Inghilterra-Austria 1-0: esordio vincente per le inglesi, decide un gol di Mead
EUROPEI DONNE
La nazionale della Wiegman parte con il piede giusto agli Europei femminili battendo nella gara d'esordio l'Austria. Gara di dominio delle inglesi che passano al 17' con Mead ma non riescono a chiudere la gara nonostante le numerose occasioni create. L'Inghilterra sale a quota 3 nel gruppo A, l'Austria resta a 0
INGHILTERRA-AUSTRIA 1-0
17' Mead
INGHILTERRA (4-2-3-1): Earps; Bronze, Bright, Williamson, Daly; Stanway, Walsh; Mead (63' Kelly), Kirby (63' Toone), Hemp; White (63' Russo). All. Wiegman
AUSTRIA (4-5-1): Zinsberger; Wienroither, Wenninger, Schnaderbeck (77' Georgieva), Hanshaw; Dunst, Zadrazil, Puntigam, Feiersinger (87' Hobinger), Naschenweng (60' Hickelsberger-Fuller); Billa. All. Fuhrmann
"Questa nazionale può scrivere qualcosa. Ogni storia è a sé, noi siamo qua per scrivere una storia nuova. Anche noi che c’eravamo in passato siamo persone diverse. Abbiamo maggiore consapevolezza ma anche più aspettative." Queste le parole di Martina Rosucci a Sky Sport a pochi giorni dall'esordio dell'Italia a Euro 2022. L'INTERVISTA
Italia inserita nel gruppo D con francia, Belgio e Islanda. Le Azzurre proseguono la loro preparazione in Inghilterra, a Blackburn, e ogni giorno si allenano al campo dell’Accrington Stanley Community Trust. Aurora Galli e Barbara Bonansea mettono la loro esperienza con la Nazionale - ma non solo - a disposizione delle compagne di squadra per arrivare al meglio alla partita inaugurale di domenica 10 luglio contro la Francia al New York Stadium di Rotherham. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU'
L'Austria. Semifinalista all’ultimo Europeo, la nazionale austriaca è probabilmente la più sottovalutata dell’Europeo in rapporto al potenziale, e l’emblema della sottovalutazione è Sarah Zadrazil, centrocampista e leader delle biancorosse, tra le migliori calciatrici europee per capacità di recuperare palloni e avviare rapidamente le transizioni d’attacco, solo di recente reclutata da un grande club (il Bayern Monaco), dopo molti anni passati fuori dai radar.
Se non ci sono nazionali dominanti, esistono però squadre che arrivano con più certezze di altre, potendo esibire percorsi recenti e più scelte. Da questo punto di vista nessuno più della squadra inglese arriva in fiducia, forse soltanto la Svezia.
In questo Europeo non esistono squadre nettamente favorite per la vittoria finale, semplicemente perché in una competizione con format a 16 squadre il cammino per arrivare in fondo non prevede per nessuna squadra avvicinamenti facili alla notte di Wembley.
Le novità tattiche dell'Inghilterra. Due sono le novità tattiche mostrate in questi mesi, perché Wiegman, come i grandi allenatori del calcio maschile, si riconosce subito per l’impronta trasmessa al gioco della sua squadra: Leah Williamson spostata dal suo ruolo tradizionale di centrale di difesa a centrocampista capace non solo di agire in fase di copertura, ma anche di inserirsi, di essere ovunque, da vera calciatrice totale. E ancora Alex Grenwood spostata da terzino sinistro a centrale, in coppia con Millie Bright.
Grosse aspettative sull'Inghilterra. L’era Wiegman, che un Europeo l’ha già vinto nel 2017 con la sua Olanda e che è stata chiamata sulla panchina inglese per raddrizzare un percorso in chiaroscuro nel post-Mondiali, è iniziata con dodici vittorie e due pareggi in quattordici partite, con ottantaquattro (!) gol fatti e solo tre subiti