'inizio del conflitto. A gennaio è andato in prestito nel massimo campionato degli Emirati Arabi.
- Cresciuto nel settore giovanile del club, dieci anni in Belgio e poi il ritorno. Scatti glamour, una famiglia bellissima, look alla moda. La celebre Vogue lo aveva addirittura inserito nella classifica degli 11 calciatori "che sanno come indossare una fascia per capelli". Insieme, tanto per dire, a David Beckham.
- Uno degli esperti della squadra. Classe 1987, appena un anno più giovane del proprio allenatore. Punta centrale passato anche da Inghilterra (Brighton), Spagna (Mallorca e Almeria) e Australia. Nel 2012 sembrava vicino proprio alla Viola, ma senza concretizzare il trasferimento.
- Se contro la Fiorentina sarà sfida inedita, diversamente non si può dire delle altre italiane. Con tanto di impresa storica nell'ottobre del 2022, quando la squadra israeliana sconfisse 2-0 i bianconeri in casa con doppietta di Omer Atzili (oggi ex del club). Gli altri precedenti contro Parma (due ko del Maccabi nel 1993) e Livorno (un pari nel 2006 in Coppa Uefa).
- Il Maccabi per lunghi anni è sempre stato simbolo di integrazione. Giocano nel club un haitiano (il bomber Pierrot), un angolano (Show), Abdoulaye Seck dal Niger e poi: un russo, un francese, un tedesco, un croato, un americano e uno svedese. L'haitiano Pierrot è il miglior marcatore sella squadra con 17 gol in 35 partite.
- Si chiama Messay Dego, nato ad Addis Abeba in Etiopia, 38 anni, stessa classe di Refaelov (il Beckham israeliano). È il più giovane allenatore in corsa nella Conferenze League. In carica dal 2023, formatosi nelle giovanili del club come allenatore. Gioca spesso col 352, la difesa è la stella polare del proprio lavoro. In campionato è la squadra che ha subito meno reti, ma è seconda in classifica a -1 dal Maccabi Tel Aviv.
- Due giocatori del Maccabi vantano presenze in Serie A: sono Lorenco Simic (14 nella Spal) e Podgoreanu (5 nello Spezia), arrivato in Liguria nell'anno in cui Italiano era appena passato alla Fiorentina.
- Con tanti nomi poi regalati al calcio europeo. Avram Grant - l'uomo che sfiorò la Champions del 2008 col Chelsea - era l'allenatore. Tra le star Yossi Benayoun e Yakubu, due che avrebbero legato la propria storia al calcio della Premier. Due scudetti vinti, i primi dopo diversi anni di astinenza. L'ultimo titolo nel palmares è invece quello dello scorso anno, il terzo conquistato consecutivamente.
- Non è iscritto al Guinness, ma siamo sicuri che resterà a lungo imbattibile: era il gennaio del 2022 quando Mohammad Abu Fani tenne per due interi minuti la palla sulla bandierina del corner per congelare un 3-2 appena conquistato in rimonta contro il Maccabi Tel Aviv.