Football Video Support, la FIGC vuole introdurlo in Serie C e Serie A femminile

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La FIGC ha scritto alla FIFA e all'IFAB per sperimentare il Football Video Support in Serie C e nella Serie A Femminile: è una tecnologia simile al Var, ma con meno telecamere. Non prevede ufficiali di gara supplementari all'arbitro, quindi è più economica. Il suo impiego può essere richiesto dalle squadre in campo (per un massimo di due volte a partita). In Italia esordirà nelle Final Eight di Coppa Italia di Serie A maschile di calcio a 5 che si disputeranno a Jesi dal 19 al 23 marzo

"L'Italia si conferma in prima linea per l’innovazione nel mondo del calcio", commenta così il presidente Gabriele Gravina la richiesta della FIGC inoltrata alla FIFA e all'IFAB per essere inclusa nella sperimentazione del Football Video Support nei maggiori campionati nazionali attualmente sprovvisti di VAR. Nella lettera inviata la FIGC ha chiesto di poter utilizzare il Football Video Support nel campionato di Serie C (stagione regolare, perché nei play off e play out è già previsto l'utilizzo del VAR) e nella Serie A Femminile professionistica, in attesa di valutarne l'implementazione anche in Serie D. Si tratta di un "video supporto", che non è il "Var a chiamata", ma il Var "senza sala Var" e senza i cosiddetti "varisti", con la possibilità per le squadre di mandare l'arbitro direttamente al monitor a bordo campo, dove un tecnico gli selezionerà le immagini migliori. In Italia esordirà nelle Final Eight di Coppa Italia di Serie A maschile di calcio a 5 che si disputeranno a Jesi dal 19 al 23 marzo 2025.

Cosa è il Football Video Support e come funziona

Partiamo subito da un'importante premessa: il Football Video Support non è un "Var a chiamata". Il FVS (abbreviazione di Football Video Support)è uno strumento introdotto dalla FIFA per consentire al direttore di gara (non è contemplata la presenza di altri arbitri come avviene per il VAR), su richiesta delle due squadre (o su input del IV ufficiale in caso di irregolarità in attacco su un gol), di rivedere una determinata situazione di gioco con l’ausilio del replay quando è presente la copertura televisiva (da una a quattro telecamere) e in determinati casi specifici. Lo strumento prevede che l'arbitro, assistito da un operatore video, si avvalga di un monitor a bordo campo. La decisione iniziale dell’arbitro non cambia, a meno che il filmato non mostri che sia stato commesso un ‘chiaro ed evidente errore’ o si sia in presenza di un ‘grave episodio non visto’.

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In quali casi può intervenire il Football Video Support

"Il desiderio di rendere il calcio sempre più moderno e attrattivo per un maggior numero di persone oltre al successo dei test portati avanti nel futsal grazie alla disponibilità dell’AIA e della Divisione Calcio a 5 – spiega Gravina – ci hanno convinti ad ampliare il campo d’applicazione di uno strumento tecnologico di grande aiuto agli arbitri nelle competizioni dove l’investimento economico del VAR non è sostenibile”. Il FVS può essere richiesto dalle squadre, ciascuna non più di due volte a partita (la richiesta di revisione non viene conteggiata se comporta la modifica della decisione arbitrale originaria), per verificare, in modo simile al protocollo VAR, episodi relativi alla segnatura o meno di una rete, l'assegnazione o meno di un calcio di rigore, un'espulsione diretta o eventuali scambi d'identità.

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