Linari: "Mio coming out? Reso pubblico un aspetto privato per sensibilizzare le persone"

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Linus è forte, mai banale e diretta. A #CasaSkySport l'azzurra ha parlato del passato (Mondiale) e del futuro. Perchè il presente si chiama Atletico Madrid. Cuore viola, ha spiegato anche il motivo che l'ha spinta a rendere pubblico un aspetto così privato. Un ottimo motivo

Elena da Madrid. La calciatrice è una delle poche a giocare all’estero, con l'abito "buono" della professionista. Il difensore centrale gioca infatti nell’Atletico Madrid, ma ovviamente è anche una pedina importante della Nazionale italiana. E proprio dall’azzurro si parte, dal ricordo –ancora dolce- del Mondiale francese. “Il ricordo più bello? Sicuramene è legato alla prima partita, quella contro l’Australia. Un’emozione incredibile vincere all’ultimo secondo“.

 

Il difensore centrale classe 1994 racconta poi l’esperienza spagnola intrapresa nel giugno del 2018. “Un’emozione straordinaria. E come può non esserlo quando ti ritrovi a giocare in una delle squadre più importanti al mondo? E’ sicuramente una grande responsabilità, ma è bellissimo. E allora mi godo questo sogno, sperando che duri ancora tanto tempo”.

 

Dopo una super stagione culminata con lo Scudetto, gli ultimi mesi di quest’anno sono invece passati tra alti e bassi. “E’ stato una stagione travagliata, abbiamo cambiato ben tre allenatori ed essere a 9 punti dal Barcellona ci stava un po’ penalizzando. E’ stata comunque una stagione positiva. Mi dispiace si sia chiusa così, ma al momento è meglio pensare alla salute”.

 

Uno stop forzato che Elena ha riempito con tante cose. Tra tutte lo studio. “Ho passato molto tempo a studiare, anche lo spagnolo. Ma noi fiorentini siamo bravi ed avvantaggiati: ci basta aggiungere una “s” in fondo a tutte le parole, alla Pieraccioni!”

 

Il futuro sembra lontano dall’Italia, mail cuore è sempre viola? “Onorata di indossare quella maglia e da tifosa poi ancora di più. Per il futuro, non saprei, al momento è ancora tutto da valutare. All’Atletico ho un contratto lungo e poi in Spagna sto davvero bene. Ovviamente mai dire mai”. Un sogno? “Sogno di poter crescere, avere la stessa fame e migliorarmi continuamente”.

 

Tra i sogni diventati realtà c’è sicuramente quello Mondiale. Affrontato con una grinta fuori dal comune. A partire dall’inno. Quello che Elena canta a squarciagola, come il suo idolo del rugby Parisse. “Per me Sergio è sempre stato un esempio sotto tutti i punti di vista. E proprio al recordman della palla ovale la calciatrice risponde sul lockdown e la difficoltà di restare a casa, senza potersi allenare. “La cosa più complicata di questa situazione per me è stato il dover calcolare bene il lavoro da svolgere e l’alimentazione: due cose fondamentali per tutti gli sportivi”.

Elena ha tanti soprannomi, da Talpina -affibbiatole dalla compagna Cecilia Salvai per via della sua miopia- fino al più “famoso” Linus. “Mi è stato dato anni fa dal vice allenatore di Cabrini. Non c’è un motivo particolare- spiega la Linari- ma mi è piaciuto molto da subito. Tanto che ormai mi chiama così anche mia mamma!”

 

Forte, simpatica e trasparente. Elena Linari ha anche parlato del suo coming out, deciso per un motivo ben preciso: “Quando ho scelto di parlarne, mi sono scoperta, ho reso pubblico un aspetto privato per sensibilizzare le persone. Non credo che il calcio significhi omosessualità o eterosessualità, ma semplicemente sport, è quello che mi ha permesso di conoscermi interiormente e di tirar fuori la mia forma d’essere con le altre persone“. Un gran bel messaggio.