Reggina, Castiglia costretto a sottoporsi ad intervento chirurgico

Serie C - Lega Pro
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Il capitano della Reggina dovrà sottoporsi ad un’operazione chirurgica dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro

La lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro subita durante la partita di Catania obbligherà Ivan Castiglia a sottoporsi ad intervento chirurgico, chiudendo anzitempo la sua stagione con la Reggina. E’ questa la decisione del giocatore e della società, che dovrà fare a meno dunque del proprio capitano in vista di questo importante rush finale in cui gli uomini di Maurizi si giocheranno la permanenza in serie C. "Avevo capito che si trattava di qualcosa di serio – le parole di Castiglia – ciò che mi pesa di più è rimanere fuori senza poter dare una mano ai miei compagni in questo delicato finale di campionato".

Squadra a riposo

Il pareggio ottenuto in trasferta contro il Siracusa è ormai archiviato, la Reggina è tornata in campo per cominciare a preparare la gara con il Lecce, nonostante manchi ancora più di una settimana. Tre giorni di lavoro prima della sosta di Pasqua, iniziata ieri fino a martedì. Tutti i giocatori a disposizione di Maurizi in vista del match con i salentini, escluso lo squalificato Pasqualoni, dunque c’è solo l’imbarazzo della scelta per l’allenatore amaranto che ha già cominciato a studiare la formazione da mandare in campo. Non mancheranno i ballottaggi, ma per sciogliere ogni dubbio Maurizi si prenderà tutto il tempo necessario per ridurre al minimo il margine di errore. L’allenatore amaranto ha già disposto il rompete le righe, con la squadra che si ritroverà martedì per riprendere il lavoro in vista della sfida con i salentini.

La situazione dopo la 33^ giornata

In tre si giocano la promozione diretta, poi dal quarto posto in giù è grande bagarre per le posizioni utili per i playoff. Con il pareggio di Lecce, il Siracusa si conferma quarta forza del campionato salendo a quota 48 punti. Staccato il Matera, che resta a quota 47 dopo la sconfitta di Trapani. Si ferma anche la corsa della Juve Stabia, ora a quota 46. Tante le squadre in lotta anche per la salvezza. L'ultima formazione che al momento si salverebbe direttamente senza playout è la Reggina, ferma a quota 33 punti. La prima in pericolo, al quartultimo posto, è invece la Fidelis Andria, a quota 32 punti dopo l'1-1 di Bisceglie. Staccata la Paganese, che fa un piccolo passettino grazie al pareggio nel derby tutto campano con la Casertana e sale a 29 punti. A quota 26, al penultimo posto, c'è il Racing Fondi con 26 punti. Spacciata l'Akragas, sempre più ultima con appena 10 punti e ormai destinata alla retrocessione in Serie D.

Parla Praticò

Sul momento della Reggina ha parlato il presidente Praticò: "Il Lecce arriverà a Reggio per fare la partita della vita, dunque la differenza la farà la voglia di ottenere il risultato. Lo scontro con Basile durante la partita contro la Casertana? Possono capitare situazioni di tensione, ma l’importante è superarle e crescere per il futuro. Ci sono partite in cui ci si gioca la vita, anzi molto spesso la carriera professionale e molto spesso nei campi succedono determinate situazioni di particolare tensione, anche in tornei internazionali, che ovviamente non vanno giustificate. Imprenditori interessati al club? Io valuto di solito elementi concreti, accertandomi sempre se ciò che mi viene detto corrisponda alla verità. In conclusione dico, a prova di riscontro pubblico, queste voci sono infondate. Poi se il sindaco ha avuto contatti con determinati soggetti per questi che riguardano anche la Reggina, questo è un altro paio di maniche, ma, ribadisco, con me non ha parlato nessuno. L’avventura alla guida della Reggina mi rende orgoglioso – ha proseguito Praticò – non avere la Reggina è come non avere la madre. Nonostante questo, ho visto dei comportamenti in città che mi hanno deluso, le critiche ci stanno ma basta che siano pulite e che non vadano sul piano personale. Noi abbiamo l'obbligo di fare qualcosa di positivo della città, di farle solo del bene. C’è bisogno di gente di buona volontà per poter crescere, non di chi la denigra e di chi non lavora per tutti, con l'impegno si può creare qualcosa di buono".