Champions femminile, Juventus-Chelsea 1-2: alle biancomere non basta Bonansea

Calcio femminile
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La squadra di Montemurro perde la seconda gara del gruppo A contro la squadra inglese, che vola al comando del girone insieme al Wolfsburg. Bianconere al momento terze con 3 punti, conquistati nella gara d'esordio contro il Servette. L'Allianz Stadium applaude le proprie ragazze

JUVENTUS-CHELSEA 1-2

31' Cuthbert (C), 37' Bonansea (J), 69' Harder

 

Juventus (4-3-3): Peyraud-Magnin; Skovsen, Gama, Salvai (73' Lenzini), Boattin; Rosucci (81' Caruso), Pedersen (89' Zamanian), Cernoia; Bonansea (72' Bonfantini), Girelli (81' Staskova), Hurtig. All.: Montemurro.

 

Chelsea (3-4-3): Berger; Bright, Carter, Eriksson; Cuthbert (66' Fleming), Leupolz, So-yun (74' Ingle), Reiten; Kirby (83' Andersson), Kerr, Harder. All. Hayes.

 

Sconfitta casalinga per la Juventus, che nella seconda giornata del gruppo A di Women's Champions League non riesce a conquistare punti contro il Chelsea. All'Allianz Stadium le inglesi vincono e si mettono al comando del girone insieme al Wolfsburg, squadra con la quale avevano pareggiato nella prima giornata. Resta a tre punti invece la formazione bianconera, dopo la vittoria contro il Servette dello scorso 6 ottobre. 

La cronaca

La Juventus parte forte e al primo minuto di gioco ci prova con una conclusione di Barbara Bonansea, che però viene respinta dalla difesa inglese. Al 18' è ancora l'esterno offensivo bianconero a rendersi pericolosa con un colpo di testa che esce di poco al lato. Il Chelsea però inizia ad alzare il baricentro e al 31' trova il gol: grande azione personale di Cuthbert che, dopo aver ricevuto sull'out di desta, converge al centro eludendo la pressione della difesa avversaria e riesce a battere Peyraud-Magnin. Dopo appena cinque minuti, però, arriva il pareggio della Juventus: gran servizio dalla trequarti di Boattin, con Bonansea che sbuca sul secondo palo e batte al volo Berger. Nella ripresa la squadra di Montemurro ci prova, ma sono le inglesi a passare in vantaggio al 69': al termine di un'azione confusa, dopo un rimpallo il pallone arriva tra i piedi di Harder che dall'altezza del dischetto del rigore non fa fatica a battere il portiere avversario per il 2-1 finale.