L’allenatore argentino, sogno di mercato dell’Inter per la panchina della prossima stagione, parla così del suo futuro: "Lunedì mi incontrerò con i vertici del club e decideremo, ovviamente sceglieremo il meglio per la società e per tutti noi"
Torna a parlare del suo futuro Diego Simeone e lo fa alla vigilia della sfida di campionato tra il suo Atletico Madrid e l’Athletic Bilbao. L’allenatore argentino - sogno di mercato dell’Inter insieme ad Antonio Conte per la panchina della prossima stagione - lascia la porta aperta a qualsiasi soluzione. Queste le parole del Cholo in conferenza stampa: "Finiamo la stagione, poi sicuramente lunedì mi incontrerò con Miguel (Angel Gil Marin, ad del club ndr) e Andrea Berta per capire cosa possiamo aspettarci dal futuro. Ovviamente sceglieremo il meglio per la società e per tutti noi. Le basi ci sono, sono solide, veniamo da sei anni straordinari. Il cambio di stadio ci obbligherà a dare di più, tutti dovremo essere all'altezza". Una decisione, quella di Simeone, che ovviamente interessa da vicino l'Inter, ancora alla ricerca del profilo giusto a cui affidare la panchina in vista della prossima stagione. E Simeone, così come Conte, è sicuramente uno dei nomi in cima alla lista dei desideri di Suning.
Simeone: "Il Calderon per sempre nel mio cuore"
Quella contro Athletic Bilbao sarà l’ultima partita in Liga che l’Atletico disputerà al Calderon. "I miei ricordi da calciatore sono spettacolari: quando arrivai qui mi è stato dato l'appoggio dalla gente ancor prima che io iniziassi a dar cose alla squadra e al club. La prima stagione è senza complicata, difficile. Ho un grandissimo ricordo di Don Jesùs, un tipo eccezionale. Abbiamo discusso, ci siamo confrontati duramente, però non è mai mancata una relazione diretta, che è quello che più apprezzo nelle persone. La seconda stagione è stata una di quelle importanti per la storia del club, visto che abbiamo vinto la Liga e la Copa. Porterò sempre con me il ricordo del quel gol all'Albacete: veder la palla che arriva da destra e spedirla a sinistra, aprendo la strada a qualcosa che mancava da 25 anni. Probabilmente è stato il punto mio alto della mia carriera da calciatore. Come allenatore, invece, il punto più alto è stato tornar vedere l'Atletico al top. Ancora ci sono delle cose da migliorare, però una cosa è certa: sia da calciatore che d'allenatore, il Calderón è stato uno di quei posti che rimarrà per sempre nella storia della mia vita", ha concluso Simeone.