Un pallonetto tanto beffardo quanto straordinario. Grazie a una rete da 50 metri Francesco Lodi da avvio alla rimonta del Catania sul Trapani, gara chiusa sul 2-2 (dallo 0-2) ancora con un gol di Lodi su rigore. La rete segnata al Massimino ricorda un altro gol bellissimo realizzato da un rossazzurro doc, Mascara, in un Palermo-Catania 0-4
Una doppietta che lascia ancora in corsa il Catania per la qualificazione alla semifinale playoff di serie C (un eventuale successo varrebbe la promozione in B) e una perla che dimostra come Ciccio Lodi sia un calciatore di categoria superiore nonostante i suoi 35 anni. Grazie al suo ingresso in campo, la squadra di Sottil, sotto di due reti contro il Trapani, è riuscita a scuotersi e a ritrovare nuove energie per rimontare una gara che appariva segnata. Il via, alla rimonta, l'ha data appunto la straordinaria rete del "10" rossazzurro. Questa la dinamica: calcio di punizione per il Catania a metà campo, l'allenatore del Trapani Italiano ne approfitta per effettuare un cambio inserendo Evacuo. L'attaccante del Trapani fa appena in tempo ad arrivare nei pressi del pallone sistemato da Lodi che il fantasista del Catania vede Dini al limite dell'area di rigore: il tiro è immediato, una parabola alta e tesa che Dini prova in qualche modo a disinnescare, ma quando si accorge che il pallone è diretto in porta è già troppo tardi. Una rete che ricorda tanto quella di un altro indimenticato fantasista del Catania, ovvero Peppe Massara che segnò da centrocampo in un derby Palermo-Catania.
Lodi segna e il Catania si riversa in avanti a caccia del pareggio spinto dai 20mila del Massimino. A qualche minuto dal termine, viene assegnato un calcio di rigore ai rossazzurri. La responsabilità della battuta? Neanche a dirlo, se la prende il leader carismatico del Catania: palla sotto la traversa e 2-2 finale. Speranze di proseguire nella coda post season ancora intatte.
La carriera di Ciccio Lodi
Stando alle sue qualità e guardando la sua carriera si può ben dire che Ciccio Lodi avrebbe potuto fare di più. Dotato di un fisico possente e di movenze eleganti, con un piede sinistro da far invidia ai migliori giocatori italiani, lo "scugnizzo" napoletano è cresciuto nelle giovanili dell'Empoli squadra con cui ha esordito sia in serie B nel 2000 che in serie A, tre anni dopo. Dopo le esperienze all'Empoli, inframmezzate da una serie di prestiti (Vicenza, Frosinone e Udinese), ha proseguito la sua carriera proprio a Frosinone e poi ha girovagato un po' per tutta Italia. Catania, Genoa, ancora Catania, prima del Parma e della nuova avventura all'Udinese. Ma il suo amore è rimasto per i colori rossazzurri. A Catania è tornato nel 2017 con la squadra in Lega Pro. Il sogno? Neanche a dirlo, tornare in serie B.