Donnarumma dopo Italia-Inghilterra: “Ho messo tutto da parte e pensato alla Nazionale”

Europei

Dopo Italia-Inghilterra, incontro a Sky tra due numeri uno: del tennis, e dell’Italia campione d’Europa. Donnarumma ha parlato dei suoi ultimi 50 giorni: "Ho messo da parte le voci, con la testa soltanto a favore della squadra e del mister. E questa cosa ha premiato. Berrettini? È un fenomeno, vincerà tanto”. E il finalista dello Slam: “Che settimana. Ai rigori però stavo peggio dei miei genitori sulle tribune di Wimbledon”

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Un incontro tra due campioni che ci hanno fatto sognare. Il primo, Matteo Berrettini: finalista a Wimbledon, sconfitto soltanto dal marziano Djokovic. Il secondo, Gigio Donnarumma che ha parato due calci di rigore regalandoci il titolo di campioni d’Europa, 53 anni dopo. Il portiere azzurro: “Gli ho fatto i complimenti, abbiamo visto la sua partita. Ci dispiace tantissimo, ha il tempo dalla sua parte. Èun grandissimo campione, vincerà tanto. Ne sono sicuro”. I suoi 50 giorni, dall’addio al Milan in poi, sono stati difficili. Gigio li spiega così: “Interminabili. Ero tranquillissimo, i miei compagni mi sono stati vicini. Ho messo tutto da parte. La mia testa era a disposizione soltanto della squadra e del mister. Alla fine ha premiato. L’esperienza ha contato tanto, ma parlerò da domani”.

Berrettini: "Una giornata conclusa nel miglior modo possibile"

Il numero uno del tennis azzurro: "È stata una giornata impegnativa, bella però. Si è conclusa nel miglior modo possibile ai rigori, con questo signore protagonista (si rivolge a Gigio ndr). Gli ho fatto i complimenti, è un piacere vederli giocare. Dal vivo non mi era mai successo. Peccato per me, ma come ha detto Gigio speriamo che ci saranno altre occasioni”. E una Nazionale così, è stata una spinta per lui in questi giorni? “Eravamo in bolla, riunirsi per vedere le partite con gli altri ragazzi italiani e il mio team è stata qualcosa che ci ha unito. Ho usato loro per sentirmi meglio e spero che loro abbiano usato un po’ me". E aggiunge: "Mentre tiravano i rigori stavo peggio dei miei genitori sulle tribune di Wimbledon".