La Dinamo Zagabria e l'Europa stanno scoprendo il talento di Monsef Bakrar

Anche ai livelli più alti, anche con uno come Boban come presidente: in Croazia i talenti si creano, si trovano. Si plasmano. E se sei la Dinamo Zagabria non fai eccezione. La ricerca del talento è primaria. Anzi, Boban questo lo sa bene, visto che già quando era dirigente nel Milan aveva costruito, con Maldini, una squadra destinata a vincere lo scudetto. Ma questa è un’altra storia. Forse. Il filo è lungo e se parte dalle ormai antiche esperienze rossonere, si riallaccia a quell’altra casa di Zvone che è Zagabria. E a quella Dinamo di cui è tornato ufficialmente presidente dal 17 settembre 2025, pur essendo operativo già dall’inizio dell’estate. E anche qui è nato quell’imprinting di andare a cercare talenti in giro per il mondo. Letteralmente per il mondo. O uno come Monsef Bakrar, attaccante algerino classe 2001, che fino a pochi mesi fa giocava nel New York City, difficilmente si sarebbe pescato. Anzi, ri-pescato. Ma dell’origine di questo prefisso, parleremo poco più avanti. Ora restiamo concentrati sulle caratteristiche del giocatore. La particolarità? Una. O meglio, un numero. In 7 partite con la sua nuova maglia, e con appena 258 minuti a disposizione, ha segnato 5 gol tra tutte le competizioni: campionato, coppa nazionale ed Europa League. Un dato che ha di fatto già ripagato il solo milione di euro speso per acquistarlo dagli americani che lo hanno avuto a disposizione per due anni in Mls. Dove ha realizzato però soltanto 10 gol. Pochissimo, se si confronta con il rendimento incredibile di questo avvio di stagione che lo sta consacrando. Non è un caso che nell'ultima partita di campionato, giocata contro lo Slaven Koprivnica, abbia giocato titolare e, guarda un po’, di nuovo segnato. È stata la prima volta dal primo minuto in campionato: ha giocato esterno e non ha tradito. Storia di una crescita La sua storia, in generale, è fatta così: profilo basso e pedalare. Fin da quando ha cominciato a giocare in Algeria, nella ‘sua’ Setif. C’è il mare, a Setif, città della provincia nordorientale algerina. C’è anche una squadra, il Setif, dove da giovanissimo Bakrar ha cominciato a farsi notare, tanto da guadagnare le chiamate della Nazionale Under 20 algerina. E più che il suo club, a metterlo in mostra sul palcoscenico del calcio europeo è stata proprio la nazionale, grazie a un torneo giocato a Tolone nel 2022. Detta così, forse, non significa nulla, ma non si trattava di una competizione qualsiasi: il ‘Maurice Revello’ è famosissimo, e proprio fino al 2022 si è chiamato proprio ‘Torneo di Tolone’. Da giovanissimi, hanno partecipato anche Zidane, Beckham, Kaka, Adriano, Rui Costa, Cristiano Ronaldo e moltissimi altri, per intenderci. Bakrar non pensava di poter avere quel tipo di carriera, ma di essere interessante sì. O almeno lo sperava. A Tolone, si fa notare dall’Istra, che decide di acquistarlo subito. La Croazia entra nel suo destino. Gioca, e convince, per un solo anno , prima di essere ceduto per 2 milioni in America. È una buona stagione, per un giocatore appena ventenne e trapiantato in Europa: forse prematuramente sceglie di cambiare ancora, anziché costruire meglio quella capacità di segnare con regolarità che gli manca. Perché chi lo conosce bene, certifica che a livello di rapidità e potenza sia eccezionale: gioca per la squadra e ha una precisa caratteristica, quella di essere efficace negli inserimenti. Deve migliorare ancora nella fase realizzativa, cosa che proverà a fare ora a Zagabria. Dove meglio di così non poteva partire. È il giocatore con più reti segnate nella Croatia Cup e, certifica Opta, tra i giocatori che hanno segnato almeno una rete nella prima giornata di Europa League, solo Aleksandar Pesic del Ferencvaros vanta una media più bassa di minuti giocati e gol segnati: 6’ contro i 15’ dell’algerino, che ha realizzato la rete del definitivo 3-1 contro il Fenerbahçe. Che in Croazia sta rivivendo quella crescita forse stoppata in America. Ma d’altra parte è così: i protagonisti vanno scovati, il talento coltivato. Bakrar un inizio così non se l’aspettava, ma sta iniziando a scalare posizioni e a ritagliarsi uno spazio interessante. E forse, questo, Boban lo sapeva.

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Valentino Della Casa