Le parole del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, parlando a margine di una visita allo stadio di Taranto in vista dei Giochi del Mediterraneo. "Nei confronti del presidente Marani c'è una fiducia assoluta. Insieme al presidente Figc, Gabriele Gravina, saranno fatte le valutazioni necessarie per capire come rispondere alle crisi che non sono solo dei club di serie C ma in generale anche dell'economia e dei territori dove non sempre è possibile trovare risorse per mantenerli"
"Intervento del governo? No, le valutazioni saranno fatte dal sistema calcio al suo interno, a partire dalla Lega Pro, e peraltro nei confronti del presidente Marani c'è una fiducia assoluta. Insieme al presidente Figc, Gabriele Gravina, saranno fatte le valutazioni necessarie per capire come rispondere alle crisi che non sono solo dei club di serie C ma in generale anche dell'economia e dei territori dove non sempre è possibile trovare risorse per mantenerli". Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, parlando a margine di una visita allo stadio di Taranto in vista dei Giochi del Mediterraneo, in merito ai problemi delle società e in particolare alla situazione del Taranto.
"C'è la fiducia di una stagione di riforme che si dovrà aprire - ha proseguito il ministro ai microfoni della tv locale Antenna Sud -. C'è questo nuovo assetto di quattro anni di governo con Gravina, sono convinto che tutti daranno il loro contributo per dare stabilità al sistema". Rispondendo ad una domanda sulle accuse rivoltegli dal presidente del Taranto, Massimo Giove, di essere responsabile della crisi della società, Abodi ha risposto: "Dire che un ministro sia responsabile delle difficoltà di un club è piuttosto stravagante. Il direttore generale di allora Galigani sa bene come sono andate le cose - ha sottolineato -. Noi abbiamo cercato sempre di agire per il bene dei Giochi del Mediterraneo e della città. Lo stadio fino a dicembre è stato a disposizione del Taranto per allenarsi e giocare. È un peccato - ha aggiunto - che non sia stata colta l'opportunità di avere un impianto moderno, finanziato con risorse dedicate. Qui il problema è di visione e, anche, di educazione".