Serie B, Carolina Morace: "Avevo lasciato Lazietta, torno in grande club"

Calcio femminile
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La neo allenatrice della Lazio Women torna dove aveva iniziato: “Ringrazio Lotito per avermi riportata a casa. Allenare con mia moglie affianco? Siamo due professioniste”

"Avevo lasciato una lazietta, torno in un club di dimensioni internazionali. Il presidente Lotito sul calcio femminile precorre i tempi, sta dando un segnale diverso dagli altri. Lo ringrazio per avermi fatta tornare, Lotito lo conosco poco ma quando si mette in testa qualcosa sappiamo tutti che arriva alla conclusione". Carolina Morace si presenta così al suo ritorno in biancoceleste nelle vesti di coach dopo 23 anni di assenza dalla Lazio, dove iniziò la sua carriera da allenatrice di calcio femminile. "Per me è un grandissimo onore, sui social mi hanno contattato tantissimi tifosi e ho visto grandissimo entusiasmo. Sono molto felice di iniziare questa nuova avventura", ha aggiunto Morace. Poi mette già la testa al campionato. "Ho solo cinque giorni per lavorare prima della prossima partita, non cambierò il modulo. La Lazio è una squadra forte. Voglio curare dei dettagli sulla fase offensiva e su quella difensiva: sono state incassate troppe reti per il valore della rosa attuale. Allenare con mia moglie affianco? Siamo due professioniste".

 

 "Carolina è rimasta sempre nei cuori di tutti i tifosi laziali - le parole di Claudio Lotito alla presentazione alla sala stampa dello stadio Olimpico di Roma - prima da giocatrice e poi da allenatrice. Penso che la Lazio con Carolina possa crescere in termini qualitativi, la squadra, la città di Roma e tutto il nostro sistema ne beneficerà. Il calcio femminile- spiega poi il presidente biancoceleste- è stato sempre considerato in secondo piano. Io e Carlo Tavecchio, ai tempi Presidente della FIGC, abbiamo ritenuto fosse necessario portare attenzione al calcio femminile. Una volta eravamo all’estero e ci chiesero a che punto fosse il nostro calcio femminile: quando siamo tornati ci siamo messi al lavoro. Io, nel mio, acquistai la Lazio Women. Obbligammo così le squadre di Serie A a costituire le rispettive formazioni femminili. Oggi i risultati sono importanti, perché tante squadre blasonate confermano la loro posizione anche nel calcio femminile".

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