Calcio, Serie C: riforma Zola, in due anni raddoppiati i giovani che giocano nel torneo

Serie C - Lega Pro

I primi dati e numeri danno ragione alla "Riforma Zola", attuata nel campionato di Serie C: il 70% delle squadre ha già impiegato giovani provenienti dal proprio vivaio, con gli under che stanno anche molto più in campo rispetto a prima. E non è finita, perché dalle prossime stagioni sarà ancora più incentivato l'impiego dei ragazzi provenienti dal settore giovanile

L'effetto della "Riforma Zola" inizia a riflettersi sui campi della Serie C. A dimostrarlo i primi dati. Erano 59 giocatori impiegati nelle prime 19 giornate del 2022-23, sono diventati 114 in quella in corso. Rispetto alla stagione scorsa, a fine girone di andata, c'è stato un aumento del 48% di calciatori nelle liste settore giovanile. Ben 40 squadre su 57 hanno impiegato giovani under 22 dei propri vivai, ossia il 70% del totale, salendo del 27% rispetto alle 32 della precedente annata. Netto, infine, anche l'incremento dei minuti in campo giocati dai giovani nelle prime 19 giornate, con quasi 52mila minuti giocati, diecimila minuti in più rispetto al passato torneo. 

Serie C, un campionato sempre più 'giovane'

La Serie C si conferma quindi un campionato sempre più a trazione giovanile. La "Riforma Zola", ormai riferimento anche a livello federale, rafforzerà ulteriormente il proprio percorso, con investimenti che verranno destinati a impiantistica e formatori tecnici. Dalla stagione sportiva 2025-26, le premialità per l'impiego dei giovani provenienti dal settore giovanile arriveranno sino al 400%, mentre nella stagione 2028-29, all'interno della lista settore giovanile, ogni club dovrà inserire un numero minimo di otto giovani formati all'interno della propria società.

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