Trapani, niente stipendi: i calciatori mettono in mora la società: "Atto necessario"
Serie C - Lega ProIl club siciliano, dopo aver vinto il derby con il Catania, si appresta a giocare il round decisivo dei playoff di C contro il Piacenza. Sullo sfondo, però, i problemi economici che hanno comportato i mancati stipendi per i mesi di marzo e aprile: "Situazione insostenibile, messa in mora atto inevitabile. Ma sul campo daremo tutto"
Volare in campo, combattere ansie e paure fuori. Non sono ore facilissime in casa Trapani perché, se da una parte sono state raggiunte le final four dei playoff per la Serie B, dall'altra i giocatori hanno di fatto deciso di mettere in mora la società. In difficoltà economica già da diversi mesi, non tutti i tessserati hanno ricevuto gli stipendi relativi ai mesi di marzo e aprile, nonostante le rassicurazioni dell'amministratore delegato Maurizio De Simone. Da qui la necessità di alzare la voce per mezzo di un comunicato stampa diramato attraverso l'AIC: "I calciatori professionisti attualmente tesserati per il Trapani Calcio S.r.l., intendono rappresentare quanto segue - si legge - nel corso degli ultimi due mesi, l’attuale proprietà ha più volte disatteso le promesse relative al regolare pagamento delle retribuzioni. In particolare, sia verbalmente che a mezzo stampa, l’attuale Amministratore ci ha illuso con molteplici rassicurazioni in merito, che, alla prova dei fatti, hanno trovato solo tristi smentite. L’apice delle smentite, purtroppo, si è raggiunto nella giornata di venerdì 31 maggio – termine, peraltro, indicatoci dall’attuale proprietà per il pagamento delle retribuzioni del mese di marzo e aprile 2019 – allorquando, non senza disappunto, abbiamo potuto verificare come solo un piccolo gruppo dei componenti della rosa abbia ricevuto lo stipendio di marzo, rimanendo impagato per tutti quello di aprile".
"Messa in mora atto necessario"
Una situazione diventata impossibile da sopportare dunque: "A questo punto, stante l’insostenibilità della situazione, tramite l’Assocalciatori, la squadra tutta ha formalmente messo in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute, nelle forme previste dall’art. 17 dell’Accordo Collettivo AIC – Lega Pro – FIGC - recita il comunicato - si tratta di un atto necessario e finalizzato alla salvaguardia dei nostri diritti costituzionalmente garantiti, ma, soprattutto, per mettere alla prova, definitivamente, l’affidabilità o meno della Società". Certo, non il modo migliore per avvicinarsi ai 180' decisivi per la stagione, ovvero ai due match contro il Piacenza che potrebbero valere la promozione in Serie B: "Ciò nonostante come ovvio che sia, il nostro impegno resterà inalterato, se non rafforzato (come già dimostrato contro il Catania), in quanto la nostra passione ci spinge ben oltre le vicende extra calcistiche. Lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie, ai nostri meravigliosi tifosi e ad una città intera! Questa è la nostra favola...scriviamo tutti ASSIEME il lieto fine. I calciatori del Trapani Calcio S.r.l.".